Alle comunita' resistenti
Ai Presidi permanenti di Vicenza ,Venaus e Montale
Da diversi anni stiamo lottando contro la costruzioni
di vere e proprie
centrali di morte. Inceneritori, mega discariche, siti
di stoccaggio per
ecoballe, che stanno distruggendo la nostra terra in
cui vivono 6 milioni di
abitanti e che oggi rappresenta il 45% del territorio
inquinato nel nostro
paese.
Queste centrali di morte sono il frutto di un modello
di sviluppo, da cui
discende un tipo di smaltimento dei rifiuti, che distribuisce
miseria ed
avvelena i territori, come l'inceneritore di Acerra
che vorrebbero aprire in
autunno, che brucera' 2.000 tonnellate al giorno di
rifiuti producendo
scorie ed avvelenando ulteriormente l'aria.
L'inceneritore più grande d'Europa in uno dei
posti più inquinati d'Europa.
I nostri comitati credono che un diverso modello di
sviluppo sia possibile e
con esso un altro modello di smaltimento dei rifiuti,
a partire dagli
impianti di trattamento a freddo e dall'avvio della
raccolta differenziata
porta a porta finalizzata al riciclaggio. Un sistema
di gestione compatibile
con la salute e l'ambiente che persegue l'obbiettivo
strategico "Rifiuti
Zero" ed offre anche la possibilità di creare
nuovo lavoro come dimostrano
innumerevoli esempi nel mondo.
Abbiamo attraversato in questi anni le lotte per
la difesa dei beni comuni
nel nostro paese, dalla Val di Susa al Dal Molin, da
quelle contro la
privatizzazione dell'acqua a quelle contro le centrali
Turbogas, dal dal no
alle grandi opere al no agli inceneritori e megadiscariche,
poiche' crediamo
che la difesa dei beni comuni riguardi la qualità e
la possibilità stessa
della vita, nonché l'affermazione che questo
non e'l'unico mondo possibile.
Il Patto di Mutuo soccorso che sta nascendo tra queste
resistenze,dal basso
e fuori dalla politica ufficiale è una risposta
alla profonda crisi di
rappresentanza, un nuovo spazio pubblico per far sentire
e far pesare le
ragioni di chi si oppone alla devastazione dei territori
e della salute, a
difesa dei ben comuni. In italia, infatti i governi
che si sono succeduti da
Berlusconi a Prodi continuano a sostenere politiche
di guerra, di
precarizzazione e devastazione dei territori utili
solo ai grandi gruppi
industriali che vengono sistematicamente finanziati
con fondi pubblici. Non
possono bastare a fare la differenza, le pantomime
di una "sinistra
radicale" che mentre prende parte alle scellerate decisioni
del governo, in
tema di ambiente e non solo, vorrebbe allo stesso tempo
presentarsi come
sinistra di opposizione, vedi la manifestazione farsa
del 20 Ottobre a Roma.
La nostra battaglia negli ultimi mesi ha visto le comunita'
ed i comitati in
lotta della Campania, resistere all'offensiva neoliberista
lanciata dal
governo centrale e dalla Regione governata da 14 anni
dai cosiddetti
democratici del centro sinistra guidati da Antonio
Bassolino che sono i
principali responsabili dello scempio ambientale e
sanitario di questi anni.
La grande mobilitazione del 19 maggio scorso a Napoli
che ha visto oltre 20
mila persone da tutta Italia reclamare la fine della
gestione commissariale
sui rifiuti in Campania, il blocco dei lavori dell'inceneritore
di Acerra e
della mega discariche volute dal governo Prodi e' stato
un passaggio
importante che ha determinato da li' a pochi mesi le
dimissioni del
commissario straordinario Guido Bertolaso. Anche la
magistratura, dopo 14
anni di colpevole ed incomprensibile silenzio è intervenuta
mettendo sotto
inchiesta Bassolino, Fibe gestita dalla famiglia Romiti,
affidataria del
piano rifiuti oltre che della costruzione dell'inceneritore
di Acerra, ed i
vertici del commissariato straordinario.
Nei prossimi mesi la lotta in difesa della salute e
dell'ambiente in
Campania vivra' dei momenti decisivi : accanto all'annunciata
apertura
prevista per l'autunno, del primo inceneritore ad Acerra,
contro la ferma
volontà dell'intera popolazione, entro il 31
dicembre 2007 dovra' essere
scritto il nuovo piano dei rifiuti in uno dal ministero
dell'ambiente,
dall'amministrazione Bassolino e dal nuovo commissario,
il prefetto di
Napoli Pansa.
L'approvazione del nuovo piano, dovrebbe mettere fine
ad un'emergenza voluta
ed alimentata per 14 anni con il solo scopo di drenare
risorse pubbliche per
i interessi privati di partiti, lobbie affaristiche
ed ecomafie, avvelenando
i nostri territori che registrano un particolare aumento
di tumori ed altre
patologie mortali.
Il nuovo piano però gia si annuncia autoritario,
imposto dall'alto e
fortemente imperniato sull'incenerimento come nel vecchio
piano che fu
approvato dal Centro Destra con Rastrelli, all'insegna
di una sostanziale
continuità di logiche e di interessi. Del resto,
questo governo, compreso il
verde ministro dell'ambiente è chiaramente schierato
a favore
dell'incenerimento come dimostrano le ultime vicende
siciliane e la mancata
abolizione del finanziamento pubblico agli inceneritori
attraverso l'uso dei
CIP 6 Nonostante i risultati ottenuti dai comitati,
il nuovo assetto
politico ed amministrativo sulla gestione dei rifiuti,
e l'insopportabile
coltre di silenzio che i media hanno fatto calare sulla
questione, la
mobilitazione dei comitati continua!
Per questo abbiamo deciso di convocare una nuova manifestazione
a Napoli per
il prossimo 13 ottobre, per rilanciare la lotta contro
l'inceneritore di
Acerra e prepararci ad impedirne l'apertura, per chiedere
l'immediato blocco
dei lavori delle mega discariche, dall'ampliamento
di quella di Serre alla
costruzione di quella di Terzigno, per reclamare l'immediata
bonifica dei
territori devastati da 20 anni di sversamento selvaggio
come l'area del
Giuglianese, affinche' il nuovo piano rifiuti venga
scritto dalle comunita'
e non nelle stanze dei palazzi della regione , della
prefettura e del
governo centrale intenti a difendere gli interessi
propri, delle
prganizzazioni criminali e degli imprenditori senza
scrupoli che hanno
contribuito al disastro ambientale,sanitario e democratico
della Campania.
Facciamo dunque appello alle altre comunita' resistenti,ai
comitati ed a
tutte le realtà di base impegnate per la difesa
della salute, dei territori
e dei beni comuni a venire il 13 ottobre in Campania
perche'la nostra lotta
appartiene a tutti quelli che si battono per un nuovo
modello di sviluppo
necessario, senza guerre, treni luccicanti , trafori
inutili, centrali di
morte, e veleni.
Fino all'ultimo respiro !
No Pasaran ! Jatevenne !
I Comitati campani in difesa della salute e dell'ambiente.
Comitato
in difesa del Vallone di San Rocco |