Luoghi Resistenti,
una mostra sull'Italia che resiste
A Genova dal 19 al 21 luglio, poi in giro
per l'Italia
A luglio, come ogni anno da allora, Genova ripensa
ai fatti del 2001. Lo fa in un luogo simbolo della
protesta contro il G8, lo stadio Carlini, che diventa
quest'anno un posto dove dormire, fare musica, giocare
a pallone, pensare e discutere.
A Genova si guarderà anche alla storia di questi
anni, e in particolare alle nuove forme di resistenza
civile che hanno caratterizzato le recenti battaglie
in Italia. Dal 19 al 21 luglio allo stadio Carlini
sarà allestita infatti la mostra Luoghi Resistenti:
24 pannelli per raccontare i comitati, le reti, i movimenti,
i gruppi che ai quattro angoli della penisola, di fronte
al panorama delle devastazioni ambientali e sociali
che investono il paese, hanno detto no.
Attraversa e collega la loro lotta la capacità di
concepire il territorio come bene comune, di leggere
i singoli attacchi cui è sottoposto come elementi
costitutivi di un modello economico devastante, che
disprezza la democrazia, l'ambiente, la vita.
Luoghi Resistenti è una storia di battaglie
in corso, da una parte gente comune che si organizza,
dall'altra giganti da combattere: multinazionali, ecomafie,
basi militari. I 24 pannelli della mostra raccontano
con un percorso di immagini e testi le lotte contro
le gigantesche e inutili infrastrutture: Tav, Mose,
Ponte sullo stretto; le lotte contro le logiche di
guerra: Dal Molin, F 35 a Cameri, il sistema delle
basi Usa/Nato in tutto il territorio; le lotte contro
le fabbriche inquinanti a Marghera, a Brescia; le lotte
contro le forsennate politiche energetiche: NoCoke
a Civitavecchia, No Rigassificatore offshore Livorno-Pisa,
No Triv a Noto. E poi le battaglie sulla gestione dei
rifiuti in Campania, la difesa dell'acqua pubblica,
le lotte per la salute della piana Firenze Prato Pistoia
e altre ancora.
Lette insieme, come la mostra Luoghi Resistenti punta
a fare, queste storie raccontano l'attacco organizzato
al bene comune, il disprezzo delle regole, il sistema
delle collusioni, l'abile ignavia dei governi locali.
Raccontano anche, però, un modo nuovo e forte
di fare politica, collegando la difesa del territorio
a nette prese di posizione contro le logiche di sterminio
dell'ambiente, di guerra, di privatizzazione delle
risorse pubbliche, di omicidi tramite sostanze tossiche,
scorie nucleari, amianto.
Luoghi Resistenti nel tempo crescerà, con la
collaborazione dei comitati, per diventare mappa vivente,
e ambulante, anche delle iniziative future. In una
logica di massima diffusione, i pannelli della mostra
sono stampati come se fossero doppie pagine aperte
di un quotidiano. E di questo 'quotidiano' esistono
mille copie, pronte a circolare perché la mostra
possa rivivere nei presidi e in tutti i luoghi dove
qualcuno vorrà esporla, magari aggiungendo nuovi
materiali.
La mostra Luoghi Resistenti è realizzata dalle
redazioni di due associazioni milanesi attive dal 2001:
Progetto Comunicazione e Socialpress (www.socialpress.it).
Hanno collaborato i vari comitati, con preziosa assistenza
e materiali, e hanno generosamente contributo molti
fotografi, come Elio Colavolpe, Massimo Di Nonno, Gabriella
Mercadini, Luciano Ferrara, Ermes Beltrami Grazia Fiore,
Dino Fracchia, Samuele Pellecchia, Eros Mauroner, Massimo
Viegi. La 'copertina' della mostra è un gioco
dell'oca nell'Italia che resiste, disegnata per Luoghi
Resistenti da Michele Tranquillini.
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