Nel
pieno centro di Torino è stata rinvenuta
una discarica di rifiuti tossici.
L’incredibile scoperta è stata accolta con stupore e sconcerto dalla
maggior parte di cittadini della città sabauda, abitualmente restii a
dar credito a notizie non riportate da La Stampa. I NOTAV, a cui va il merito
della scoperta, parlano di un “sito gestito da potenti boss legati alle
lobby che controllano l’intero ciclo dei rifiuti”.
La discarica
si trova nella centralissima via Verdi, in un
palazzo al cui ingresso un’insegna
funge da copertura: RAI.
Da fonti bene informate risulta che il sito torinese
faccia parte di un vero e proprio “sistema” la
cui cupola ha sede a Roma, in via Mazzini.
La scoperta mette tra l'altro in luce un dato nuovo
e preoccupante: più che un centro di raccolta
di schifezze portate di nascosto dall’esterno,
i rifiuti altamente tossici venivano prodotti e
compattati all'interno del sito e illegalmente
dispersi all’esterno anche in pieno giorno:
una vera anomalia rispetto ai casi scoperti in
Campania.
Tonnellate
di veleni e di menzogne commissionate da grandi
gruppi finanziari che vantano potenti legami
con il mondo della politica uscivano quotidianamente
dalla discarica: non semplici scarti di lavorazione
ma addirittura l’intera produzione. Sepolte
tra le montagne di rifiuti sono state rinvenute
tutte le menzogne sul TAV e sull’emergenza
rifiuti in Campania, sugli incredibili vantaggi
di nuovi treni veloci e di nuovi inceneritori:
i primi spacciati per portatori di progresso in
grado di scongiurare il declino fatale di una regione
ormai isolata dall'Europa, i secondi anche in grado
di risolvere gratis il problema di produzione di
energia una volta vinte le resistenze di popolazioni
ignoranti e legate ad antichi stupidi pregiudizi.
Ecoballe
insomma, che si accumulavano nel palazzo e ne
uscivano poi a ciclo continuo sversando nei dintorni
enormi quantità di percolato. Non
si contano le vittime tra la popolazione. Sembra
anche accertata l’esistenza in città di
altri siti che operano con fantasiose sigle di
copertura che si richiamano al variegato mondo
dell'informazione di massa. Sono in corso indagini.
“Bisogna porre fine a questo scandalo” hanno detto i NOTAV nel
presidio prontamente organizzato davanti alla discarica.
“Sarà dura” dicono,
ma sanno di avere il sostegno di tante altre realtà del Patto di Mutuo
Soccorso.
Le popolazioni campane hanno già espresso
solidarietà, ma hanno subito aggiunto: “Non
chiedeteci di accogliere anche le ecoballe di Torino.
Ci bastano quelle di Bassolino”. |