Al movimento studentesco dell'Onda
Ai lavoratori e alle lavoratrici della Campania
Ai lavoratori e alle lavoratrici della CGIL
Ai lavoratori e alle lavoratrici della FIOM
Ai lavoratori e alle lavoratrici dei sindacati di base
Ai movimenti sociali napoletani e regionali
In questo ultimo anno nella nostra regione ed in particolare
a Napoli abbiamo assistito ad una irreversibile crisi
morale, etica e politica del quadro della rappresentanza
istituzionale. Le scelte di devastazione ambientale operate
nella nostra citta' e in regione hanno visto una
convergenza, che mai avremmo immaginato prima, tra
centrodestra e centrosinistra. Insieme si sono ritrovati
d’accordo nell'inviare l'esercito contro le comunita',
insieme hanno approvato leggi speciali contro chi lotta in
difesa della salute e dell’ambiente, insieme hanno
approvato le scelte di distruzione ambientale in materia di
smaltimento dei rifiuti ovvero hanno appoggiato la
costruzione di discariche ed inceneritori, senza fare nulla
di serio, se non dichiarazioni altisonanti, circa le
soluzioni vere per superare un emergenza che dura da 15
anni.
Ma non solo.
I processi di smantellamento dello stato sociale e delle
garanzie sindacali hanno visto il suo inizio con i governi
di centrosinistra, cosi' come la precarizzazione del mercato
del lavoro ha visto ancora una volta insieme tutto il quadro
politico invocare sempre maggiore flessibilita' e
determinare un peggioramento delle condizioni di vita e di
lavoro.
Il processo di svendita della formazione pubblica che vede
protagonista la ministra Gelmini ha avuto nei predecessori
della stessa i pionieri della distruzione della formazione e
della ricerca nel nostro paese.
Oggi l'opposizione in questo paese e' fatta da cittadini e
cittadine, lavoratori e lavotracitri, studenti, pensionati
che da soli si sono organizzati per difendere il loro
territorio, le condizioni di vita, il loro stesso futuro.
Il movimento dell'Onda e' una delle piu' belle esperienze
che potevamo attraversare e che ha saputo intrecciarsi con i
movimenti in difesa dei beni comuni, come a Chiaiano e
Marano, a Vicenza e in Val di Susa, dove cittadini e
cittadine come noi hanno deciso di riprendersi il futuro
nelle loro mani.
Con gli studenti abbiamo fatto un pezzo di strada insieme e
vogliamo continuare un percorso di confronto e condivisione.
Il 12 dicembre sara' una giornata importante per questo
paese. Lo sciopero generale convocato dalla CGIL e
separatamente dai Sindacati di base, sara' una giornata di
notevole importanza.
Ma siamo convinti che la vera opposizione in questo paese
cominci dai territori, dalle scuole e dall’universita'.
Da questi luoghi in migliaia abbiamo sfidato il governo,
abbiamo costruito nuovi spazi di democrazia e socialita',
abbiamo prodotto una rottura rispetto ad una visione di
questo paese che ci voleva tutti allineati e disciplinati a
plaudire il "sovrano" e la sua corte.
Noi il sovrano lo abbiamo reso "nudo", cosi' come hanno
fatto gli studenti nelle scuole, nelle universita' e nelle
piazze. Siamo certi di aver incrociato tanti di voi nelle
piazze e nelle strade, nelle mobilitazioni e nelle
iniziative di lotta che si sono sviluppate in questi mesi.
Abbiamo incrociato tanti di voi a prescindere dalle sigle
sindacali di appartenenza.
Siamo certi che il 12 dicembre debba e possa essere una
giornata di sciopero vero in cui il protagonismo di chi
rappresenta l'opposizione sociale, autonoma ed indipendente
in questo paese continui ha gridare “Noi la crisi non la
paghiamo”.
Non la vogliamo pagare in termini di distruzione dei
territori contro un governo che, di fronte alla crisi, vuole
sperperare milioni e milioni di finanziamenti in “grandi
opere” inutili e dannose.
Non la vogliamo pagare sui posti di lavoro con i
licenziamenti, la precarizzazione, la perdita del potere
d'acquisto di salari, stipendi e pensioni.
Non la vogliamo pagare in termini di tagli e riduzioni su
scuola, formazione pubblica e ricerca.
Per questo diciamo ai lavoratori e lavoratrici, ai sindacati
di base ed alla CGIL, che noi non possiamo e vogliamo
scegliere in quale corteo stare il 12 dicembre.
Non cerchiamo legittimita' politica, ne' tanto meno siamo in
"cerca di autori".
Siamo cio' che siamo e pensiamo che lo sciopero generale
debba essere di tutti, fortemente unitario e con il
protagonismo dei movimenti reali che nel paese praticano
quotidianamente l'opposizione al governo.
Per questo il 12 dicembre prossimo a Napoli saremo in Piazza
del Gesu' e proponiamo a tutti - CGIL, FIOM, Sindacati di
base - a stare insieme a noi per costruire davvero lo
sciopero dell'opposizione sociale.
Agli studenti chiediamo di essere con noi come siamo stati
insieme nei cortei che, in questi mesi, hanno attraversato i
palazzi delle universita' e le strade di Chiaiano e Marano.
Chiediamo di stare con noi alle altre realta' di lotta in
difesa della salute e dell'ambiente in Campania, a chi lotta
per una vita dignitosa e a chi vuole continuare a sperare in
un futuro che valga la pena di essere vissuto.
Chiediamo uno sciopero generale vero, di tutti e tutte,
chiaro nei contenuti e senza alcuna velleita' di voler
essere mera rappresentanza identitaria.
Vorremmo, con questa lettera aperta, aprire un dibattito
franco e sincero all'interno del mondo sindacale e
lavorativo e all’interno dei movimenti sociali.
Ci auguriamo che il 12 dicembre sia la data in cui trovarci
tutti insieme uniti in una giornata di lotta e di
opposizione ai progetti di distruzione delle nostre vite.
Presidio permanente contro la discarica di Chiaiano e
Marano.
da:
Comitato
in difesa del Vallone
di San Rocco