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Napoli resiste ancora!
Barricate a Chiaiano contro la megadiscarica

5 Maggio 2008

Sono passati tre giorni dall’inizio della rivolta nel quartiere di Chiaiano nella periferia nord di Napoli, dove il Commissaro straordinario De Gennaro con il pieno accordo del sindaco Iervolino e di Berlusconi, e forte di un decreto dell’ex premier Prodi firmato il giorno prima del passaggio di consegne con il nuovo governo, vorrebbe costruire una mega discarica da 700 mila tonnellate di rifiuti.
La zona di Chiaiano e’l’unica zona dell’area metropolitana dove sopravvive un economica agricola legata alla produzione di agricoltura biologica e di prodotti d.o.p. come la ciliegia.
Proprio in una delle cave che costeggiano il Parco delle Colline Metropolitane,unico polmone verde della citta’, il commissariato vuole installare l’ennesima mega discarica, continuando nella logica di tappare le emergenza rifiuti con soluzioni tampone e pericolose per la salute e per l’ambiente.
Nonostante il parere di esperti geologi come il Professor Franco Ortolani dell’Universita’ Federico II di Napoli abbiano spiegato come con la costruzione della discarica si mettono a rischio le falde acquifere della zona ospedaliera della citta’, De Gennaro ha ottenuto una proroga al suo mandato fino al 26 maggio per costruire l’ennesimo immondezzaio della Campania.

Dopo la manifestazione del 29 aprile con migliaia di persone scese in piazza a Chiaiano per dire no alla mega discarica, il Comitato in difesa delle Cave di Chiaiano ha lanciato l’appello alla mobilitazione permanente. Da Sabato 3 maggio si sono erette barricate nel quartiere. Decine di blocchi a Marianella, Mugnano, Marano, in localita’ Poggio Vallesana, fino ai due presidi permanenti installati dalla comunita’ in lotta alla Rotonda della Rosa dei Venti al confine con il Comune di Marano, ed in Cupa dei Cani in prossimita’ dell’accesso alla discarica.
In tutta la zona nord della citta’ e nella cinta metropolitana la cicolazione e’ completamente paralizzata dai blocchi.

L’assemblea permanente che si svolge tutti i giorni alle 18, prende le decisioni su come proseguire la lotta ad oltranza in attesa dei camion scortati dalla polizia che vorrebbero dare l’avvio dei lavori.


segnalato da: Comitato in difesa del Vallone di San Rocco

Ultimo aggiornamento: Martedì, 6-mag-08