MUTUO SOCCORSO -
di Chiara Sasso
NO OIL Potenza
CARTA settimanale 15/21 Febbraio 2008
Il caffè sta salendo. Fermi tutti. Si rinvia
la telefonata e si riprende dopo averne bevuto una
tazzina. Basterebbe questo piccolo gesto quotidiano
per raccontare un modo di stare al mondo giusto, pacato,
dove tutto sta al suo posto senza affanni. Miko è la
voce del comitato nato a Potenza che si chiama “No
Oil Potenza”. Petrolio richiama un’immagine
di ricchezza, la Basilicata non è questo. Al
posto degli alberi di mele trivelle e nel cambio non
si è guadagnato.
Il 60% del territorio presenta perforazioni petrolifere,
oltre quaranta i pozzi. La Giunta Regionale, con la
delibera n.1566 del 5 novembre 2007, ha dato giudizio
favorevole di compatibilità ambientale per un nuovo pozzo situato in località Monte
Grosso. I cittadini si interrogano: dopo Satriano, Brienza, Sasso di Castalda,
si è costituito anche a Potenza un comitato. Una raccolta firma, volantinaggio
un blog per velocizzare l’informazione.
L’area su cui dovrebbe essere
realizzata la perforazione interessa la Foresta Regionale della Grancia, una
zona sottoposta a vincolo ambientale. L’ennesimo pozzo a Monte Grosso sarà in
territorio di Brindisi di Montagna un piccolo comune di ottocento abitanti a
pochi metri dal confine del comune di Potenza in una zona interessata già da
una discarica, un inceneritore, una fabbrica siderurgica, un fiume inquinato.
Il piccolo comune di montagna spera in quest’opera, non ha capacità di
opposizione. “Ed è proprio nelle promesse di sviluppo, nella fame
di lavoro e nella sete di opportunità che le varie giunte regionali fin
qui succedutesi,hanno reso la nostra regione una colonia ubbidiente. Peccato
che l’esperienza oramai quasi ventennale delle perforazioni in Basilicata
non abbia portato nessun reale beneficio alla popolazione, a meno di non considerare
benefici, panchine, marciapiedi ed improbabili ponti nel cuore di aree protette,
mentre d’altra parte gravi sono le problematiche ambientali e sanitarie”.
“Decolonizziamoci” è la
parola d’ordine. Al comitato aderiscono associazioni come il Cai,
la Lipu, la Ola organizzazione lucana ambientalista, il wwf. Libera, esponenti
dei partiti della sinistra, ogni martedì presso la sede del wwf. Manca
Legambiente. Nessuno ormai si stupisce.
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