RETE CITTADINI CONTRO LA TURBOGAS
Siamo donne e uomini di Aprilia e dei comuni limitrofi impegnati da anni in una dura battaglia per la difesa del nostro territorio, per il riconoscimento della salute e dei beni comuni come diritti umani universali da sottrarre al mercato e al profitto e da restituire alla gestione partecipata delle comunità locali. Uomini e donne che, nella notte del 18 novembre scorso, con lo sgombero del Presidio permanente pacifico creato l’11 marzo 2007 nel sito ove Sorgenia intende costruire la centrale, hanno sentito sulla loro pelle cosa significa opporsi a questo modello di sviluppo basato sul profitto di pochi, sempre più aggressivo verso gli uomini e la natura e che ritiene di sopravvivere alla crisi devastando in modo irresponsabile il territorio. Sono arrivati a notte fonda a centinaia. Agenti in tenuta antisommossa, scortati da elicotteri e camionette pronte a portar via quanti dissentono dallo scellerato progetto di installare una centrale Turbogas nel cuore del territorio di Aprilia. Con un blitz in piena regola, durante lo sgombero, un cordone di poliziotti, carabinieri, finanzieri e guardie forestali (!!) ha “protetto” operai e mezzi di scavo ed è stata avviata la recinzione del terreno dove dovrebbe sorgere la centrale.
Il Presidio è stato per 20 mesi un centro di democrazia diretta, aperto e solidale con tutte le vertenze per la tutela dei beni comuni, vissuto e partecipato intensamente dalla popolazione e da centinaia di cittadini che lo hanno animato e sorretto. Lì si è svolta una delle più riuscite riunioni del Patto di Mutuo Soccorso. Lì si è tenuto un partecipatissimo campeggio estivo, condiviso con tutte le vertenze ambientali aperte del Lazio e con numerose delegazioni nazionali. Pare sia così che ora in Italia “risolvono” le criticità: quanti andrebbero ringraziati per la generosità con cui difendono il territorio e la salute dell’intera popolazione, vengono “scacciati” come fossero un problema, un errore, che impedisce ai soliti potentati economici di procedere speditamente per la realizzazione di un impianto energetico di concezione vetero-industriale, che serve solo a soddisfare le politiche che incentivano il consumo energetico nazionale, legato per l’ennesima volta alle fonti fossili di provenienza extra-europea e sovradimensionato rispetto alla capacità di carico del nostro territorio. L’autorizzazione concessa a Sorgenia dal Ministero dello Sviluppo Economico è, ad oggi, incompleta (e quindi non consentirebbe l’avvio di nessun lavoro) mancando la dichiarazione di compatibilità territoriale, e soprattutto, essendo basata su risultanze di dati fermi al 1975! La “Turbogas”, inoltre, insisterebbe su un territorio già martoriato da anni di cementificazione selvaggia, che vive il preoccupante depauperamento delle falde acquifere, la cui aria, dalla campagna di monitoraggio che sta ultimando l’Università “La Sapienza” di Roma (su incarico e finanziamento della Regione Lazio), risulta già gravemente compromessa.
Riteniamo indispensabile che i governi nazionali e locali si facciano promotori di politiche concrete di riduzione dei consumi energetici e di razionalizzazione delle infrastrutture/strutture esistenti, incentivando nuovi modelli di sviluppo basati sul risparmio e sulle fonti energetiche realmente rinnovabili, anziché dissipare milioni di euro pubblici in Cip 6, Certificati Verdi e bolletta elettrica a beneficio di vecchi impianti inquinanti, inceneritoristi e petrolieri. Consideriamo vergognoso privatizzare e liberalizzare i servizi pubblici locali, ormai diventati S.p.A. con al centro il profitto e non più l’interesse della collettività. Vogliamo che la Regione Lazio e il Governo aprano immediatamente un tavolo per analizzare accuratamente ed approfonditamente la questione energetica nel Lazio, in cui si parli anche della Turbogas di Aprilia non considerandola “cosa fatta”!
Facciamo quindi appello ai singoli cittadini, a tutte le forze sociali, alle associazioni e ai movimenti, alle Reti nazionali e locali che si battono per la ripubblicizzazione del servizio idrico, alle forze sindacali, al mondo del lavoro, dei disoccupati e dei precari, al mondo della scuola e dell’Università, ai partiti e ai movimenti, alle comunità territoriali e nazionali in lotta per difendere i DIRITTI UMANI FONDAMENTALI:
IL 14 DICEMBRE SI SVOLGERÀ PER LE STRADE DI APRILIA UNA GRANDE MANIFESTAZIONE A CARATTERE NAZIONALE
APRILIA SA DI NON ESSERE SOLA IN QUESTA BATTAGLIA, PERCHÉ IN MOLTI CREDIAMO CHE UN MONDO MIGLIORE SIA POSSIBILE: ORA!!!!