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Aprilia - Rete cittadini No Turbogas

Il 17 febbraio organizziamo una giornata di mobilitazione comune

Il movimento contro la Turbogas di Aprilia ormai da anni porta avanti la sua battaglia contro l'ecomostro della Sorgenia Spa del sig. C. De benedetti con l'obbiettivo di difendere la salute e la dignità dei cittadini che abitano quel territorio, e per non permettere che si realizzino ancora investimenti di lunga durata che faccio perno sui combustibili fossili.

L’ultimo anno è stato pieno di emozioni, di fatiche e di piccole soddisfazioni, come quella di esser riusciti a tenere in piedi un presidio permanente nel lotto di terra dove (non) dovrebbe sorgere la centrale, e che grazie a questo siamo riusciti ad esprimere la nostra radicalità costringendo le istituzioni, quali il Comune e la Regione, ad avvicinarsi alle nostre posizioni. Parimenti come soggetto di conflitto che agisce nel territorio ma che guarda al mondo, abbiamo cercato e voluto l'incontro con altri movimenti a noi affini per storia, pratica di azione e obiettivi. Il confronto con chi come noi si batte per la democrazia e la dignità nei territori ha permesso riflessioni collettive ed ha prodotto mobilitazioni comuni. Prima la giornata di lotta congiunta del 2 dicembre 2006, dove con i No-Coke di Civitavecchia, i No-fly di Ciampino, il Forum ambientalista di Colleferro siamo scesi in piazza lo stesso giorno con una piattaforma comune per gridare il nostro sdegno al saccheggio dei territori, esprimendo un elevato grado di radicalità e soprattutto sfatando le accuse di “Nimbysmo” che i potentati locali e regionali ci rivolgevano. Né e nata la Rete Regionale Ambientale dove oltre ai comitati già citati siamo riusciti ad intercettare realtà sociali e politiche della capitale, dando vita ad un fitta rete di collaborazioni e di solidarietà. Siamo parte della bellissima esperienza, questa volta di carattere nazionale, del patto del Mutuo Soccorso, tra l’altro ancora viva e attiva, che ci ha permesso di confrontarci con i “fratelli maggiori” No-Tav e No-Dal Molin, ed apprendere molto dalle loro modalità organizzative e dalle loro tecniche di comunicazione.

Un tratto comune ha unificato queste nostre esperienze, e cioè la scoperta di quel “senso comune” di lottare tutti per la stessa causa, di batterci insieme contro questo scellerato modello di sviluppo. Ricordo con piacere la costruzione - insieme ai No-coke, i Cobas, ad Actiondiritti, al settimanale Carta ed altri soggetti politici e sociali - del controvertice al Word Energy Council, dove abbiamo potuto acquisire nuove competenze conoscendo e confrontandoci con movimenti territoriali trans-nazionali. O ancora abbiamo espresso le nostre critiche al piano territoriale della provincia di Roma che propone ancora una logica di programmazione priva di partecipazione e confronto con i cittadini, avallando unilateralmente i progetti (come l’ inceneritore ad Albano o l’autostrada Roma - Latina entrambi vicinissimi ad Aprilia) degli industriali e dei costruttori senza offrire la possibilità di proposte alternative alla cittadinanza che vive quei luoghi.

Oggi vogliamo rilanciare l’idea di una rete dei movimenti che si battono per i beni comuni nella nostra regione. Purtroppo abbiamo assistito ad uno spettacolo poco piacevole nel vedere il centrosinistra al governo incapace, su questi temi, di discostarsi da quanto aveva fatto il centrodestra, vedere ministri ambientalisti non saper gestire la crisi dei rifiuti e ministri meno ambientalisti riproporre il “carbone pulito” o addirittura il nucleare. Siamo giunti ad una conclusione molto pragmatica e poco tenera: I poteri forti non placano le loro brame di speculazione, e per contrastare tale fenomeno possiamo solo continuare, anzi, rafforzare e rilanciare quello che stiamo facendo. Il 17 febbraio ad Aprilia organizzeremo una grande manifestazione a tre giorni dalla sentenza del TAR (che vede la rete cittadina contro Sorgenia Spa) per rilanciare il movimento. Quel giorno però vorremmo che non sia solo nostro, vorremmo che diventi una giornata di mobilitazione comune contro le speculazioni e le “grandi opere” dannose. Vogliamo rilanciare tra tutti i nostri “amici” un nuovo progetto di rete che si opponga al clima di emergenza uscito fuori dalla crisi campana. Vogliamo che non si impongano ecomostri in tutta Italia con la “paura di finire come a Napoli” , per cui la l’emergenza diventa uno strumento per superare i percorsi democratici ed imporre scelte dall’alto. In questo pericoloso clima di paura tutto diventa  lecito, gli inceneritori vengono sostituiti dagli “italianissimi” termovalorizzatori, i comitati locali che si battono per la democrazia diventano un branco  di antisviluppisti trogloditi che vogliono il male dell’Italia, ed in fine il dissenso, sale della democrazia,  diventa crimine.

Per opporci a questo clima e per proporre serie alternative invitiamo tutti ad un confronto pubblico in data 9 febbraio ore 16.00 presso il Presidio Permanente di Aprilia per fare del 17 febbraio una data comune di lotta. Incontriamoci e decidiamo insieme come organizzare quel giorno e renderlo utile a tutti.


Rete Cittadini no Turbogas
Ultimo aggiornamento: Lunedì, 4-feb-08