Chi siamo Cosa vogliamo Per aderire... Segnalazioni Approfondimenti link contatti

 

PER L’ACQUA, PER L’ARIA, PER IL LAVORO

….PER L’AMIATA!

Breve storia del Monte Amiata

dal tempo degli Etruschi

Per gli Etruschi il nostro Monte Amiata era la MONTAGNA SACRA e da allora, per secoli, ha sempre rappresentato un enorme patrimonio ambientale, storico e culturale:

  1. le sue ACQUE sono state per millenni fonte di vita e di lavoro, rappresentando uno dei più importanti serbatoi acquiferi del centro Italia
  2. i suoi BOSCHI erano tra i più ricchi di biodiversità di tutta Europa
  3. le sue ABBAZIE proteggevano la Via Francigena
  4. la POSTILLA AMIATINA è considerata la prima voce del “volgare”, da cui nascerà la lingua italiana.

E domani?

I Comitati dei cittadini per la salvaguardia dell’ambiente ritengono che sia ancora possibile FERMARE IL DECLINO DEL NOSTRO TERRITORIO PER ASSICURARE UN FUTURO ALL’AMIATA.
Per questo propongono:

  1. La riduzione dello sfruttamento geotermico e la messa al minimo delle centrali per sei mesi, per permettere la ricarica del bacino acquifero da cui risulterà o meno la connessione tra geotermia e scomparsa delle acque. La ricarica del bacino idrico favorirà anche la riduzione dell’Arsenico nelle acque potabili.
  2. Un incremento dell’utilizzo del vapore a “bassa entalpia”, con cui realizzare opere di teleriscaldamento (Serre, Scuole, Palestre, Uffici, piccole e medie imprese). La bassa entalpia non emette anidride carbonica, non spreca acqua, non inquina l’aria con Acido Solfidrico, Boro, Mercurio……, non distrugge il nostro eco-sistema.
  3. Fare dell’Amiata un centro di ricerca per la creazione di nuovi lavori ad alto contenuto tecnologico che rovesci la politica della Regione Toscana e dell’Enel infarcita di logiche parassitarie e assistenziali, coinvolgendo i giovani e le scuole in un progetto moderno per i nuovi lavori che nel mondo si stanno affermando.
  4. Proteggere e rigenerare il nostro territorio e le sue ricchezze, puntando ad un Turismo di Qualità, facendo dell’Amiata il terminale della Val d’Orcia, a cui siamo legati naturalmente e a cui forniamo acqua per i suoi Centri Termali, coinvolgendo la rete del commercio, delle strutture ricettive e alberghiere, le organizzazioni turistiche, le Amministrazioni Locali e la Regione Toscana.
  5. Acqua pubblica e gestita dalle comunità locali: il “Gestore Unico” degli acquedotti consegna, nei fatti, il controllo delle acque in mano alle multinazionali come la francese “SUEZ” e porterà ad un aumento incontrollato delle bollette idriche.

…ai giorni nostri

Oggi questa incomparabile ricchezza rischia di essere distrutta.
Ecco alcuni dati

  1. Il 60% circa delle nostre risorse idriche è scomparsa. Le sorgenti ad alte quote sono in secca e ad Abbadia S.Salvatore si è arrivati a dover portare l’acqua con le autobotti!
  2. La maggior parte delle sorgenti rimaste sono contaminate dall’arsenico, con livelli pericolosissimi per la salute di tutti noi che ne facciamo un uso quotidiano.
  3. La percentuale di tumori e di malattie all’apparato respiratorio è del 13% più alta della media nazionale
  4. Nei nostri boschi, a causa della scarsità idrica, si stanno iniziando a manifestare i primi sintomi di riduzione di biodiversità
  5. Dal punto di vista economico e produttivo, l’Amiata è una delle zone più depresse della Toscana: le attività commerciali e alberghiere stanno attraversando una crisi gravissima e i nostri ragazzi sono costretti ad andarsene per la mancanza di lavori qualificati…

COSTRUIAMO INSIEME UN FUTURO PER L’AMIATA

Se hai a cuore le sorti del nostro territorio partecipa alla
MANIFESTAZIONE POPOLARE PER L’ACQUA, PER L’ARIA, PER IL LAVORO, PER L’AMIATA
Comitati dell’Amiata Est e Ovest, Comitato Amiata - Val d’Orcia, il Gruppo “Nuova Prospettiva” di Piancastagnaio,   Associazione “In Principio era l’Acqua” di San Quirico.

SABATO 10 MAGGIO dalle ore 10 AD ABBADIA SAN SALVATORE


segnalato da: Comitato nomultisala - Prato

Ultimo aggiornamento: Lunedì, 5-mag-08