Via la base di Sigonella
In mille manifestano a Lentini contro il
residence per i militari Usa
Sono stati più di mille i partecipanti alla
manifestazione tenutasi il 24 marzo nelle strade della
città di Lentini (Siracusa) per ribadire il
No al progetto di realizzazione di un megaresidence
per 6.800 cittadini statunitensi della base militare
di Sigonella in un’area di 91 ettari di contrada
Xirumi sottoposta a vincolo paesaggistico ed archeologico.
Un corteo colorato e rumoroso, prevalentemente a carattere
giovanile: tra i più numerosi i collettivi universitari
di Catania, gli studenti medi dei comuni di Caltagirone,
Palagonia e Scordia, i centri sociali Ex Carcere e
Laboratorio Zeta di Palermo, l’Associazione per
la pace di Acireale. Pochi, troppo pochi, iscritti
e dirigenti delle organizzazioni politiche della cosiddetta “sinistra
radicale”, ad eccezione dei Giovani Comunisti
di Catania e dei Verdi di Siracusa. Qualche bandiera
dei Comunisti italiani e zero assoluto per i militanti
delle altre forze di centrosinistra, locali e regionali,
prova che la sconsiderata scelta dell’amministrazione
comunale di Lentini a guida Margherita-Ds di dare il
via libera alla cementificazione di Xirumi a fini militari è pienamente
condivisa dai colleghi di partito dell’isola.
Pochi, purtroppo, anche i cittadini lentinesi in corteo,
in buona parte studenti medi, qualche insegnante e
un gruppetto di coltivatori della piana giustamente
preoccupati dell’impatto socioeconomico del progetto
e degli insostenibili sprechi di risorse idriche generati
dalla presenza della grande base Usa di Sigonella.
“Inutile
nascondere le difficoltà che incontriamo quotidianamente
nella nostra lotta contro la megaspeculazione edilizia
e l’assoggettamento del territorio a logiche
spudoratamente neocoloniali e liberiste”, spiega
Maria Adagio portavoce del Comitato lentinese che ha
promosso la manifestazione di sabato 24 marzo. “Lentini
non è Vicenza, la città soffre una profonda
crisi sociale ed economica, la disoccupazione è tra
le più alte della Regione, il tessuto associativo
e culturale è inesistente. Chi avrebbe dovuto
essere in prima linea nell’opposizione al residence
dei militari americani, vedi organizzazioni sindacali
e forze di centrosinistra, è invece tra coloro
che più lo sponsorizzano, presentandolo come
occasione di riscatto e fonte di occupazione locale.
Lavoriamo nell’isolamento dei mass media. Le
emittenti e le testate locali invitate alla conferenza
stampa di presentazione delle ragioni della manifestazione
popolare hanno scelto di disertare l’iniziativa”.
Il black-out informativo sulle mobilitazioni contro
il residence di contrada Xirumi e la riconversione
a fini civili della base di Sigonella preoccupa particolarmente
anche l’on. Massimo Fundarò dei Verdi,
presente al corteo e firmatario di un’interrogazione
parlamentare sul progetto insediativo per i militari
Usa. “A Lentini – dichiara Fundarò – sono
in gioco le ipotesi di partecipazione e di agibilità democratica.
In difesa dell’ambiente e della pace occorre
invece contrastare questa scelta autoritaria che rischia
di travolgere regole e diritti. Proprio alla vigilia
di questa iniziativa, strumentalmente, il sindaco Mangiameli
si è detto disponibile a promuovere un referendum
consultivo sulla decisione di variante del piano regolatore
pro-Sigonella. Non possiamo che respingere questa falsa
proposta di partecipazione popolare, sia perché il
monopolio dei mezzi d’informazione non garantisce
una competizione leale tra le parti, sia perché siamo
convinti che l’iter progettuale e amministrativo
dell’insediamento urbanistico sia viziato da
anomalie e incongruenze. Ribadiamo così la nostra
richiesta al governo di accertare, soprattutto per
quanto riguarda i profili ambientali, la regolarità del
procedimento di autorizzazione adottato dal comune
di Lentini, stanti i vincoli paesaggistici ed ambientali
della Regione Sicilia. Vanno attivate altresì con
urgenza le autorità di controllo e di repressione
competenti, al fine di accertare eventuali ulteriori
violazioni delle norme di tutela ambientale vigenti
in materia”.
Alfonso Di Stefano di Attac Catania è convinto
che le tardive dichiarazioni del Comando di Sigonella
dettosi “non interessato” al progetto del
villaggio di Lentini per 1.500 unità abitative
non sgombrino assolutamente il campo dalla possibilità che
altre parti di territorio non vengano sottratte agli
usi civili per essere sottoposte a vincoli militari. “La
rilevanza degli attori proponenti, il potentissimo
editore Mario Ciancio Sanfilippo e la Maltauro di Vicenza,
società leader nelle costruzioni di basi militari
Usa in Italia, testimonia che il devastante progetto
di contrada Xirumi è stato pianificato a lungo
e con le necessarie garanzie dell’amministrazione
militare statunitense. Sappiamo inoltre per bocca del
sindaco di Motta Sant’Anastasia, Antonino Santagati,
che in questo Comune sono state approvate recentemente
tre varianti al piano regolatore per altrettanti villaggi
residenziali riservati alle famiglie dei militari statunitensi.
La base di Sigonella è al centro di un imponente
programma di potenziamento infrastrutturale e logistico,
sempre più funzionale ai piani di guerra di
Washington e del nostro Paese. Proprio per questo è indispensabile
rilanciare una vasta campagna per la smilitarizzazione
della più grande base nucleare della Marina
Usa nel Mediterraneo e la sua riconversione in aeroporto
civile internazionale. Il corteo di oggi, le due affollate
assemblee-dibattito di Lentini e Scordia a febbraio,
la nascita di comitati territoriali per il blocco immediato
delle speculazioni edilizie, le petizioni dirette ai
sindaci contro ogni ipotesi di variante a fine di ospitalità militare
vanno nella giusta direzione”.
Archiviata la manifestazione di Lentini, il movimento
contro la guerra siciliano prepara i prossimi impegni.
Nicola Cipolla presidente del Cepes di Palermo ha annunciato
la realizzazione del video “Da Comiso a Sigonella” che
ricostruisce 25 anni di mobilitazioni pacifiste e che
sarà presentato in anteprima a fine aprile
nella cittadina che ospitò i missili nucleari
Cruise proprio in occasione dell’anniversario
del barbaro omicidio del segretario del Pci Pio la
Torre, protagonista delle lotte contro la mafia e la
militarizzazione della Sicilia. L’isola sarà una
delle tappe più importanti della Carovana nazionale
antimilitarista di fine primavera che attraverserà le
città italiane occupate dalle basi militari,
con l’obiettivo di creare occasioni di informazioni,
confronto, mobilitazione e rafforzamento del lavoro
comune tra i comitati sorti territorialmente. L’iniziativa è stata
presentata proprio a Lentini il 24 marzo da Valter
Lorenzi di “Disarmiamoli!”, la Rete nazionale
contro le basi della guerra e la militarizzazione della
società.
Comitato
lentinese per il Territorio “Xirumi Libera”
Fonte: www.terrelibere.org
(in Segnalazioni altre info sulla manifestazione) |