NO TAV/ KEIN BBT- 10 Marzo 2007
BREVE RESOCONTO DELLA MANIFESTAZIONE A BOLZANO
Sabato 10 marzo si è svolta, a Bolzano, una
manifestazione contro il tunnel del Brennero (in tedesco
BBT) e il TAV. Al colorato e festoso corteo hanno partecipato
più di mille persone. Abbastanza buona, nonostante
la pesante criminalizzazione mediatica che ha preceduto
l’iniziativa, la presenza di altoatesini. A chi
non conosce la provincia di Bolzano può sembrare
poca cosa, ma è la prima manifestazione del
genere che avviene da queste parti. Assieme ai NO TAV/
KEIN BBT del Trentino, di Bolzano e delle valli, una
nutrita e cantante delegazione di valsusini, un’altra
di NO Dal Molin, partecipanti al coordinamento NO Gasiera
di Livorno, ai comitati NO TAV del Veneto e del Friuli,
alla rete nazionale “rifiuti zero”, gli
amici del Presidio di San Pietro, il gruppo di Radio
Gamma 5 di Padova e tanti individui solidali venuti
da varie parti d’Italia (persino qualche NO Ponte
dalla Sicilia…). La città, malgrado il
terrorismo mediatico, ha reagito piuttosto bene, avvicinandosi
incuriosita e ascoltando i numerosi interventi che
si sono susseguiti al microfono libero. Uno degli aspetti
più belli è che non pochi dei bolzanini
presenti (sia di madre lingua tedesca che italiana)
si sono uniti durante il corteo. I più rumorosi,
come al solito, i bambini, con pattini e fischietti.
I più ottimisti – come spesso, ultimamente – i
pensionati.
Al termine della manifestazione – in cui sono
comparse le prime bandiere NO TAV/ KEIN BBT mentre
erano assenti, come chiesto dagli organizzatori, tutte
le bandiere di partito – si è svolta un’assemblea
pubblica in una sala cittadina. Qui, dopo una rapida
presentazione del progetto del TAV Monaco-Verona a
cura del gruppo bolzanino, hanno portato la propria
esperienza partecipanti ai diversi comitati dal basso
contro le nocività (e la guerra). È stato
presentato anche il progetto del Patto di mutuo soccorso,
suscitando un buon interesse. Quasi tutti gli interventi
hanno ribadito l’importanza di un movimento autonomo
dai partiti, senza governi amici né tentazioni
elettorali. Giorni tristi, si annunciano, per il recupero
istituzionale e l’abitudine alla delega.
Insomma, la giornata del 10 marzo non è stata
il coronamento di una forte lotta già in atto,
bensì un momento di slancio per creare una mobilitazione
più ampia e consapevole. Per tanti aspetti possiamo
dire che la partita vera e propria comincia adesso.
La manifestazione ha sfondato (a livello regionale)
il muro di silenzio con cui amministratori e signori
del cemento e del profitto hanno coperto il progetto
per anni. Diverse associazioni finora silenti hanno
preso una chiara posizione contro il tunnel del Brennero
e il TAV di cui fa parte. Il materiale informativo
comincia ampiamente a circolare.
Le reazioni dal lato dei promotori del TAV erano scontate: “Protesta
importata da fuori; pochi gli altoatesini; questi signori
potevano stare a casa, tanto l’opera si farà,
eccetera”. Per altre forze politiche la manifestazione,
essendo senza partiti, non era “unitaria”,
era “prematura”, quando non addirittura
nociva per la popolazione delle valli.
Di fronte ad un’opera che coinvolge direttamente
gli abitanti di tre Stati, due lingue e varie province
(tre solo in Italia, senza parlare dell’intero
corridoio 1 Berlino-Palermo), risulta difficile dire “è un
problema delle nostre valli”. Tralasciando il
fatto che per un’umanità libera e ostinata
ogni montagna sventrata dovrebbe essere un’offesa,
persino l’amico di Messina che ha parlato in
piazza poteva rispondere al presidente Durnwalder che
si trattava, in senso stretto, di “affari suoi”.
A chi ha accusato gli abitanti delle valli di farsi
raggirare dai NO TAV, il comitato STOP-BBT di Prati
di Vizze (l’unico comitato della Val d’Isarco,
ma già questa settimana ne nascerà un
altro) ha così risposto: “Alla manifestazione
di sabato 10 marzo a Bolzano, nonostante le allarmistiche
notizie precedenti l’evento non abbiano favorito
un maggiore coinvolgimento locale, noi eravamo presenti.
Il comune denominatore della nostra iniziativa civica,
che raccoglie persone di entrambi i gruppi linguistici,
ambientalisti, soci dell’AVS e del CAI, contadini,
consiglieri comunali votati nella lista della SVP e
persone che mai prima d’ora si erano occupate
di politica, è il rifiuto del tunnel di base
del Brennero. Per il raggiungimento del nostro fine
uniremo la nostra forza con quella di Cittadini di
diverse comunità, province, regioni e stati,
che pacificamente vorranno lottare per questo scopo:
STOP-BBT!”.
L’obiettivo della manifestazione era quello di
far capire che il progetto è ben più ampio
del “solo” tunnel di base (55 km di galleria
tra Innsbruck e Fortezza), di modo da ampliare l’opposizione
e far capire al contempo agli abitanti dei primi paesini
toccati dai lavori che non sono soli. Le iniziative
in programma sono numerose.
Un aspetto molto positivo è che l’associazione
austriaca che da anni si batte per il contingentamento
dei tir – la Transitforum – ha dichiarato
il proprio apprezzamento per il corteo, ha ribadito
che il tunnel non risolverebbe il problema del traffico
e ha lanciato la proposta di una grande manifestazione
al Brennero – dove ogni anno l’autostrada
viene bloccata da qualche migliaio di persone – che
unisca i NO TAV/ KEIN BBT e i NO TIR. Allora sì che
per i signori dell’Alta Voracità comincerebbero
i problemi.
La prospettiva è quella di mettersi di traverso
per impedire quest’opera inutile e devastante.
E gli scavi per il cunicolo pilota si avvicinano. Nel
ringraziare tutti quelli che hanno partecipato alla
giornata del 10 marzo, possiamo solo dire che ce la
metteremo tutta.
COMITATO NO TAV/ KEIN BBT DI BOLZANO
noeurotunnelnotavbz@libero.it
P.S.: altri resoconti, comunicati e immagini si possono
trovare su: www.ambientesalute.org
e
su http: //blog.libero.it/ecoikos/2413290.html
inviato da: No
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