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Proposta assemblea del Patto di Mutuo Soccorso
(lanciata il 16 aprile 2007 da Valsusa NO-TAV )

Sono passati ormai oltre quattro mesi dall’ultimo incontro del Patto di Mutuo Soccorso a Venaus a Dicembre scorso, ed è ora di riprendere una discussione il più allargata possibile. E' saltato l’appuntamento che ci eravamo dati tempo fa (Venezia, 28-29 Aprile) così come risulta non praticabile la data del 12 maggio: occorre a questo punto definire al più presto un luogo e una data, tenendo conto delle iniziative che nel frattempo si sono succedute.

In questi mesi c’è stato un fiorire di appuntamenti, mobilitazioni e incontri che hanno coinvolto numerose realtà che si riconoscono nel Patto: a Febbraio Vicenza ha dato il via e nel mese di marzo era difficile tenere il conto delle mobilitazioni: Bolzano, Noto, Aprilia, Bassano, Boschetto-Gaifana, Lentini, Serre, Val Susa-Val Sangano, Tarquinia…. A parte la manifestazione di Vicenza che, per sua natura, aveva un carattere nazionale ed ha visto la partecipazione da ogni parte del paese, gli altri momenti avevano un carattere prevalente “locale” (intendendo con locale le dimensioni delle manifestazioni, non certo le ragioni della protesta): ma è soprattutto in queste occasioni che è emersa con forza la natura del Patto, e non solo per la visibilità che ha contribuito a dare alle singole iniziative. La partecipazione concreta di realtà anche lontane geograficamente è stata una costante e non si contano i momenti di incontro e di confronto, prima, durante e dopo l’essersi ritrovati insieme nelle piazze e nelle strade. Lo scambio di esperienze, il coinvolgimento reciproco, la condivisione delle ragioni di piccole-grandi proteste che fino a ieri pochi conoscevano, l’entusiasmo che nasce nel fare progetti insieme, il sentirsi meno soli nella propria lotta e la forza che deriva dal sentirsi uniti: sta qui la vera potenzialità del Patto, nella concretezza delle singole lotte più che nelle piattaforme elaborate, nelle mille articolazioni a livello locale in cui anche le piccole realtà sono protagoniste più che nella forza organizzativa di grandi reti e organizzazioni di dimensione nazionale (con le quali, è ovvio, il confronto e le alleanze sui singoli temi non può e non deve mancare).

Da qui secondo noi dobbiamo partire anche nel guardare al nostro prossimo appuntamento che deve rappresentare un momento di dibattito e di confronto vero all'interno del Patto al di fuori di logori rituali di un modo di fare politica che non ci appartiene e senza lasciarci tentare dalla tentazione di farne un momento mediatico: le aspettative nei confronti del Patto in questi mesi sono cresciute, le potenzialità di questo laboratorio in cui non ci si limita a parlare di democrazia partecipata ma la si pratica nei fatti sono sotto gli occhi di tutti ed è compito soprattutto nostro difendere e rafforzare questo patrimonio.

La scelta del luogo dovrebbe favorire il più possibile la partecipazione, e in questo senso Venezia appare un po’ troppo decentrata e rischierebbe di tagliare fuori le realtà del centro-sud: meglio a nostro avviso una località più baricentrica: la nostra proposta è Aprilia con il suo presidio che è stato ed è protagonista nella protesta contro la centrale a turbogas. Sulla data non ci sono a questo punto molte possibilità di scelta e, tenuto conto delle iniziative già programmate qua e là fino al 12 Maggio, delle elezioni amministrative di domenica 25, degli appuntamenti già fissati da alcune realtà per le settimane successive, rimane il 19-20 Maggio; inoltre per sabato 19 era stata annunciata una manifestazione nazionale a Napoli sul tema della gestione dei rifiuti, contro le privatizzazioni e le politiche energetiche del governo: se confermata la data la scelta di Aprilia (tra Roma e Napoli) potrebbe favorire la partecipazione.

I tempi sono stretti e occorre scegliere al più presto: nei prossimi giorni aspettiamo riscontri a questa nostra proposta. Quello che chiediamo è che se ne discuta nell’ambito del Patto, della sua mailing list e non al di fuori; ultimamente sono circolate in rete ipotesi di luoghi, date e contenuti spedite a migliaia di indirizzi raccolti qua e là che hanno creato confusione anche perché chi le ha lanciate si è esplicitamente proposto come riferimento organizzativo. A nessuno è stato chiesto di farsi portavoce o coordinatore e il Patto non ha una struttura organizzativa: questo è stato detto a Roma lo scorso Ottobre e ribadito a Dicembre a Venaus; da parte nostra siamo per difendere questa scelta, e chiediamo semplicemente che il confronto si realizzi all’interno del Patto.

Valsusa NO-TAV

Ultimo aggiornamento: Giovedì, 19-apr-07