La Valsusa “zona franca” fiscale. Idea bipartisan a
favore della Tav
Il modello è
quello utilizzato per le zone depresse del Sud con incentivi a imprese e
cittadini
di Paolo Griseri da Repubblica del 31/10/09 – pag. 9
Finora l'unica al Nord è Ventimiglia, forse non casualmente a pochi chilometri dal feudo del ministro promotore che è di Imperia. Ma in futuro nell'elenco delle zone franche promosse dal titolare dell'industria, Claudio Scajola, potrebbe rientrare anche la Val di Susa. Nelle ultime ore è sorto infatti un movimento bipartisan (da Giorgio Merlo a Enzo Ghigo) per consentire che anche nell’area interessata dal tracciato della Torino-Lione si attui il regime fiscale agevolato previsto perle aree depresse del Sud. Un sistema che avrebbe inevitabilmente i caratteri della compensazione per i disagi che la valle dovrà subire nei prossimi anni quando ruspe e trivelle inizieranno a realizzare il collegamento veloce con la Francia.
L'idea di un sistema
di agevolazioni fiscali per la valle non è nuova. Faceva anzi parte del pacchetto
di proposte che la Provincia aveva discusso negli anni scorsi nel corso del
dibattito sul piano strategico di riqualificazione della zona. Nello stresso
periodo non era mancata la proposta di istituire addirittura una nuova
provincia che comprendesse alta e bassa valle. Oggi, con la nascita della nuova
comunità montana, l'eventuale inclusione della vai di Susa tra le zone franche
fiscali, sollecitata dal sindaco di Claviere Franco Capra, finirebbe per consegnare
al territorio uno strumento di sviluppo in più. Sarebbe anche un primo atto
concreto dopo le proteste degli amministratori locali che si erano sentiti presi
in giro per il mancato finanziamento degli interventi promessi dal governo sul
trasporto pubblico locale.
«L'ipotesi di una zona franca anche in Val Susa, allo scopo di incentivare le aziende e le popolazioni locali è un'idea condivisibile», dice il coordinatore regionale del Pdl, Enzo Ghigo. Per Giorgio Merlo del Pd «il territorio della Val Susa, già particolarmente vessato per gli interventi viabili di questi ultimi anni, può e deve usufruire nel futuro di incentivi e agevolazioni speciali. Con la realizzazione della tratta Torino-Lione il progetto della 'zona franca' può essere un elemento di seria e fattiva convergenza politica tra i vari schieramenti». Tra le agevolazioni previste ci sono soprattutto incentivi fiscali per le piccole imprese, sotto i 50 dipendenti. Il problema è che nelle 22 zone franche urbane varate dal governo dopo l'approvazione di Bruxelles sono compresi quartieri di città o piccole aree di territorio mentre in questo caso si tratterebbe di comprendere nel provvedimento un'intera valle. In ogni caso l'iter per istituire nuove zone franche non si presenta breve perché sulla procedura si deve esprimere l'Unione europea per evitare violazioni alle nome sulla concorrenza. Osvaldo Napoli, parlamentare del Pdl, intende comunque «adoperarsi per accelerare l'iter delle proposte di agevolazione fiscale, tra le quali anche un mio testo specifico per la valle, in modo che giungano al più presto alla discussione in aula».
E oggi il movimento No
Tav torna in piazza: contro l'inizio dei sondaggi previsto per il 7
novembre, fiaccolata, stasera, da Condove a S. Antonino, con ritrovo alle
20,30 in piazza del municipio.