da Luna Nuova del 19/9/08 – pag. 3
L'Osservatorio è convocato martedì 23, come sempre alle 11 in prefettura. Per ora l'ordine del giorno prevede soltanto il proseguimento dei lavori ma è ovvio che martedì inizia una fase dove dovranno essere definite procedure e nuovi gruppi di lavoro per realizzare la progettazione preliminare. L'Osservatorio però si occuperà con il governo anche delle soluzioni per lo spostamento delle merci su rotaia e dell'avvio del Sistema ferroviario metropolitano, due temi che lo stesso ministro Matteoli sia approfondendo in vista della Finanziaria.
Intanto, i comuni Si
Tav continuano a trovarsi ad Orbassano per preparare una posizione comune da
portare in Osservatorio e da sottoporre al governo. I sindaci di Orbassano,
Rosta e di alcuni comuni dell'alta valle stanno anche organizzando un incontro
con il commissario europeo Tajani. Le richieste che si stanno delineando
riguardano soprattutto le ricadute economiche dell'opera. «Dobbiamo
assolutamente capitalizzare un'opera che non dipende da noi - pensa Eugenio
Gambetta (Fi), sindaco di Orbassano - Qui da noi c’è una crisi pazzesca, non
si risolve se non si incrementano le attività produttive e si crea nuova occupazione. Per
questo formuleremo un documento dove chiederemo che, anche con norme speciali,
sia garantito alle ditte del territorio il diritto di accedere per prime ai
subappalti, così come per la manodopera deve essere data precedenza a chi abita
nei nostri comuni». Quali comuni? I sindaci Si Tav chiedono che la rappresentanza sia
ristretta ai soli comuni che sono toccati dall'ipotesi di tracciato venuta
fuori a Pracatinat. «Ora che l'Osservatorio si deve occupare della
progettazione mi pare che la rappresentanza debba essere più mirata».
Intanto anche Stefano
Allasia, deputato della Lega e segretario provinciale del Carroccio avanza richieste
per i territori interessati dal Tav. In particolare Allasia chiede che in valle
di Susa sia drasticamente ridotto il traffico pesante. Intanto, la Francia
continua le procedure. Dopo la dichiarazione di interesse pubblico, tutto è
pronto per l'acquisizione dei terreni interessati dal progetto. Gli espropri
partiranno a breve. Parigi sta anche lavorando al nuovo accordo internazionale
che aggiorni quello di Torino del 2001 con la nuova definizione dei tempi e
delle tratte di competenza dei due stati.