Troppi 120 milioni al km
E Palazzo
Chigi chiede di ridurre i costi. L'ipotesi: usare solo una delle due gallerie
Lettera di Tremonti «Opera prioritaria ma servono
correttivi all'attuale progetto»
di Maurizio
Tropeano da La Stampa del 16/9/10
La Torino-Lione è
un'opera prioritaria per il governo ma Palazzo Chigi chiede dei correttivi al
progetto per contenere i costi di realizzazione stimati in 120 milioni al
chilometro. Il primo intervento lo ha fatto, prima della pausa estiva, il
ministro dell'Economia. Giulio Tremonti ha preso carta e penna per spiegarlo
agli enti locali. Nei giorni scorsi è stato il suo vice, Giuseppe Vegas, che
parlando con la presidente di Confindustria Piemonte le ha assicurato «la
grande attenzione dell'esecutivo per quest'opera», spiegando anche che «è in
corso un'attenta revisione dei costi» e la possibilità che «qualcosa
nel progetto andrà rivisto».
Ad oggi una decisione non è stata ancora presa e nel colloquio con la leader degli industriali piemontesi Vegas avrebbe aggiunto che «l'Italia è intenzionata a rispettare l'accordo con la Francia». Il progetto preliminare così come elaborato da Ltf, la Lyon Turin Ferroviarie, non sarà messo in discussione - anche perché si rischiano di perdere i finanziamenti comunitari - ma all'interno della Conferenza Intergovernativa si sono avviati degli approfondimenti per valutare la possibilità di attrezzare per il passaggio dei convogli ad alta capacità solo una delle due canne del tunnel di base.
Sembra farsi strada, poi, la proposta avanzata dal commissario straordinario, Mario Virano, di realizzare l'opera per lotti. In questa ipotesi la copertura delle spese verrebbe dilazionata nel corso di 10-15 anni e permetterebbe ai governi di recuperare di anno in anno i fondi necessari per le diverse fasi di completamento dei lotti. Si partirebbe naturalmente dai lavori del tunnel di base.
Resta da capire se questo percorso finanziario basterà per
ottenere il via libera dell'Unione Europea alla concessione dei contributi ai
due Stati. Non è un caso, dunque, che gli industriali piemontesi abbiano
convocato parlamentari ed esponenti di governo subalpini per sollecitare un
nuovo impegno pubblico da parte del governo Berlusconi. Una prima risposta
potrebbe arrivare già nell'incontro che si svolgerà domani nella sede di via
Morosini. Una presa di posizione definitiva, inoltre, arriverà dal tavolo
politico che dovrebbe svolgersi a Roma il 4 ottobre. Un tavolo cui dovrebbe
partecipare anche una delegazione dei sindaci interessati al passaggio della
linea.