RELAZIONE SULLA TRATTA FERROVIARIA TORINO-LIONE
Procedura ex Legge Obiettivo
L’opera è stata inserita nel primo
programma delle infrastrutture strategiche di preminente interesse nazionale di
cui alla legge n. 443 del 2001 (delibera CIPE 121/2001). Il progetto
preliminare dell’opera è stato, quindi, approvato con delibera CIPE 5 dicembre
2003.
La suddetta approvazione ha
sostituito l’intesa Stato-Regioni—Enti locali sulla localizzazione dell’opera
determinando,contestualmente, I’adozione del provvedimento di Valutazione di
Impatto Ambientale.
In conformità alle disposizioni
dettate dalla stessa legge obiettivo (art. 9, comma 3, del D.Lgs. o.
190/02 e s.m.i.), con tre successivi decreti ministeriali, sempre adottati
d’intesa con la Regione Piemonte, è stata autorizzata l’escavazione del
cunicolo esplorativo di Venaus.
A seguito degli incidenti e degli
scontri verificatisi a causa dell’avvio dei lavori di escavazione del predetto
cunicolo, in applicazione delle approvazioni suddette, il Governo pro-tempore, da un lato,
istituiva il tavolo politico di Palazzo Chigi (10 dicembre 2005), dall’altro,
nel corso dello stesso tavolo, decideva, in difformità a quanto previsto dalla
legge obiettivo, sia l’immediato avvio di una straordinaria procedura di V.I.A.
per la galleria di prospezione di Venaus” sia l’istituzione di un Osservatorio.
Procedura ordinaria ex art. 81 del
D.P.R. 616/1977 e successive modificazioni (Procedimento di localizzazione
delle opere di interesse statale).
Nel corso della riunione del 29 giugno
2006, tenutasi presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri con la Regione
Piemonte ed alla presenza degli enti locali territoriali, al fine di assicurare
la più ampia partecipazione alle comunità locali nel procedimento autorizzativo
dell’opera in oggetto, è stato deciso di stralciare detto procedimento dalla
“Legge Obiettivo” e di ricondurlo alla procedura ordinaria prevista dall’art.81
del D.P.R. 24 luglio 1977, n. 616, come modificato dal D.P.R.18 aprile 1994, n.
383, per le opere di interesse statale. Il CIPE ha successivamente confermato
tale decisione in sede di approvazione dell’ Allegato lnfrastrutture” al DPEF
2007-2011, che individua, tra le azioni del Governo specificamente rivolte allo
sviluppo ed al potenziamento dei sistemi infrastrutturali costituiti dai
Corridoi transnazionali la riconduzione alla procedura ordinaria
dell’approvazione della TAV nella Val di Susa.
La procedura ordinaria prevede che
la Conferenza di servizi si esprima su progetti definitivi relativi ad opere di
interesse statale. L’approvazione dei progetti, nei casi in cui la decisione
sia adottata dalla Conferenza di servizi all’unanimità, sostituisce, ad ogni
effetto, gli atti di intesa, i pareri, le concessioni, anche edilizie, le
autorizzazioni, le approvazioni, i nulla osta, previsti da leggi statali e
regionali.
In mancanza dell’unanimità si
applicano le disposizioni di cui all’art. 81, comma 4, del .D.P.R. 616/1977 in
base al quale se l’intesa non si realizza entro novanta giorni dalla data di
ricevimento da parte delle regioni del programma di intervento, e il Consiglio
dei Ministri ritiene che si debba procedere in difformità dalla previsione
degli strumenti urbanistici, si provvede sentita la commissione
interparlamentare per le questioni regionali con decreto del Presidente della
Repubblica previa deliberazione del Consiglio dei Ministri su proposta del
Ministro o dei Ministri competenti per materia.
Conferenze di Servizi ex
art. 81 deI D.P.R. 616/1977
Sono state convocate e si
sono svolte due conferenze di servizi, rispettivamente in data 1° agosto 2006 a
Torino e in data 12 ottobre 2006 a
Roma. Un terza Conferenza di servizi è prevista per il giorno 13
novembre p.v. a Roma.
Nel corso delle suddette
Conferenze, nell’ambito delle quali è statoo registrato un generale consenso
per la nuova procedura autorizzativa dell’opera, è stato ribadito l’importante
ruolo svolto dalla Conferenza quale luogo per far conoscere a tutti gli
interessati lo stato della progettazione e comunque autonoma rispetto ad altre
sedi (Tavolo Politico/Osservatorio Tecnico) che hanno diverse nature e finalità
ed è stato stabilito l’invio degli elaborati progettuali a tutte le
Ammininistrazioni ed Enti interessati per una pronuncia degli stessi in merito
e per le eventuali, successive, controdeduzioni da parte delle Società
interessate (L.T.F. SAS e R.F.I. S.p.A.)
E’ stato, inoltre, rappresentato
dalla L.T.F. SAS che è stata indetta apposita gara europea per l’affidamento
dello Studio di impatto ambientale (S.I.A.) che si prevede sarà ultimato
nell’aprile 2007.
Studio di impatto ambientale
Lo studio si inserisce nel
contesto della procedura approvativa ordinaria, ex art. 81 del DPR 616/77, come
modificato dal DPR 383/94. Esso, nel caso in esame, si compone di due
ambiti di studio:
- la valutazione delle alternative
- lo studio di impatto della
soluzione progettuale presentata in conferenza di servizi.
Programma generale delle attività
La società LTF, promotore per la
parte comune del nuovo collegamento ferroviario Torino — Lione, provvede alla
realizzazione dello studio mediante affidamento con gara europea (pubblicazione
sulla Gazzetta Europea del 8 agosto 2006).
L’affidamento è previsto entro la
fine del corrente mese di novembre. L’avvio delle attività è previsto il 1°
dicembre.
I tempi previsti per la
realizzazione dello studio sono di 5 mesi. Lo studio potrà essere quindi
disponibile alla fine del mese di aprile 2007.
Le prestazioni oggetto di
affidamento prevedono due step intermedi
- presentazione della metodologia
e validazione delle alternative, al 15 dicembre
- rapporto intermedio . al 15
febbraio.
Valutazione delle alternative
Lo studio, pur se affidato dalla
società LTF, considera, per la parte di valutazione delle alternative, le
soluzioni attinenti all’intero tracciato in territorio italiano. LTF ed RFI
opereranno in stretto raccordo durante tutte le fasi di evoluzione dello
studio. RFI fornirà informazioni e contributi in corso d’opera su tutti gli
aspetti tecnici ed economici, utili allo studio.
Nell’ambito della valutazione
delle alternative saranno considerate quattro differenti soluzioni
- “opzione zero”.
sostanzialmente di non intervento, corrispondente alla linea attuale potenziata
con gli investimenti già in corso o di prossima esecuzione, secondo i programmi
di RFI;
- destra Dora - Val
Sangone”: questa soluzione prevede, per la parte comune, una diversa uscita
lato Italia del tunnel di base sulle gole della Dora e una seconda galleria di
aggiramento dell’abitato di Susa , in sponda destra, fino alla località Traduerivi.
In questa località potrebbe collocarsi l’interconnessione con la linea storica
per Bussoleno, se tecnicamente fattibile e se funzionale al modello di
esercizio previsto. Questa località individuerebbe anche il limite fra la parte
comune e la parte nazionale. La tratta nazionale è caratterizzata da 2
gallerie, la prima orientata secondo l’asse della Valle di Susa e la seconda
che raggiunge la Val Sangone. Il tracciato prosegue poi in ambito vallivo e poi
suburbano fino a Orbassano. Da qui la linea, seguendo l’asse di Corso Marche
con una galleria urbana, si ricongiunge in superficie al tracciato del progetto
presentato in Conferenza di servizi in prossimità di Venaria e da qui fino a
Settimo Torinese
- quadrupIicamento in sede”
corrispondente alla realizzazione, nello stesso corridoio della linea
esistente, di 2 ulteriori binari fino alla interconnessione, a Bussoleno, con
il tracciato della parte comune, che resta immutato
- sinistra Dora” corrispondente
all’attuale progetto sviluppato da LTF e RFI, presentato in conferenza dei
servizi.
Iter Autorizzativo
Una volta conclusa la valutazione
di impatto ambientale, la Conferenza di Servizi ex art. 81 deI D.P.R. 616/77,
potrà pronunciarsi in via definitiva.
Per quanto riguarda i tempi, si
prevede
- ultimazione dello studio di
impatto ambientale ( S.I.A.) entro aprile 2007;
- conclusione della procedura
V.I.A. entro luglio 2007;
- conclusione della Conferenza dei
Servizi entro settembre 2007.
Costi degli studi e dell’opera
della tratta internazionale Torino-Lione
Il vigente Contratto di Programma, stipulato il 2001 con RFI, prevede tra gli investimenti lo studio e la realizzazione della tratta internazionale Torino-Lione (parte di competenza territoriale) con un costo stimato rispettivamente di 349 e 2278 MEuro.
Per gli studi, la CIG
Torino-Lione, con l’ultima approvazione del budget 2006 di LTF, ha autorizzato
un impegno di spesa complessivo per il periodo 2001-2006 di 500,42 MEuro.
Questo costo, che ha ricevuto un finanziamento europeo sulle reti TEN-T
(periodo di programmazione 2001- 2006) pari a 183,56 MEuro, è da ripartire in
parti uguali tra italia e Francia.
Per la realizzazione dell’opera, a
seguito di quanto stabilito con successivo accordo internazionale (Memorandum
del maggio 2004) il costo di realizzazione dell’opera per la parte italiana è
valutato in 4756 Meuro (valore gennaio 2006)2. A tale costo vanno poi aggiunte
le somme a disposizione della stazione appaltante, valutate ad oggi
complessivamente per la parte francese ed italiana in ulteriori 445 MEuro.
Finanziamenti disponibili
Per gli studi, con il 4° addendum al Contratto di
Programma 2001-2005 di ripartizione delle risorse recate dalla Legge
Finanziaria 2005, che ha assegnato 31 MEuro agli studi in oggetto, si è
completato il finanziamento degli stessi per 349 MEuro.
L’avvio dell’operazione di
realizzazione dell’opera è prevista per il 2010.
Nel Memorandum, il costo
dell’opera complessiva sulla base del progetto preliminare è pari a 6700 MEuro
(valore gennaio 2003), con una ripartizione del costo: italia 63% ; Francia
37%.
L’attualizzazione a gennaio 2006
deI valore del costo dell’opera porta ad un importo complessivo pari a 7550
MEuro. Con la predisposizione del progetto definitivo (ancora non approvato)
tale costo è salito a 7676 MEuro.
E in corso la predisposizione di
richiesta di cofinanziamento europeo sulle reti TEN-T per il periodo 2007-2013.
Allo stato attuale si è concordato con la parte francese di richiedere il
cofinanziamento europeo dell’investimento per un valore pari a 1.000 MEuro.
Attualmente, è in avanzata fase di istruttoria la possibilità da parte della
Commissione Europea di aumentare la propria partecipazione ai collegamenti
transfrontalieri dal 20% al 30% dell’investimento. Tale proposta sarà portata
all’esame in Commissione Bilancio del Parlamento Europeo il 20/11/2006, quindi
all’esame da parte di ECOFIN il 28/11/2006 ed infine, in data ancora da
definire, all’esame in seconda lettura da parte del Parlamento Europeo.
Costi e finanziamenti della nuova
linea Bussoleno-Torino
Lo stesso Contratto di Programma
prevede, inoltre, la realizzazione dell’intervento Nodo urbano di Torino:
potenziamento Bussoleno-Torino e cintura merci, con un costo stimato di 2375
MEuro, dei quali 66 finanziati. Le contabilizzazioni relative a questo
investimento sono pari a circa 6 MEuro.
9/11/2006