TAVOLO ISTITUZIONALE
SULLA NUOVA LINEA FERROVIARIA TORINO – LIONE
Riunione del 13 giugno 2O07
Le Amministrazioni Comunali sottoscrittrici del
presente documento, riguardante iI potenziamento della linea ferroviaria nella
tratta Torino - Lione, interessate ad ipotesi alternative di tracciato,
precisano quanto segue:
·
il coinvolgimento dei
Comuni interessati dall'ipotesi "destra Dora" è avvenuto in tempi
ristrettissimi, In pratica soltanto da dicembre 2006, con invito a partecipare
alle riunioni preparatorie della conferenza dei servizi;
- le nostre Amministrazioni hanno potuto svolgere un ruolo meramente
interlocutorio nell'ambito della procedura di Studio di Impatto Ambientale;
- più volte è stato chiesto un chiarimento in merito ai rapporti tra
la Conferenza di Servizi (al momento non convocabile, stante l'assenza di
un progetto definitivo) e l'Osservatorio tecnico; ed è una questione che
imtendiamo porre all'attenzione del Tavolo
Istituzionale;
- nel mese di aprile 2007, a fronte della "opzione zero",
sono state presentate tre ipotesi di tracciato: il "sinistra
Dora" (il progetto iniziale, fortemente contestato, sul quale la
discussione con le comunità della Val Susa è aperta da parecchi anni), il "destra
Dora", elaborato negli ultimi mesi con l'ipotesi di attraversamento
della Val Sangone, da Giaveno a Orbassano e, infine, il
"quadruplicamento" in asse della linea storica;
- nessuna altra ipotesi è stata accennata né tanto meno sottoposta
al vaglio delle Amministrazioni Comunali interessate, mentre da giorni
vengono diffuse a mezzo stampa notizie di riunioni e tracciati
"segreti" che null'altro producono se non quello di allarmare la
popolazione, mettendo in difficoltà i Sindaci dei territori citati,
totalmente all'oscuro di ipotetici progetti alternativi a quelli
ufficiali;
- è assolutamente necessario che l'Osservatorio possa proseguire i
propri lavori (eventualmente con una proroga del termine di conclusione
dei lavori stessi), nel pieno rispetto dei metodi concordati, senza
pericolose scorciatoie che finirebbero con lo svilirne l'importante
funzione e minare la sua legittimazione riconosciuta da tutti i soggetti
in campo; in particolare l'Osservatorio, che al momento ha definitivamente
concluso lo studio delle potenzialità della linea ferroviaria esistente,
prima di valutare ipotesi alternative di tracciato, dovrà ultimare
l'analisi di altri due punti, vale a dire l'analisi del flusso delle merci
nell'intero arco alpino e il nodo di Torino; e i tre quaderni preliminari,
che dovrebbero offrire gli spunti per dare risposta al quesito sulla
necessità di una nuova infrastruttura, dovranno essere pubblicati e
adeguatamente pubblicizzati; solo a quel punto si potrà, eventualmente,
prendere in considerazione l'analisi di ipotesi di tracciato;
- si dovrà poi procedere ad un esame approfondito delle criticità di
tipo tecnico che possono emergere a livello locale per quanto attiene a
diverse ipotesi di tracciato, per tutelare gli interessi dei cittadini dei
Comuni interessati dall'opera;
- si esprime contrarietà ad esprimere valutazioni, sia pur soltanto
preliminari, a qualsiasi ipotesi di tracciato che non sia stato presentato
finora in sedi formali, ovvero ad avallare dei "punti fermi", su
cui l'Osservatorio deve ancora pronunciarsi; la prossima scadenza del
bando europeo non può in alcun modo inficiare l'attenta analisi di
qualsivoglia ipotesi, attraverso un confronto con le Amministrazioni e con
le popolazioni delle comunità locali;
- si ribadisce
l'opportunità e l'esigenza, più volte sottolineate, di organizzare nel
territori seminari informativi rivolti alla cittadinanza.
Per le Amministrazioni Comunali
dell'area sud di Torino
Andrea Appiano (Sindaco di Bruino)
Giuseppina Cavigliasso (Sindaco di Villarbasse)
Per le Amministrazioni Comunali della
Val Sangone
Claudio Bertacco (Presidente Comunità Montana Val Sangone)
Daniela Ruffino (Sindaco di Giaveno)
Per le Amministrazioni Comunali della
"Gronda"
C/audio Gagliardi (Sindaco di Pianezza)
Nicola Pollari (Sindaco di Venaria)
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TAVOLO ISTITUZIONALE
SULLA NUOVA LINEA FERROVIARIA TORINO – LIONE
Riunione del 13 giugno 2O07
Fatte salve le premesse metodologiche espresse nel
documento precedente, di indubbia priorità e di carattere generale, le Amministrazioni
della Val Sangone e dell'area sud di Torino, che partecipano doverosamente
ad ogni appuntamento istituzionale, non possono esimersi da una valutazione
meramente politica e assolutamente negativa dell'ipotesi di tracciato che
riguarda la Val Sangone stessa, vale a dire una delle quattro Ipotesi oggetto
di Studio di Impatto Ambientale.
I risultati di detto studio, pur non consegnati formalmente
alle nostre Amministrazioni, evidenzierebbero l’insostenibilità ambientale
(ma non solo) di un tracciato che dall'Alta Val Sangone passerebbe all'interno
della cava amiantifera di Trana, attraverserebbe più volte il torrente, prevederebbe
lo scavo e la grave compromissione della collina morenica, intercettando anche
le fonti idropotabili dell'acquedotto di Sangano (che, tra l'altro, rifornisce
anche la città di Torino), per poi tagliare in due con un viadotto il comune
di Rivalta.
Si tiene a precisare che qualsiasi progetto di nuove
infrastrutture ferroviarie, oltre a dover inserirsi nella comice di una precisa
politica nazionale volta ad incentivare il trasporto su treno, deve misurarsi
con un'ampia strategia di sviluppo dei territorio interessato, non essendo
in alcun modo accettabile la logica delle semplici compensazioni.
(Firmato dai Sindaci
della Val Sangone e della cintura sud di Torino - ndr - )