Tav, Agnoletto dopo l’incontro tra
il commissario Barrot e le commissioni Petizioni e Trasporti del Parlamento
europeo:
«L'UE modifica la relazione e lascia ogni scelta al
governo italiano. Domani Prodi può mandare a casa a mani vuote la de Palacio»
Bruxelles, 20 giugno 2006 – «Prodi può tranquillamente
rimandare a casa a mani vuote Loyola de Palacio, quando la incontrerà, domani a
Roma. Oggi é definitivamente scomparsa anche la supposta pressione/imposizione
dell'Unione Europea. Resteranno male solo quei grandi poteri economici, più o
meno trasparenti, che nella Tav hanno fiutato nuovi lucrosi affari. Un pedaggio
che un governo di centro sinistra può ben pagare per tutelare la democrazia e
la salute dei propri cittadini. Anche se quei poteri dovessero essere
bipartisan!».
é molto
soddisfatto Vittorio Agnoletto al termine dell'incontro tra il commissario ai
trasporti Jacques Barrot e le commissioni Petizioni e Trasporti del
Parlamento Europeo. La riunione era stata convocata per decidere se archiviare
o meno una petizione contro la Tav presentata da cittadini della val Susa.
«Chi diceva «ce lo chiede
l'Europa» adesso é servito! Il commissario europeo Barrot, pur essendo un forte
sostenitore della Tav, é stato chiaro e ha concluso la sua replica affermando
senza mezzi termini: «Rimando la palla al governo italiano»
Oggi abbiamo ottenuto una vittoria
importante e su più fronti. Infatti - prosegue l'europarlamentare - il
presidente della commissione Petizioni, Marcin Libicki, ha raccolto la
richiesta dei comitati della val Susa: la loro petizione contro la
realizzazione della Tav resterà aperta presso il Parlamento Europeo.
Inoltre sono state oggettivamente
confermate le mie critiche sulla totale mancanza di indipendenza dello studio
affidato dalla Commissione Europea alla società Cowi, per accertare le
conseguenze sanitarie e ambientali della Tav. Durante la riunione, la
Commissione Europea ha addirittura distribuito una nuova versione dello studio
realizzato dalla società Cowi, modificando delle affermazioni perchè «...come
venivano presentate - avrebbero potuto contribuire ad un'errata interpretazione
della situazione».
Lo stesso commissario Barrot, dopo
una difesa d'ufficio della relazione Cowi, non ha potuto che ammettere, anche
se a denti stretti: «se saranno necessari studi e consulenze ulteriori
queste dovranno essere fatte».
Rinnovo quindi la richiesta di
dimissioni della Loyola de Palacio che ha accreditato tale indifendibile
relazione.
In questi anni di mobilitazione i comitati della val Susa hanno spiegato, con dati scientifici alla mano, che la Tav non é necessaria e può arrecare gravi danni alla salute e all'ambiente e che non si può costruire contro la volontà della popolazione, militarizzando per vent'anni la valle.
Si rincominci da una seria Valutazione
d'Impatto Ambientale e si potenzi la linea ferroviaria esistente».
Vittorio Agnoletto,
europarlamentare della Sinistra unitaria europea