Declino di responsabilità
La discussione del nodo di Torino all’interno dell’Osservatorio ha senso in relazione alla sua collocazione lungo un collegamento internazionale parte del denominato corridoio n. 5 delle grandi reti europee. In tal senso l’aspetto centrale diviene la capacità del nodo di supportare flussi di traffico più o meno elevati. Tale capacità dipende ovviamente dall’assetto interno del nodo e dalle funzioni che gli vengano attribuite in relazione al territorio in cui è inserito.
Le
valutazioni quantitative rispetto alla capacità del nodo di Torino non sono,
fino a questo momento, state effettuate, mentre viceversa vengono riaffermati
dei “punti fissi” che sono lo scalo intermodale di Orbassano e l’asse di Corso
Marche inteso come corridoio metropolitano fortemente infrastrutturato.
L’individuazione di tali punti fissi e la loro connotazione si basa
essenzialmente su valutazioni politico-ideologiche, in assenza di analisi
quantitative.
D’altra
parte tutte le espressioni di volontà e gli atti riportati nel quaderno
relativi all’asse di Corso Marche e al Centro Intermodale di Orbassano, si
basano sull’assunto indiscusso della realizzazione di una nuova linea
ferroviaria internazionale attraverso la Valle si Susa. Tale assunto, alla luce
delle risultanze dei lavori di questo osservatorio, è tutt’altro che scontato.
Alla luce
di quanto sopra, il prof. Tartaglia non
intende assumere responsabilità né dirette né indirette nell’affermazione della
centralità dello scalo di Orbassano e dell’asse di corso Marche, in quanto:
a) la
piattaforma di Orbassano fu a suo tempo frutto di una scelta inopportuna tanto
dal punto di vista della collocazione che del tipo di terreni compromessi. Non
avendo avuto alcuna parte o corresponsabilità in tale scelta il prof. Tartaglia
non intende assumerne a posteriori nemmeno in forma implicita.
b) L’esigenza
di una massiccia trasformazione di gran parte dell’area metropolitana torinese
attorno all’asse del corso Marche con una sua pesantissima infrastrutturazione
non è in alcun modo condivisa.
Quando e se
saranno disponibili delle valutazioni quantitative della capacità del nodo di
Torino nelle diverse possibili configurazioni queste verranno discusse in
relazione al loro riflesso sul collegamento internazionale.