Un rebus il lago nel cantiere del metrò
La talpa Caterina ferma da un mese e mezzo a causa della falda
di Diego Longhin
da Repubblica del 27/2/709 - pag. XVII della Cronaca di Torino
Quello che preoccupa sono i tempi. I tecnici di
Gtt e delle aziende al lavoro su via Nizza per scavare il tunnel della linea 1
della metropolitana, nonostante le ispezioni, non sanno ancora definire la
data in cui riusciranno a svuotare la stazione Dante dall'acqua della falda
acquifera. Molto dipenderà dagli interventi e dai test dei prossimi giorni,
mentre la talpa Caterina è ferma ormai da quasi un mese e mezzo.
Ieri l'ultima verifica, con tanto di gommone e telecamere subacquee: una video ispezione per verificare lo stato delle paratie ancora da rimuovere per permettere alla talpa di entrare e uscire dalla stazione. Il problema rimane l'acqua: fino a quando non si riuscirà a risolvere l'infiltrazione dalla falda acquifera, che ha trasformato la stazione Dante in una piscina a cielo aperto, non si potranno riprendere i lavori. L'unica soluzione è impermeabilizzare più che si può la zona antistante della stazione. Si è iniziato con le pareti, iniettando una speciale sostanza che a contatto con l'acqua si trasforma in una sorta di spugna. Ma, al momento, non ha prodotto molti risultati, tanto che si è iniziato a fare lo stesso lavoro sulla pavimentazione dove dovrebbe scorrere la talpa Caterina. L'obiettivo è quello di chiudere i punti da cui entra l'acqua di falda per poi procedere allo svuotamento della stazione una volta per tutte. Solo così la talpa potrà tornare in azione.
«La video ispezione dei due fronti, da dove
deve entrare e da dove deve uscire Caterina - spiega Gian Piero Fantini,
responsabile del procedimento per Gtt - ha dato buoni risultati. Entrambi i
lati sono in buone condizioni. Continua il lavoro di impermeabilizzazione per
dare alla talpa uno spazio asciutto su cui riprendere l'attività di scavo».
Non solo. Isolata la falda bisogna verificare se l'acqua continua ad entrare
in stazione. La prossima settimana si farà un primo test, abbassando il livello
della piscina, che ha ormai raggiunto i quattro metri e mezzo. «Se non si
dovesse rialzare il livello dell'acqua procederemo alla svuotamento totale»,
dice Fantini. Se tutto andrà per il meglio a fine marzo Caterina potrà
riaccendere i motori. In caso contrario la situazione si complicherebbe e sui
tempi ci sarebbe ancora più incertezza. «Dovessimo constatare un ritorno
dell'acqua ai quattro metri e mezzo - aggiunge Fantini - dovremo intervenire
con tutta una serie di interventi aggiuntivi. In pratica rifare i fronti
impermeabili». Il che vuoi dire altri mesi di stop.
Il problema della falda non è nuovo. Già in
altre stazioni i tecnici delle imprese si sono trovati a dover gestire imprevisti
del genere, anche se con un effetto minore. «I trattamenti previsti -
dice Fantini - hanno sempre prodotto risultati. Ora però ci troviamo in una
zona dove la falda è più vicina, meno 15 metri, e il tipo di terreno è più
permeabile». Non solo. La situazione potrebbe peggiorare avvicinandosi al
Lingotto, visto che la falda arriverebbe a meno 13 metri. «Ovviamente
rivedremo i piani di intervento - sottolinea Fantini - per evitare di
ritrovarci nella stessa situazione».