TAV in Consiglio: Susa ha la sua “lista della spesa”
Il sindaco
Plano: “Non rinnego le marce ma non andrò più sulle barricate”
di Paola Meinardi da Luna NUova del 3/4/09 – pag. 20
SUSA - II consiglio comunale segusino è tornato a parlare di linea ad alta capacità Torino-Lione grazie a un'interpellanza del gruppo di minoranza "Susa delle libertà - Pdl". Quello che è emerso è che anche l'amministrazione segusina ha pronta la sua "lista della spesa" in compensazioni se il progetto Tav dovesse partire. Una lista della spesa che comprende tutte quelle opere che, per mancanza di fondi, la giunta guidata da Sandro Plano non ha potuto avviare nei suoi 10 anni di mandato.
L'interpellanza
chiedeva al sindaco se "avesse provveduto in tempo utile a inviare alla
Provincia proposte progettuali riguardanti il territorio di Susa da inserire
nel piano strategico" e, in caso di risposta positiva, di conoscere le
ragioni per cui non se ne sia discusso in sede di consiglio.
«Il piano strategico è nato con il governo Berlusconi che aveva stanziato 500mila euro e contestualmente dato il via all'Osservatorio - ha spiegato il primo cittadino - II piano strategico doveva essere qualcosa di assolutamente inedito per evitare l'assalto alla diligenza da parte dei Comuni. Abbiamo sempre ragionato in ambito territoriale, per una riqualificazione ambientale complessiva. Ma altri hanno fatto e presentato la lista della spesa. Allora anche noi abbiamo presentato una serie di progetti».
I progetti sono:
riqualificazione del castello e del percorso archeologico, la prosecuzione con
le ricerche di reperti intorno a piazza Savoia, il parcheggio Rosaz, la
sistemazione della biblioteca in corso Trieste, la sistemazione della caserma
Cascino (per ospitalità turistica a basso costo) e della Henry (dove si
vorrebbe trovassero posto tribunale e giudice di pace), palazzetto dello sport,
parco fluviale, riqualificazione del forte della Brunetta e dell’area ex Assa,
teatro civico, area Annibale 2000 e recupero delle aree dismesse nella stazione
ferroviaria cittadina.
Contrario al Tav e a
tutto ciò che ne consegue da sempre l'assessore Mario Fontana che ha ribadito
la sua
posizione: «Non ci sono compensazioni per la devastazione di un territorio.
Queste per Susa sono tutte opere necessarie ma se tutti fanno una lista così
succederà esattamente quello che è successo per l'autostrada dove si finanziano
solo i Comuni che fanno la voce più grossa».
«Il sindaco da una parte ci diceva che si
ragiona sui massimi sistemi e dall'altra ci presenta la lista della spesa -
ha dichiarato il consigliere di minoranza Giovanni Baccarini - Evidentemente
hanno ragione i No Tav quando dicono che esiste un ambito ristretto che ha
ragionato a fondo su queste cose, su linee interrate o meno e su compensazioni".
II sindaco Plano, pungolato dall'opposizione ha
quindi concluso la discussione dicendo di non rinnegare in alcun modo le marce
e le manifestazioni: «Sono sempre stato presente così come sono andato a
tutti gli incontri. Se non ci fosse stata quella sollevazione popolare noi non
saremmo qui a parlare di piano strategico ma a implorare le aziende sui
cantieri per un contributo alla Pro loco, lo non credo che il Tav sia utile,
non credo che porti lavoro e comunque pagheranno sempre tutti i cittadini
italiani e lo Stato toglierà da altre parti, come dalla scuola. Poi, ripeto, io
sulle barricate non ci andrò più perché credo che questo governo, che non
appoggio, abbia il diritto di governare. La stazione internazionale di Susa?
Occorre stare attenti perché potrebbe avere le stesse carenze strutturali avute
con Annibale 2000 e risultare un clamoroso flop».