A Stoccarda protesta «verde» sulla stazione sotterranea
di Andrea Malan da Il Sole 24 ore del 27/8/10
Stoccarda si ribella alla nuova stazione con annessa linea Tav. Il movimento di protesta, guidato dai verdi e che vede manifestazioni quasi giornaliere dall'inizio di agosto, è sfociato mercoledì sera in scontri con la polizia quando i dimostranti hanno cercato di impedire l'inizio dei lavori di demolizione della vecchia stazione. Ieri pomeriggio i poliziotti hanno poi sgomberato sette manifestanti che avevano occupato il tetto di una delle due ali per impedirne la demolizione. Un'altra protesta è in programma per stasera.
Il
progetto Stuttgart 21 prevede la sostituzione della stazione centrale "di
testa" (come a Milano e Roma) con una "passante" (come quella di
Bologna) interamente sotterranea, che si collegherebbe a una nuova linea Av di
60 chilometri verso l'aeroporto e poi Ulm; tale linea è inserita nella
"grande direttrice Parigi-Budapest". Costo totale dei due progetti
(impossibili da separare), sette miliardi di euro secondo le stime attuali,
cresciute del 75% - ancor prima che si inizi a scavare - rispetto ai quattro
miliardi calcolati nel 2003. Il costo verrebbe ripartito tra Stato (un terzo
circa), land del Baden-Württemberg, città di Stoccarda e ferrovie.
Vantaggi,
secondo i proponenti: riduzione da 2 ore e 30 a 2 ore del tempo di viaggio per
Monaco di Baviera, migliore collegamento con l'aeroporto e liberazione di
un'area di circa un chilometro quadrato in pieno centro, di cui il 20% verrebbe
destinato ad ampliare in parco e il resto a progetti immobiliari. Gli avversari
criticano l'esplosione dei costi, ribattono che proprio l'aspetto immobiliare
del progetto è il più significativo, mentre la nuova stazione sotterranea a 8
binari (contro i 16 dell'attuale) sarebbe in realtà meno efficiente e lo scavo
della linea Av sotto le colline a est della città presenterebbe consistenti
rischi geologici; propongono invece una modernizzazione di quella esistente.
Tra gli oppositori non ci sono
solo verdi ed ex sessantottini: uno degli appelli a sospendere il progetto
Stuttgart 21 è stato per esempio sottoscritto da Edzard Reuter, ex presidente
della Daimler.
Il progetto, sostenuto da tutte le
forze politiche locali tranne i verdi e la Linke - è già stato approvato a
tutti i livelli (governo federale compreso). Ricorsi sono stati più volte
respinti; ma quel che brucia agli avversari è che il sindaco Cdu di Stoccarda -
Wolfgang Schuster, in carica dal 1997 - aveva promesso un referendum sul
progetto qualora i costi fossero lievitati di oltre 200 milioni. Nonostante un
aumento ancor più significativo, però, il referendum è stato bloccato dal no
del sindaco e (per motivi formali) dal tribunale. Ieri il ministro degli
Interni del land, Heribert Rech, ha stigmatizzato le proteste che «hanno
superato i confini della disobbedienza civile». «Il treno è partito e
ormai non si può più fermare», dichiarano gli esponenti politici favorevoli
al progetto. Ma proprio sul piano politico il treno rischia di far correre soprattutto
i verdi: nelle elezioni del 2009 per i consigli di circoscrizione hanno
conquistato il 25% a Stoccarda diventando il primo partito davanti alla Cdu, e
la primavera prossima potrebbero salire al 20% nel parlamento del land del
Baden-Württemberg. Per la prima volta nella storia di un land tradizionalmente
conservatore, i sondaggi ipotizzano una possibile maggioranza rosso-verde.