Inceneritore, c’è lo stop del Consiglio di Stato
da Luna Nuova del
13/3/09 – pag. 2
Alla fine lo stop del
Consiglio di Stato è arrivato. E per l'inceneritore potrebbe arrivare il
temuto blocco dei cantieri. Il supremo tribunale amministrativo ha infatti
accolto il ricorso della cordata che era arrivata seconda nella gara d'appalto:
l'associazione temporanea d'impresa composta da Constructions industrielles de
la Mediterranee-Cnim, Unieco società cooperativa, Coopsette Soc. Coop. Ma il
pronunciamento non si conosce ancora nei dettagli.
Ora le ipotesi sono due. Se il Consiglio di Stato avesse accolto tutte le richieste del ricorrente allora Trm dovrebbe rescindere il contratto in corso con i vincitori della gara (Tme Spa Termomeccanica ecologia, Consorzio ravennate delle Cooperative di produzione e lavoro, Consorzio stabile Busi, Co-Ver edile Srl). Se invece avesse accolto solo una parte del ricorso Trm potrebbe liquidare il presunto danno subito dal secondo classificato affrontando un contenzioso civilistico ma senza bloccare l'iter del cantiere. Per sapere cosa fare Trm dovrà attendere almeno la pubblicazione del dispositivo della sentenza. E, per ora, dalla società non arrivano previsioni.
Ma, per il momento, i
cantieri non si fermano. Visto l'esito incerto del ricorso (che era già stato
respinto dal Tar Piemonte) Trm ha dato mandato alle imprese vincitrici
dell'appalto, che stanno allestendo il cantiere, di limitarsi alle operazioni
di predisposizione dei lavori veri e propri. Per ora si sta andando avanti con
lo spianamento dei terreni (che fino allo scorso autunno erano occupati da orti
abusivi e baracche) e con la preparazione dei futuri allacciamenti alle reti
di servizio (rete elettrica, gas, acqua, etc.). «Ma questi lavori di
preparazione finiranno tra due settimane - fanno sapere da Trm - dopo,
saremo costretti a bloccare tutto in attesa di sapere cosa possiamo fare. Non
possiamo infatti chiedere alle imprese di realizzare manufatti che potrebbero
poi entrare nel contratto con i nuovi aggiudicatari».
Se quindi bastasse
solo indennizzare chi è arrivato secondo, senza dover affidargli i lavori, si
procederà senza interruzioni. Se invece si dovesse stipulare il nuovo contratto
e liquidare le ditte attuali si parla di almeno tre o quattro mesi. «Sempre
che il dispositivo del Consiglio di Stato arrivi entro poche settimane.
Altrimenti i tempi si allungherebbero ancora». Ma quando ci costerà in più?
Tme ha vinto su Cnim con un ribasso di 7 milioni e 200mila euro. Dunque è il
primo aumento di costi certo in caso di affidamento definitivo alla seconda
classificata. Un costo in più che potrebbe entrare nella tariffa per lo
smaltimento che pagheranno i consorzi che manderanno i rifiuti all'inceneritore
e che costringerebbe a ritoccare le bollette rifiuti.