SONDAGGI TAV: INIZIA LA BATTAGLIA LEGALE
I proprietari dei terreni stanno
ricevendo gli avvisi dalle Ferrovie. La Comunità montana annuncia un «ricorso
collettivo» al Tar
Arriveranno tutte questa settimana.
Le prime raccomandate di Rfi per l'occupazione dei terreni in vista dei
sondaggi geognostici del Tav sono state recapitate venerdì: le altre
arriveranno appunto in questi giorni. Sono intestate Rfi anche se i sondaggi li
ha commissionati Ltf, perché la società italiana è "stazione
appaltante" anche per la tratta Bruzolo-St.Jean de Maurienne. In pratica i
proprietari hanno ricevuto l'avviso che Ltf ha richiesto l'emissione del
decreto di occupazione dei terreni e che hanno sette giorni per presentare
osservazioni. Per la Comunità montana i proprietari potranno presentare ricorso
al Tar solo dopo l'emissione del decreto. Visto che si prevede il ricorso in
massa al Tar, è verosimile che le prime trivellazioni avvengano non prima di
due o tre mesi. Ltf dice, infatti, di non volere forzare la mano in presenza
del palpabile clima di ostilità che circonda questi carotaggi. E smentisce
seccamente che i sondaggi siano già iniziati.
Intanto il fonte istituzionale anti-tav prepara le
contromosse. La Comunità montana ha fatto preparare dal consulente legale
Roberto La Macchia una lettera che deve essere soltanto firmata dai proprietari
e spedita entro sette giorni a Rfi. Nella lettera si ricorda una sentenza del
Consiglio di stato che ridimensiona il decreto legge che permette l'occupazione
dei terreni. In pratica i tecnici di Ltf potrebbero soltanto entrare nei
terreni per rilievi dei suoli, ma non potrebbero installare trivelle e bucare
il terreno. Fin qui solo le lettere, ma Ferrentino annuncia da ora anche il
ricorso collettivo al Tribunale amministrativo: pagherà la Comunità montana.
Invece proseguono le "misure in bianco",
come vengono definite in gergo tecnico, commissionate da Ltf nei comuni di
Susa, Venaus, Novalesa, Giaglione e Mompantero. I monitoraggi su aria, acqua,
terreno, fauna e flora servono a rilevare la situazione ambientale prima
dell'inizio dello scavo del tunnel di Venaus. I mezzi mobili di rilevamento,
contestati dai comitati anti-tav, sono stati obbligati in alcuni casi a
spostarsi dalle piazzole comunali in cui erano stati parcheggiati. Sono della
società Fenice, che ha vinto l'appalto di Ltf. I dati verranno elaborati sotto
la supervisione dell'Arpa. Per Ferrentino, così come sono fatti, devono
cessare. «Non possono essere eseguiti da chi è pagato da Ltf - commenta - Non
si può essere controllore e controllato nello stesso tempo». Intanto Rfi,
venerdì scorso in una riunione in Regione, ha annunciato una campagna di
informazione sui mezzi di comunicazione per spiegare le ragioni del progetto
della Torino-Lione, mentre ieri il sindaco di Torino ha firmato a Lione un
protocollo con il sindaco della città e quello di Barcellona che prevede anche
di riprendere l'azione di lobby europea a favore della linea ad alta capacità.