I sindaci si assumono la responsabilità dei blocchi stradali

(da Luna Nuova n.18 del 10 marzo 2006)

 

BUSSOLENO - Mercoledì pomeriggio, l'assemblea dei sindaci si è confrontata sul delicato tema delle conseguenze legali delle occupazioni di strade e autostrada e degli atti di vandalismo di Venaus del dicembre scorso. Unanimemente, al termine di un lungo con­fronto, la conferenza ha deciso di prendersi politicamente la responsabilità di tali atti. Sarà redatto un documento, che sarà succes­sivamente inviato alla Procura, per dare, in un certo senso, la giustificazione di comportamenti non irreprensibili. Questo, prima che possano scattare le denunce.

La conferenza, con l'ausilio degli avvocati, ha provato a dare un senso alle informazioni in suo possesso, anche per capire quali potessero essere gli intendimenti futuri della Procura, vi­sto che per ora nessuna delle persone coinvolte è stata raggiunta dalle denunce. Dato per scon­tato che tutti (o gran parte) coloro che hanno partecipato ai blocchi sono stati identificati e sarebbero dunque perseguibili, si è proceduto a esaminare quali azioni potesse intraprendere

l'assemblea dei sindaci (oltre, eventualmente, a impugnare le denunce).

Per quanto riguarda la resistenza a pubblico ufficiale del Seghino (reato penale), le denunce sono sempre pendenti ma, se non arriverà un input dal governo, i presenti hanno rilevato come sia difficile che la Procura proceda, anche considerando l'azione collettiva.

Per quanto riguarda occupazioni dell'auto­strada (reato amministrativo con multe di una certa entità) e i vandalismi a Venaus (su cui pende il reato penale di devastazione, punibile con la detenzione fino a 15 anni), la conferenza dei sindaci ha deciso di inviare alla Procura un documento che spieghi come, tali eccessi, siano stati il frutto di un clima pesante di tensione e siano avvenuti a seguito di provocazioni, mili­tarizzazione del territorio, azioni violente della polizia contro i valsusini e via dicendo.

In particolare, per l'occupazione di strade e autostrade avvenute il giorno seguente al blitz delle forze dell'ordine a Venaus, si intende scrivere che tali azioni sono state, in un certo

senso, la conseguenza più lieve che poteva presentarsi (a fronte di paventate occupazioni di aeroporti e altre azioni dimostrative). Se dovessero arrivare le multe, si procederà anche con la raccolta di fondi a sostegno di coloro che ne siano destinatari. Nessun reato, invece, per l'occupazione delle stazioni perché le modalità con cui sono state portate avanti sono state irreprensibili.

La conferenza dei sindaci non si tira dunque indietro e si ritiene politicamente coinvolta anche dalle situazioni più scomode. La linea condivisa dai primi cittadini vuole che tali reati siano stati il frutto di un'azione politica che ha avuto degli eccessi. Tutto ciò, per evitare anche che alcune persone siano prese come capro espiatorio (specialmente per quanto riguarda la devastazione) e "massacrate" con sentenze di lunga carcerazione.

A breve, sarà fissata una nuova seduta del­l'assemblea degli amministratori con il pool degli avvocati per discutere delle questioni più tecniche.

P.Mein.