Venaus, archiviate le botte ai no-Tav ma il gip accusa polizia e carabinieri
Il gip critica dirigenti e ufficiali: “Non sono credibili, hanno mentito al pm e sono stati sprovveduti”
di Sara Martinenghi
da Repubblica del 8/7/09 – pag. I e V Cronaca di Torino
Ha accolto la
richiesta di archiviazione presentata per la seconda volta dalla procura per i
fatti di Venaus, ma non ha risparmiato giudizi pesanti sulle forze
dell'ordine: i dirigenti di polizia e carabinieri «non sono credibili»,
«hanno mentito al pm», «sono stati sprovveduti nel gestire lo
sgombero» e hanno dimostrato «un'incapacità grave di control lo e
direzione dei subalterni».
Il GIP Dante Cibinel
ha deciso comunque di concludere così, con l'archiviazione, l'inchiesta aperta
per gli scontri di Venaus, quella che riguardava la denuncia di una trentina
di manifestanti che sostenevano di essere stati percossi dagli agenti senza
ragione e con ripetute manganellate, durante la manifestazione contro la Tav
del 2005.
Era stato lo stesso pm Sandro Ausiello a sostenere nella sua richiesta che «in certi momenti alcuni degli agenti hanno posto in essere comportamenti sproporzionati alla situazione in atto, colpendo con il manganello, e/o con pugni e calci alcuni manifestanti». Ma non sono state raccolte prove utili all'identificazione dei responsabili. E questo per via delle dichiarazioni di 18 dirigenti e funzionari della Polizia e ufficiali dei carabinieri che hanno svolto funzioni di comando nell'operazione. Tutti e 18, scrive il gip «concordemente hanno dichiarato al pm di non avere mai autorizzato e nemmeno visto l'uso dei manganelli da parte del personale operante ai loro comandi». «Queste dichiarazioni sono certamente almeno in parte false perché non è credibile che nessuno di loro, tutti presenti sul posto, abbia visto alcuno dei molti episodi lesivi certamente posti in essere da parte delle forze dell'ordine».
Il gip da atto che «tutti
gli agenti ai quali sono stati rilasciati certificati medici risultano essere
stati feriti in altre circostanze» e che «l'esercizio di forme di
coazione fisica non era stato previsto nell'ordinanza del Questore con cui era
stato disciplinato lo svolgimento delle operazioni». Cibinel riporta anche
le dichiarazioni, terribili, dei manifestanti e dei testimoni che raccontano di
«manganellate in faccia a donne ferme con le braccia alzate» o colpi
inferti «con una rabbia sconcertante».
Il gip archivia perché
ulteriori indagini ormai sarebbero inutili. Ma conclude in maniera pesantissima
nei confronti dei dirigenti delle forze dell’ordine: «Per la parte delle
dichiarazioni false, non si può dire chi di loro abbia mentito», e se
hanno mentito l'hanno fatto per «la consapevolezza della gravità di quelle
numerose violenze, e del fatto di non averle prevenute e impedite», ma
anche per «l'oggettivo serio discredito che avrebbe gettato sulle forze dell’ordine».
Le dichiarazioni veritiere invece «mostrano un'incapacità grave di
controllo e direzione dei subalterni: al punto che si faticherebbe a scegliere se
preferire una categoria di funzionari tanto sprovveduti, quali si presentano,
escludendo di aver visto ciò che avrebbero dovuto vedere, ma che non mentono
all'autorità giudiziaria, o funzionari che mentono, ma che pur non essendo
stati in grado di governare le forze comandate, si sono resi conto degli
eccessi di violenza e avevano almeno tentato di controllarli».