Tra Italia e Francia lo scoglio revisione: accordo in primavera
da Luna Nuova del 2/11/10 – pag. 3
La Francia tira sul prezzo e slitta la revisione dell'accordo bilaterale sulla Torino-Lione. La sua parte l'ha fatta terminando in Maurienne le tre discenderie per il tunnel di base, poi c'era un accordo che prevedeva una ripartizione con l'Italia dei costi del tunnel di base al 37 e 63 per cento a suo favore. Così si sente a posto. Inoltre, ora il progetto internazionale costa qualcosa di più e, soprattutto, la Francia ha in piedi un sacco di altre grandi opere da finanziare.
Per questo, i due
governi non hanno ancora trovato l'accordo sulla nuova ripartizione dei costi
(stiamo parlando di 10,5 miliardi di euro) che l'Italia vorrebbe ridiscutere a
proprio favore. Se ne discuterà alla riunione della Cig che dovrebbe ascoltare
la relazione del gruppo di lavoro bilaterale sulla ripartizione dei costi messo
in piedi il 18 ottobre. Ma è chiaro che le difficoltà finanziarie dei due stati
porteranno per le lunghe la trattativa. E sullo sfondo c'è l'ammonizione
dell'Unione europea che ha già tolto 9,8 milioni di euro ai finanziamenti per
la tratta italo-francese, con un'accusa evidentemente rivolta soprattutto
all'Italia di non andare avanti.
Ma se il viceministro
alle finanze Vegas ammette le difficoltà con la Francia basate sulle reciproche
difficoltà finanziarie, il suo collega ai trasporti Matteoli, dopo
l'approvazione del progetto del tunnel di Chiomonte, afferma che il Cipe presto
darà il via libera definitivo al cunicolo esplorativo con il relativo
stanziamento degli oltre 120 milioni necessari (ci sono anche le compensazioni
chieste dal Comune).
Intanto, non c'è
ancora nessuna data per il Tavolo di Palazzo Chigi tra governo e amministratori
locali.