Tre ragazzi
fermati al Clarea, portati nel forte e trattenuti fino alle 21.
La
differenza per noi della valle tra democrazia e dittatura.
Preghiera al pilone
ieri pomeriggio, tra gocce d’acqua e voci concitate alla baita perché tre
ragazzi (una ragazza e due ragazzi) erano stati portati su alla Maddalena,
questo dopo una “visita” dai toni di certo poco cordiali ed amichevoli. E
questo mentre già in tarda mattinata voci di fermi e perquisizioni avevano
chiaramente dimostrato come questo sia il tempo in cui si vuole a chiare
lettere creare timore e divisione all’interno del movimento. Ma quella del
“dividi ed impera” è una storia vecchia, che dovrebbe essere ricordata da
tutti….. della quale far tesoro di questi tempi….
C’è stata la preghiera
al pilone, circondato da alberelli che divengono sempre più rigogliosi, vi è
stato lo spazio del vangelo del giorno, quello delle tante intenzioni, con un
particolare ricordo per i tanti, ragazzi e non, che in questi giorni vedono
limitare la loro libertà di movimento, ma anche con un pensiero per tutte le
famiglie, per i figli ed i nipoti di coloro che vivono al di qua ed al di là di
quell’orribile filo spinato, perché per loro, per il loro futuro, vi possano
essere giorni migliori, di sguardi reciproci fatti di amicizia e comprensione e
mani intente a costruire un mondo fatto di essenzialità per tutti….
Conclusa la preghiera
i passi si sono spostati, insieme a chi era alla baita, sul sentiero, verso le
recinzioni, per avere notizie dei ragazzi, per vederli, cosa questa avvenuta….
E per vivere insieme l’attesa del rilascio, di qua alcune famiglie, compagni ed
amici, di là tutto l’apparato di guerra, incredibile a vedersi, ma che ora fa
la differenza per noi della valle tra democrazia e dittatura….
La stesura dei verbali
è stata lunga, ci sono stati i cambi, poi, con le prime ombre della notte, alle
21, i ragazzi hanno varcato il cancello della recinzione…. Finalmente fuori,
con un foglio di divieto di circolare su pezzi del nostro territorio….
Domani la preghiera
continua. Alle 17. Alla centrale di Chiomonte. Qui, dal mattino, a fianco del
cancello, ci saranno Turi ed altri due amici che inizieranno un presidio di
digiuno. Dal cibo, ma per uno anche dal bere.. non sarà semplice… anche qui ci
sarà bisogno di compagnia e di solidarietà….. E di parole di speranza, parole
che nascano dall’alto…..
gabriella