La Regione da il via libera al tunnel di Chiomonte
di Massimiliano Borgia da Luna Nuova del 24/9/10
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LTF è riuscita a fare
arrabbiare anche Chiomonte, comune amico, classificato Sì Tav e unico posto
della valle di Susa dove i tecnici della società siano riusciti a portare a
termine una serata informativa. Nella seduta conclusiva della conferenza di
servizi regionale sul tunnel geognostico della Maddalena, martedì, il sindaco
Renzo Pinard si è trovato un piano di cantiere diverso da quello che sembrava
concordato con l'Osservatorio e con la stessa Conferenza di servizi. Pinard
punta il dito sull'impianto di betonaggio previsto alla Maddalena che da solo
rievoca i tempi in cui la polvere del cemento usato nel cantiere autostradale
di Chiomonte si posava sull'uva matura contaminando il vino di piombo e altre
sostanze contenute nel cemento.
«Il vero problema che ha il Tav in valle di Susa
- sbotta
il sindaco Sì Tav - è l'inaffidabilità di Ltf. Al punto che c'è da chiedersi
se i veri No Tav siano davvero i comitati oppure non sia piuttosto Ltf. Perché
non è possibile che tutte le volte gli accordi presi vengano stravolti dai
progetti che ci presentano. Devono capire che non accetterò mai un impianto di
betonaggio alla Maddalena. Era una questione già chiusa. Ci sono zone in valle
di Susa già dedicate a impianti di questo genere? E allora vadano là».
Per il resto,
comunque, la Conferenza di servizi regionale (ai sensi della legge obiettivo)
ha accolto praticamente tutte le richieste. Perché come dice l'assessore
Barbara Bonino «noi accettiamo tutte le giuste proposte di miglioramento
dei progetti che arrivano dai comuni che hanno scelto di collaborare». Le
risultanze della Conferenza di servizi, con le integrazioni che si attendono
dal comune di Giaglione (che non ha firmato il documento conclusivo) e dalla
Comunità montana, verranno spedite in questi giorni alla Commissione Via a
Roma. Infine tutto sarà discusso nella Conferenza di servizi nazionale che
dovrebbe chiudersi la seconda settimana di ottobre. A quel punto il via libera
all'affidamento del cantiere con le prescrizioni dovrebbe essere questione di
un paio di mesi.
Chiomonte quindi ottiene lo svincolo
autostradale per il quale Ltf dovrà però avviare contatti al più presto con la
Sitaf. Ottiene anche le analisi sulle polveri e sullo smarino condotte da un
laboratorio che risponda anche all'amministrazione comunale, oltre allo studio
sull'andamento delle falde. «Guai - avverte Pinard - se si continua a
pensare alla possibilità di intervenire con autobotti in caso di prosciugamento
di falde che alimentano l’acquedotto. Deve essere previsto fin da subito un
sistema di allacciamento immediato. Abbiamo alle spalle l'esperienza del Cels.
La Sitaf ci ha messo nove anni a fare un nuovo acquedotto dopo che i cantieri
autostradali avevano centrato una falda».
Anche sulle ricadute dei cantieri Pinard chiede «niente
scherzi»: «Abbiamo avuto tutte le garanzie che il cantiere porterà lavoro ai
chiomontini. Spero che nessuno si rimangi la parola data».
Per Giaglione restano
le perplessità per un progetto che rischia di compromettere l'acquedotto e che
prevede lo stoccaggio della gran parte dei materiali in località Prato Giò, al
confine con Venaus, sulla statale 25, in attesa di essere trasferito in alto al
Moncenisio con una teleferica ancora da progettare. Il resto dello smarino
verrebbe stoccato all'imbocco del cantiere.
«Ci hanno detto che è possibile che vengano
prosciugate le sorgenti che alimentano il nostro acquedotto - sottolinea il sindaco
Ezio Paini - A questo punto si devono preventivamente individuare nuove
captazioni per rimediare alle eventuali carenze provocate dai cantieri».
Paini organizzerà a breve una serata informativa
a Giaglione. «Nel sottosuolo del paese hanno già scavato la galleria con il
canale e il grande vuoto dove c'è la centrale idroelettrica; poi hanno scavato
la galleria autostradale e adesso voglio scavare la galleria di servizio del
Tav, il tunnel di base e il pozzo di ventilazione. Tra qualche anno c'è il
rischio che Giaglione viva sospeso su una groviera».