Maddalena di Chiomonte: dal gruppo di Cattolici per la vita della Valle, giovedì 7 Luglio
Anche oggi ci siamo recati al pilone per la preghiera, in numero minore perché si è pensato da parte di alcuni di recarsi a trovare anche Jacopo all’ospedale di Susa.
Arrivando alla Maddalena abbiamo incontrato D. Michele che, dopo una pausa al pilone, è salito lungo il sentiero che conduce alla Ramat, questo per verificarne la possibilità di fruizione per i probabili pellegrini che, sempre più numerosi, seguono la via francigena.
Anche oggi l’odore dei lacrimogeni si è fatto sentire e il grande prato dove sono state collocate le piantine sembra ingiallire a vista d’occhio.
Abbiamo anche incontrato alcuni residenti di Giaglione, hanno manifestato il loro timore di entrare alla Maddalena, è già accaduto loro di andare per funghi e venire fermati. Non sentono più loro questo luogo nel quale passeggiavano senza alcun timore…. E soffrono nel vedere il presidio tutto sottosopra…. Abbiamo loro consigliato, intanto, di non mangiare i funghi della zona, potrebbero aver assorbito i lacrimogeni
La preghiera al pilone si è svolta con la consueta cordialità e semplicità e si è pregato anche per gli avvenimenti dei giorni scorsi e per le persone coinvolte.
Domani l’appuntamento viene sospeso, questo per poter partecipare alla fiaccolata di Torino.
Gabriella
Maddalena
di Chiomonte: dai volontari per la pulizia dei sentieri, sabato 9 Luglio 2011
All'appuntamento delle nove alla Ramat si sono presentate una dozzina di persone, armate di sacchi neri, guanti (molto simili a quelli usati domenica per allontanare i lacrimogeni!) e tanta buona volontà.
Più o meno stesse condizioni da Giaglione.
Lungo i sentieri per
la Maddalena è stato raccolto quel poco di immondizia lasciato dalla
moltitudine di gente durante la frettolosa risalita di domenica. Le persone
arrivate da Giaglione hanno pulito l'area attorno alla baita.
All'arrivo alla
Maddalena ci siamo trovati davanti un spettacolo desolante: tra un terribile
odore di lacrimogeni che ancora impregna aria, terra e tutte le cose vi era la
distese di tende distrutte dalle forze del disordine lunedi' scorso, a cui si
aggiungevano altri avanzi di domenica: in particolare terribili bottiglie di
plastica vuote! Probabilmente avevano contenuto pericoloso liquido chiamato
ACQUA!
APPARE UN TERRITORIO
INNATURALE, IL CARICO DEI VELENOSI LACRIMOGENI CS IMPREGNA ED AMMORBA OGNI COSA
E CHISSA’ PER QUANTO TEMPO IN QUEL BOSCO LA VITA SARA’ PENALIZZATA. LA STESSA
ERBA RICOPERTA DA UNA PATINA PUZZOLENTE E IRRITANTE, ENTRERA’ NEL CICLO
ALIMENTARE ATTRAVERSO GLI ERBIVORI. FRA LE STERPAGLIE SIAMO RIUSCITI A SCORGERE
UN RAMARRO CHE SI MUOVEVA CON LENTEZZA, PAREVA INTONTITO, ED ANCHE UN MERLO
NELLE STESSE CONDIZIONI NON RIUSCIVA A VOLARE VIA DA UN CESPUGLIO! DI INSETTI
SUL TERRENO NEMMENO L'OMBRA. [1]
Più in basso la piana
del parco archeologico pareva un cantiere. Le reti a monte del parco ancora
scaraventate a terra dall'intervento della ruspa cingolata di cui ancora bene
si vedono le tracce nel terreno reso fradicio dagli idranti della polizia. le
antiche tombe violate dalla stessa ruspa e dagli uomini in divisa. Intorno alla
cascina della Maddalena ecco il LAGER: reti, filo spinato, telecamere, uomini
con o senza divisa ovunque. Alcuni di loro si sono avvicinati con tranquillità
per controllare, e dopo aver spiegato le nostre intenzioni abbiamo continuato
il lavoro di pulizia.
In questa desolazione
(ben lontana dai giorni lieti della libera repubblica della Maddalena) si è
svolto il lavoro di chi voleva cercare di ridonare un po’ di serenità a quei
boschi, boschi testimoni della tenacia e della fierezza di chi li vuole salvare
dalla distruzione. Sono state raccolte ed accatastate le tende, i sacco a pelo
ed i vestiti squarciati dai coltelli delle F.O., le aste in carbonio, insaccate
le bottiglie vuote, le cicche e anche gli avanzi di lacrimogeni trovati. In
realtà ben pochi, a fronte di quelli presenti domenica sera dopo oltre 5 ore di
lanci continui ad altezza uomo: qualcuno aveva già provveduto a
"bonificare" alla meglio la zona. Alcuni candelotti sono stati
trovati più in alto lungo il sentiero: questi sono quelli scagliati contro i
notav domenica mattina mentre scendevano dal sentiero ancora prima che avessero
la possibilità anche solo di avvicinarsi al fortino. Ennesima testimonianza di
un attacco vigliacco, a freddo sui manifestanti ancora lontani.
Le F.O hanno
"concesso" la possibilità di salire dalla centrale alla Maddalena con
un mezzo per caricare tutto ciò che è stato raccolto. Fino a questa sera
(sabato) non è stata trovata la disponibilità di un camion, per cui domani
(domenica) è importante trovarlo. Questa ci è parsa la triste realtà della
Maddalena oggi, non è più quella che conoscevamo.
E i cantieri non sono
ancora iniziati.
[1] Si stanno
raccogliendo esemplari di piccoli animali morti e campioni di flora da
sottoporre ad analisi per verificare i danni provocati dai veleni chimici
introdotti in natura con lo sparo dei lacrimogeni CS; si sta realizzando un
censimento tra gli apicoltori per quantificare la diminuzione di popolazione
negli alveari