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dal Miscarlino,
Rivoli, 15 gennaio ’07
dell’ASCM (Ass.ne per la Salvaguardia della
Collina Morenica)
quale
Coordinatrice della TAVOLA ROTONDA della Collina
Il
ventilato progetto del passaggio della linea TAV in Valsangone solleva
giustificate preoccupazioni: nella sua parte bassa andrebbe ad interessare
molta parte delle terre della Collina Morenica, causando pesantissime
manipolazioni del territorio. Il tracciato, secondo l’ipotesi prospettata nel
2001 dallo studio di prefattibilità della Provincia, dall’interporto di
Orbassano correrebbe lungo il Sangone fino a Rivalta e con un “ viadotto” stile
Bilbao, proseguirebbe verso Sangano e la cava di Trana. Oppure, secondo una
variante, il tracciato prevederebbe un tunnel sotto la Collina morenica tra
Villarbasse e Reano. Con conseguenze gravi : tra queste l’alterazione delle falde
acquifere così delicatamente dislocate entro suoli morenici (depositi del
Quaternario) spesso incoerenti, falde preziose e irreversibilmente
compromettibili tanto da essere oggetto di una importante Sentenza della
Magistratura in loro difesa.
Un caso emblematico
può diventare quello della Torbiera di Trana/Avigliana, dove sarebbe ipotizzato
il passaggio della linea TAV, lungo il suo confine Sud, proprio sotto l’abitato
di Trana (tra il Santuario e la Borgata Udrito). La linea passerebbe proprio
nell’area della Fonte dei Bersaglieri o Fonte Caudan-a, la fonte principale di
alimentazione del Lago Piccolo e, di qui del Lago grande di Avigliana,
compromettendone l’assetto idrologico.
Inoltre i possibili depositi dello
smarino, anche se “temporanei”, delle gallerie che qui convergerebbero,
andrebbero ad accrescere l’impatto negativo di quest’opera, oltre al “fiume” di
acqua inquinata dalla lavorazione che troverebbe il suo sbocco naturale nel
Lago Piccolo.
Da sottolineare la rilevanza, per
Trana e Avigliana, del progetto di costituzione del POLO TURISTICO/EDUCATIVO
incentrato sull’area di S.Bartolomeo, dove il Parco sta ultimando il nuovo
Centro di Accoglienza (Bando in corso) e
dove il Comune di Avigliana ha acquisito la Chiesa millenaria di
S.Bartolomeo, indicandone la destinazione a Osservatorio/Museo del Quaternario,
centro di valorizzazione dello straordinario patrimonio archeologico dell’area.
Le testimonianze ancora nascoste della presenza dei palafitticoli Liguri
dell’età del bronzo verrebbero compromesse dall’opera che potrebbe
seppellirle.
L’ASCM è dunque contraria alla linea TAV Valsangone e intende
far presente che proprio l’azione di Salvaguardia dell’ambiente, come è
esemplificato dall’esempio del POLO di S.Bartolomeo della Torbiera, costituirebbe
il fondamento irrinunciabile per l’appetibilità economica, ovviamente “verde”,
cioè rispettosa dell’ambiente, imperniata su nuove attività turistico/culturali
intimamente legate al territorio.
C’è di più
e lo si vuole descrivere con una vecchia metafora quella del “mandarino e del
campanellino”. Un potente mandarino che vive nel palazzo del potere, sta seduto
ad una scrivania dove è posato un campanellino; ogni tanto lo suona, perché
così gli vien voglia, ed in un tranquillo remoto angolo della terra scoppia
l’inferno…. Ebbene l’ASCM non vuole che ciò continui ad accadere o, comunque
chiede, che ogni iniziativa di governo venga accuratamente esaminata e
condivisa o meno, da chi vive nel luogo
interessato, soppesandone sia la Necessità, sia la Cura , che non è
“compensazione”, delle terre coinvolte.