di Massimiliano
Borgia da Luna Nuova del 5/12/08 – pag.3
Come previsto, martedì c'è stato il via libera dell'Osservatorio al Sistema ferroviario metropolitano e alle misure di riequilibrio modale. In pratica l'organismo tecnico presieduto da Virano ha preso atto della progettazione dell'Agenzia metropolitana dei trasporti e dei progetti già presentati da Provincia e Regione per il Nodo di Torino e il potenziamento dell'Autostrada ferroviaria, facendoli così entrare ufficialmente nel pacchetto di opere connesse alla Torino-Lione e per le quali Torino si attende finanziamenti speciali da parte del governo, del resto già promessi a Palazzo Chigi e a Torino dal ministro Matteoli.
L'Osservatorio ha così dato il benestare al documento presentato dalla Regione per l'atto integrativo all'intesa quadro con il governo con riferimento al quadrante dell'area metropolitana e al territorio della valle di Susa interessato dalla nuova linea del Corridoio 5.
Il documento della
Regione prevede un pacchetto da 300 milioni di euro per partire subito con una
prima fase di interventi sul trasferimento modale e per realizzare il Sistema
ferroviario metropolitano. In particolare si tratta di 7 interventi:
interconnessione ferrovia Torino-Ceres con passante ferroviario a Rebaudengo:
162 milioni di euro; attivazione della fermala Zappata sul passante: 15,75
milioni; attivazione fermata Dora sul passante: 23 milioni; collegamento tra le
stazioni Dora-Gtt e Dora-Fs: 1 milioni; nuova fermata Orbassano e
rifunzionalizzazione scalo: 10 milioni; attrezzaggio terminali del centro
intermodale di Orbassano: 10milioni; acquisto materiale rotabile (prima tranche
di 10 treni): 80 milioni.
Il testo è stato trasmesso oggi dalla Regione al
governo con la richiesta di inserirlo nell'intesa generale quadro "Reti e
infrastrutture": «Come avevamo concordato nell'incontro con il ministro
- spiega Daniele Borioli, assessore regionale ai trasporti e infrastrutture
- abbiamo stilato l'elenco dettagliato delle opere su cui far partire un
primo step di interventi sul nodo di Torino. Chiediamo al governo un impegno di
circa 200 milioni di euro in tre anni che, aggiunti ai nostri 100 milioni di
fondi Fas già disponibili, sarebbero in grado di attivare, già a partire dal
prossimo anno, una serie di interventi concreti per il trasferimento modale e
per il potenziamento del trasporto locale».
«Un pacchetto di interventi – continua Borioli - a
cui si aggiunge quello urgente per attivare, da subito, politiche di
trasferimento modale. Il ministro Matteoli si è impegnato a rendere operativo
il tavolo sul trasferimento modale in cui, insieme agli operatori del settore,
dovremo studiare misure concrete a favore dello spostamento dalla gomma al
ferro. In concreto nel documento si chiede che il governo assicuri il
proseguimento della sperimentazione del servizio Afa, a cui si aggiunge
l'attrezzaggio del centro intermodale di Orbassano e il finanziamento della
società per il servizio dei locomotori per la spinta». «L'Osservatorio - si
legge in una nota diffusa da Virano - ha auspicato il pieno accoglimento del
documento da parte del governo, soprattutto con riferimento agli impegni
finanziari necessari per la loro realizzazione. L'Osservatorio ha anche
sottolineato il carattere importante ma limitato dell'orizzonte temporale
considerato e la necessità che tale impegno abbia un concreto sviluppo
pluriennale in accompagnamento delle attività progettuali che dovranno definire
le concrete modalità di intervento per la linea Torino-Lione, sia in per il
pieno utilizzo del tracciato storico sia in riferimento alla nuova linea con le
complesse problematiche adesso collegate nell'ambito dell'area metropolitana
torinese (con riferimento al quadrante nord della Gronda e al quadrante sud
della connessione con Orbassano), che per quello che riguarda il tracciato di
valle e di valico. Su questi temi il lavoro continua alla ricerca dei punti di
condivisione che legano la politica delle infrastrutture alla politica dei
trasporti in un 'ottica di prioritaria salvaguardia ambientale dell'arco
alpino». Vale a dire che tutto questo non deve fare dimenticare che c'è una
linea nuova da realizzare.
E a parlare di progetto si inizierà già la prossima settimana, con la decima riunione della seconda fase dell'Osservatorio ormai quasi giunto alla fine dei suoi lavori (mancano due o tre riunioni). Mercoledì prossimo 10 dicembre verrà infatti affrontato il terzo punto con le specifiche di progetto da porre a base della gara di Ltf e dell’affidamento di Rfi a Italferr.