Tunnel della Maddalena, il Cipe da via libera a Cmc
La cooperativa ravennate dovrà redigere il progetto esecutivo.
di Massimiliano Borgia da Luna Nuova del 19/4/11 – pag. 3
Ora che è pubblicata
sulla gazzetta ufficiale la delibera Cipe, si può chiudere la trattativa
sull'affidamento del cantiere a Cmc che dovrà redigere il progetto esecutivo
del tunnel geognostico della Maddalena. Adesso può partire l'iter della presa
di possesso dei terreni per il cantiere e per l'affidamento alla Cmc, cercando
così di non dover ricorrere a una nuova gara d'appalto. L'accordo con Cmc, a
sei anni dall'aggiudicazione del tunnel di Venaus, mai realizzato, è dato quasi
scontato da Ltf.
Ma quella che sarà
messa a gara è invece tutta la parte preliminare.
Si parla di quei lavori (stimati in 10 milioni, ma
c'è chi dice anche una dozzina) che dovranno preparare
il cantiere vero e proprio. Il metodo che Ltf ha già deciso
di utilizzare è quello dell'accordo quadro, un sistema previsto
dal codice appalti e che viene di solito utilizzato
per le forniture e la manutenzione. Ltf pubblicherà
nei prossimi giorni l'avviso europeo aperto anche alle imprese
della nostra zona dove proporrà le "forniture" di
servizi. Dall'elenco delle ditte che presenteranno le
proprie disponibilità saranno scelte quelle da chiamare
per affidare i singoli lavori.
Si parla di cosette non
da ridere come, ad esempio: la progettazione e preparazione del sito di
smaltimento nella zona Sitaf, la progettazione e creazione delle strade di
servizio in attesa dello svincolo di cantiere sull'A32, il ripristino dei
luoghi a fine lavori, il caricamento e trasporto dei materiali, la loro deponia
nella discarica, più altri lavoretti come recinzioni, allacciamenti ai
sottoservizi, monitoraggi acque. I soldi necessari per questi primi
"mini" appalti potrebbero essere prelevati da quei 143 milioni già
approvati dal Cipe e dalla Corte dei conti.
Con la pubblicazione in
Gazzetta ufficiale il progetto definitivo del "Cunicolo esplorativo della
Maddalena" si approva il concetto di "progetto in variante" che
è stato sviluppato avendo come riferimento tecnico il progetto esecutivo del
cunicolo esplorativo di Venaus, a suo tempo sviluppato sulla base della
autorizzazione ministeriale del 7 agosto 2003 «mantenendone gli obiettivi
geognostici e l'impostazione generale, le soluzioni e le tecniche di scavo, e
dal quale si differenzia essenzialmente per la diversa localizzazione
dell'imbocco».
L'opera ha una
lunghezza complessiva di circa 7,5 km, di cui 3,6 circa in allineamento alle
future due canne del tunnel di base, e l'imbocco del cunicolo è localizzato al
fondo del tratto terminale della valle Clarea, nel territorio del comune di
Chiomonte alla quota di 673 metri. Il cronoprogramma di realizzazione
dell'intervento prevede quattro mesi circa per la progettazione esecutiva e 53
mesi circa per l'esecuzione dei lavori, per una durata complessiva di poco
inferiore a cinque anni.
Sotto l'aspetto
finanziario, il costo dell'opera in approvazione, aggiornato al 2009 e al netto
dell'Iva, è pari a circa 137,5 milioni di euro (l'importo dell'Iva è pari a
27,5 milioni di euro) così sinteticamente articolato: lavori a misura, a corpo,
in economia (valuta 2004) 89,8 milioni di euro; somme a disposizione 23 milioni
di euro; adeguamento prezzi (2004-2009) 24,7 milioni di euro. L'importo di 143
milioni di euro al netto di Iva costituisce comunque il limite di spesa
dell'intervento. Per la realizzazione dell'opera è finora disposta
l'assegnazione di 12 milioni di euro presi da risorse residue del Fondo infrastrutture.
Gli altri finanziamenti saranno erogati secondo modalità temporali compatibili
con i vincoli di finanza pubblica correlati all'utilizzo delle risorse del Fas.
L'affidamento dei lavori dovrà assicurare una tempistica coerente con le condizioni
poste a base del finanziamento europeo.