Alla RSU di ARPA Piemonte
Alle OO.SS.
Al Presidente della Giunta Regionale
Dott.ssa Mercedes BRESSO
Piazza Castello, 165 - 10122 Torino
All’Assessore all’Ambiente della Regione Piemonte
Dott. Nicola DE RUGGIERO
Via Principe Amedeo, 17 - 10123 Torino
All’Assessore alla Sanità della Regione Piemonte
Dott. Mario VALPREDA
C.so Regina Margherita, 153 bis - 10122 Torino
Ai Gruppi consiliari regionali:
Democratici di Sinistra
via Santa Teresa, 12 - 10121 TORINO
La Margherita
via Arsenale, 14 - 10121 TORINO
Rifondazione Comunista
via S. Francesco d'Assisi, 35 - 10121 TORINO
Partito dei Comunisti Italiani
via Santa Teresa, 12 - 10121 TORINO
Verdi per la Pace
via S.Tommaso, 20 - 10121 TORINO
Alle Organizzazioni ambientaliste:
Legambiente Piemonte
Via Pergolesi 116 - 10154 - Torino
WWF Piemonte
Via Peyron 10 – 10143 – Torino
PRO NATURA Piemonte
Via Pastrengo 13 – 10128 - Torino
Oggetto: lettera aperta dei lavoratori sulla situazione di ARPA Piemonte
L’ARPA Piemonte (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente) nasce con legge regionale n° 60 del 1995, dopo l’esito referendario, per svolgere compiti di controllo, prevenzione e tutela ambientale.
La nuova Dirigenza insediatasi nel 2003 attua una ristrutturazione delle attività e del personale, supportata dalle modifiche alla Legge Regionale, allo Statuto di ARPA e con l’adozione del nuovo Regolamento. La conseguente frantumazione dei servizi e delle funzioni, imprime un’accelerazione straordinaria verso una progressiva regressione dell’azione dell’Agenzia piemontese, con la perdita degli obiettivi di riferimento che ne costituivano i presupposti originari.
Si sono smembrati i Dipartimenti, si sono attuate la divisione artificiosa delle funzioni in Tutela e Produzione e la riorganizzazione delle attività di laboratorio per quadranti. Questi atti sono stati coperti dalla Dirigenza con frasi che erano, semplicemente, dichiarazioni d’intenti come la razionalizzazione delle risorse, l’ottimizzazione delle procedure, una maggior efficacia, etc. ma hanno prodotto, invece, esiti disastrosi. Molti lavoratori di ARPA non hanno mancato di mettere in rilievo, in tutte le sedi ed occasioni possibili, per quanto inascoltati, i nodi e le criticità, anche assai rilevanti, che si profilavano.
Oggi i guasti provocati sono sotto gli occhi di tutti i lavoratori.
Abbiamo provato a sintetizzarne i più importanti:
Tutto ciò ha indotto una crescente ed estesa demotivazione tra i lavoratori. Una profonda disaffezione si sta esprimendo dove maggiori erano la convinzione e l’adesione al ruolo rivestito, nella consapevolezza che la buona pratica è la condizione determinante nell’agire per la salvaguardia di un bene collettivo.
L’Agenzia è stata quindi interamente trasformata da un profondo smembramento strutturale e da un accentramento decisionale che ne hanno limitato fortemente l’operatività tecnica a vantaggio di un controllo politico che si è accentuato, in particolare, sulle tematiche di maggiore rilevanza. La perdita di autonomia tecnica e di imparzialità è perdita di efficacia nell’intervento di prevenzione e di credibilità nei confronti della popolazione.
I lavoratori rivendicano per Arpa ampia autonomia dalla politica e la possibilità di operare come organo tecnico indipendente al servizio della cittadinanza e dell'ambiente.
I lavoratori, i cittadini e tutti coloro che hanno a cuore le sorti dell’ambiente, devono sapere qual è lo stato delle cose. Come sia stato perseguito con metodo lo smantellamento delle funzioni che qualificavano i compiti dell’Agenzia, dandone forza ed efficacia. Oggi l’ARPA Piemonte, struttura pubblica a servizio dei cittadini e delle comunità con i soldi dei contribuenti , giova ricordarlo, risulta, ad una analisi non superficiale, largamente fallimentare nei confronti del controllo, della prevenzione e della tutela dell’ambiente.
Grugliasco, 24/05/2006
Roberto Riggio Franco Righino Gino Sanvido
Delegato RSU CGIL Delegato RSU CGIL Delegato RSU CGIL
Seguono 117 firme di adesione dei lavoratori ARPA di Grugliasco, Ivrea e del dipartimento di Torino. Le firme sono allegate all’originale e depositate presso i delegati firmatari.