Lettera dei big PD: ci aspettavamo le
smentite dei sindaci
Lettera alla rubrica “Opinioni” su Luna Nuova del 22/4/08 – pag. 5
Lettera aperta ai
rappresentanti della valle di Susa nell'Osservatorio tecnico e ai sindaci del
Tavolo politico.
Abbiamo ricevuto poco
prima delle elezioni la lettera firmata da Chiamparino, Saitta, Bresso,
Morgando, e inviata dal Partito democratico a "tutti gli abitanti della
valle di Susa" per spiegare quello che i quattro avrebbero voluto dire durante
il dibattito elettorale organizzato dal Pd ad Almese il 3 aprile. Si tratta di
propaganda, e come tale va considerata: slogan, promesse mirabolanti, proposte
generiche; anche le menzogne - nel caso specifico, ad esempio, l'affermazione
che i manifestanti di Almese erano "in stragrande maggioranza provenienti
da fuori valle" - sono consuetudine quando si tratta di far campagna
elettorale, o si vuoi censurare la realtà.
Ci sono però alcune
affermazioni che riguardano il ruolo dell'Osservatorio Tecnico che vi
coinvolgono direttamente, e di cui quindi vorremmo chiedervi conto. Voi, almeno
così ci pare, all'interno dell'Osservatorio o del Tavolo rappresentate,
direttamente come amministratori, o indirettamente come tecnici nominati dalla
Comunità montana, i cittadini della valle di Susa; quindi anche noi. Gli
illustri firmatari della lettera affermano che grazie al ruolo svolto
dall'Osservatorio "sono scomparsi dal chiacchiericcio i messaggi
terrorizzanti sui rischi per la vita dei cittadini". Immaginiamo si
riferiscano a due ordini di problemi, quello riguardante i disturbi alla salute
provocati da rumore e vibrazioni, e i rischi per la vita che potrebbero essere
causati dalla dispersione di particelle di amianto, nonché dalla presenza di
rocce uranifere e gas radioattivi.
Nel corso degli anni questi problemi sono stati trattati in modo qualificato da molti esperti scientifici, il primo ad esempio dal professor Chiocchia, esperto di aeroacustica piuttosto noto; il secondo, tra gli altri, dal dottor Gays per quel che riguarda l'aspetto medico, e dal professor Cancelli per quanto riguarda la dispersione nell'ambiente; la questione uranio e radon dal professor Zucchetti (per citare solo alcuni dei tanti contributi specialistici). Quei rischi per la salute e la vita dei cittadini - o degli operai in galleria, per quanto riguarda i fenomeni radioattivi - sono stati pubblicamente denunciati da oltre 100 medici operanti sul territorio. Definire le loro affermazioni, sostenute da dati e documenti, "messaggi terrorizzanti" e il dibattito che ne è conseguito "chiacchiericcio" è un atteggiamento che denota, questo sì, il cinismo, e non solo, degli scriventi.
Ma non è questo il
punto. Quello che vorremmo sapere da voi è in quale punto dei Quaderni
dell'Osservatorio sarebbero registrate le "discussioni basate soltanto su
dati scientifici condivisi" in base ai quali si è deciso che le
preoccupazioni per la salute dei cittadini della valle di Susa erano
"chiacchiericci". Se, come pensiamo, la vostra risposta è che non si
è parlato né di rumore né di amianto, in quanto non si è parlato di tracciati -
della nuova linea, naturalmente - allora dovreste a nostro parere smentire
ufficialmente, in tutte le sedi in cui questo problema viene affrontato,
l'affermazione che l'Osservatorio sia servito a fare chiarezza sul tema della
salute dei cittadini.
Allo stesso modo, e
nelle stesse sedi, dovreste smentire che l'Osservatorio sia servito a mettere
in evidenza "che le potenzialità della linea storica possono essere
sufficienti per qualche anno, ovvero giusto il tempo di realizzare la nuova
linea". Vogliamo sperare infatti che non fosse questo che intendevate
quando avete firmato i Quaderni.
Infine, nella lettera del Pd si afferma che "si è aperta la possibilità di valutare le varie ipotesi di tracciato anche nell'ottica di sviluppo complessivo della valle". In altre parole, la vostra partecipazione all'Osservatorio sarebbe servita ancora una volta non a discutere di tracciati, ci mancherebbe altro, ma a svolgere un'opera propedeutica alla discussione dei tracciati stessi, sgombrando il terreno, immaginiamo, dal parlottìo che da anni si viene svolgendo in Valle di Susa - ad opera di tecnici, economisti, esperti in vari settori scientifici, e della popolazione stessa - sugli aspetti ambientali ed economici dell'eventuale nuova linea.
Non potete lasciarci
con questo dubbio. Non potete evitare un rapporto chiaro e sincero con la
popolazione. I colti esponenti del Pd citano nella loro, lettera il Deserto
dei Tartari di Buzzati. È evidente che non hanno letto il libro, ma visto
soltanto il film omonimo di Zurlini; anzi il secondo film, il deserto dei
Tartari 2, poiché il finale di cui parlano, con tanto di assalto respinto
dai nostri eroi, non si trova nel libro di Buzzati e neanche nel film di
Zurlini.
Comunque, per restare
all'altezza di interlocutori così colti, proponiamo anche noi una citazione.
Gli animali di una famosissima fattoria spiavano dalla finestra i maiali, loro
rappresentanti, e gli uomini che stavano attorno allo stesso tavolo: guardavano
dal maiale all'uomo, dall'uomo al maiale e ancora dal maiale all'uomo, ma già
era loro impossibile distinguere tra i due. Davvero non vorremmo che, in
assenza della chiarezza necessaria per questa confusa partita, gli abitanti
della valle di Susa cominciassero a sentirsi come gli animali di Orwell.
Rosanna
Bonaudo, Laura Favro Bertrando, Gualtiero Bucci,
Valentina
Cancelli, Eleonora Cane,
Luciana
C'amino, Sandra Casale,
Davi,
Nino De Amicis, Guido Fissore,
Silvano
Folco, Marisa Ghiano,
Madide
Lanfranco, Paolo Miletto,
Mira
Mondo, Mari Nicoli, Daniela
Pognant
Viù, Bianca Riva, Paola
Rocci,
Silvia Tabone, Oreste Vair