LETTERA
APERTA
Al Presidente della Regione Mercedes Bresso
Al Presidente della Provincia Antonio Saitta
Al Sindaco di Torino Sergio Chiamparino
Oggetto: No TAV – Si TAV
Gentile Presidente Mercedes
Bresso, Antonio Saitta e Sig.Sindaco Chiamparino,
come esponente di un comitato
pendolari che da anni si batte per far migliorare il servizio pubblico su
rotaia, posso affermare che la TAV non porterà nessun vantaggio ai pendolari,
quelli che oggi ad esempio utilizzano in parte una tratta della Torino Milano,
stanno gia protestando perché i costi dei biglietti sono troppo onerosi,
figuriamoci quando sarà completata l’intera tratta, saranno costretti a
ritornare a viaggiare sulle vecchie carrette stracolme e puzzolenti. Come
cittadino voglio fare una domanda per conoscere la vostra opinione sulla
disastrosa situazione del trasporto pubblico locale e regionale. Trenitalia
(per voce del suo nuovo A.D. Moretti) l’8 febbraio a Milano durante l’assemblea
nazionale dei pendolari, ha detto che loro non hanno i soldi per comprare nuovi
treni per i pendolari e che questo deve essere fatto dallo Stato e quindi dalle
Regioni come avviene in altri Paesi come la Francia e la Germania. La Regione
Piemonte solo grazie alle Olimpiadi ha avuto la possibilità di avere qualche
treno nuovo, ma sono solo le briciole perché ancora oggi su tutta la rete
ferroviaria regionale continuano a viaggiare vecchie carrette che dovrebbero
essere fermate perché personalmente ritengo pericolose per chi le utilizza. La
ruggine sta continuando a mangiarsi la poca parte rimasta del metallo e si
continua a tappare i buchi con pezzi di lamiera saldata sopra la vecchia. Si
continua a rimodernare le fodere dei sedili, spendendo denaro pubblico
inutilmente. In Piemonte molte linee sono ancora a binario unico e circa 1.150
passaggi a livello continuano ad essere la causa dei ritardi dei treni dei
pendolari, ma anche di gravissimi incidenti mortali. Ci sono stazioni dove
fermano i treni con oltre 8 carrozze, ma le banchine sono troppo corte e gli
utenti sono costretti a scendere lungo la massicciata. In questi anni abbiamo
visto accorciare le formazioni dei convogli sia per risolvere il problema sopra
descritto, sia perché eliminando alcune carrozze, alla fine si riesce a formare
un altro treno agganciando un altro locomotore, tutto questo a vantaggio di
Trenitalia che riceve 8 euro al km per ogni treno in servizio, naturalmente
denaro pubblico.
Gentili Signori,
non credo che la vostra cordiale
visita in valle oggi possa far cambiare idea al popolo NO TAV, perché vorrei
che vi rendeste conto che non è proprio come dite voi, che sarebbe prioritaria
la realizzazione di questa nuova grande opera costosissima e che alla fine i cittadini dovranno
accollarsene le spese nei prossimi anni. Altre sono le opere da fare in questo
momento a favore dei pendolari, che chiedono di poter utilizzare il treno
lasciando a casa l’automobile, perché il treno è più sicuro, più veloce, meno
caro, ma soprattutto perché non inquina. Ma se Moretti dice che queste piccole
opere utili ai pendolari sono a carico delle Regioni, perché continuate ad
andare in giro per cercare di convincere il popolo che la TAV si deve fare a
tutti costi, ma nello stesso tempo non avete il coraggio di ammettere che non
c’è 1 euro da investire sul trasporto
pubblico locale?
Grazie per la cortese risposta
Cesare Carbonari
Portavoce comitato spontaneo
Torino – Milano