Ferrentino sollevato dal si ottenuto in Comunità montana

 

di Marco Giavelli da Luna Nuova del 23/9/08 – pag. 3

 

Dell'esito delle delibere, del quadro che viene fuori dalla maratona di consigli comunali e dell'imminente ripresa dell'Osservatorio si è parlato ieri sera a Bussoleno in conferenza dei sindaci. Anche lo stesso presidente della Comunità montana è soddisfatto solo a metà: «Non possiamo nascondere la necessità e l'urgenza di serrare ancora di più le fila, viste le profonde lacerazioni emerse in molte amministrazioni - ammette Antonio Ferrentino, prima di togliersi qualche sassolino dalla scarpa - Faremo tesoro di tutte le perplessità emerse e terremo conto anche delle posizioni diverse dalla nostra, mentre dico fin da subito che non ci sarà spazio per tutte quelle strumentalizzazioni che si sono verificate in alcune maggioranze e minoranze: ognuno ha la sua storia personale, ma non è pensabile che si inventino delle posizioni quando per anni non ci si è mai fatti vedere».

 

Uno degli aspetti più contestati da tutti, tanto dal centrodestra quanto dagli amministratori saldati col movimento No Tav, è stata la gestione della conferenza dei sindaci...

«Proveremo a vedere se c'è spazio per cogliere alcune delle sollecitazioni venute fuori. Difendo però la necessità di approfondire un argomento così importante in questa sede, che non approva nulla ma prepara il lavoro per i consigli comunali, che hanno poi il compito di decidere».

 

Il capogruppo degli Indipendenti di centrosinistra in Comunità montana, Mauro Rubella, ha proposto ad esempio che per una maggiore trasparenza si verbalizzino le riunioni della conferenza dei sindaci...     

«Credo sia impossibile. Chi farebbe il verbalizzante? Chi sarebbe il segretario? lo no di certo. Anzi, secondo me sarebbe ancora peggio: cosa succederebbe se il verbale, una volta stilato a valle dell'assemblea, non fosse condiviso anche da uno solo dei sindaci presenti? E poi sono convinto che qualsiasi verbalizzazione, una volta veicolata all'esterno, verrebbe considerata di parte».

 

Il plico delle delibere partirà verso Roma entro la fine della settimana. Intanto stamattina torna ad insediarsi l'Osservatorio. Cosa succederà adesso?

«Spero che anche gli altri comuni della bassa valle e della gronda approvino il documento. L'ok del consiglio di Comunità montana è comunque molto importante per legittimare le nostre posizioni. Appena il quadro sarà più definito invieremo il tutto al governo. Certo che se arrivasse un documento in senso opposto dai sindaci di centrodestra interessati dal progetto, il governo dovrebbe decidere che approccio tenere. Dico solo che noi alle nostre riunioni invitiamo sempre tutti: se altri decidono di fare un club esclusivo per discutere di Torino-Lione non è colpa nostra. Se ci invitassero ad Orbassano, noi ci andremmo volentieri».

 

E se il governo non dovesse rispondervi? O se invece dovesse rispondere picche al vostro documento? Andrete avanti lo stesso?

«L'Osservatorio riprende comunque, questo è sicuro. Noi da parte nostra solleciteremo in tutti i modi un riscontro del governo: sarebbe molto grave se questo non arrivasse».

 

E in quel caso?

«Vedremmo che tipo di risposta mettere in campo: questa è una proposta che ci è costata molta fatica, se il governo non dovesse comprendere il nostro sforzo, saremmo costretti a rivedere le nostre posizioni».