INTERROGAZIONE
SCRITTA P-1181/09
di Vittorio
Agnoletto (GUE/NGL)
alla
Commissione
Oggetto: Rispetto della normativa
ambientale (direttive 85/337, 97/11, 2001/42, 79/409, 92/43, 2000/60) prima
dell'inizio di ogni intervento di lavori nella tratta di cui al progetto EU
06010-P
Con la
premessa che
- in seguito all'attribuzione di fondi per 671.8 milioni di euro per studi e lavori al progetto prioritario n.6 denominato EU-06010-P, con Decisione della Commissione europea adottata il 5.12.2008 previo l'assenso del PE e del Consiglio, nel'ambito del Programma pluriennale 2007-2013 per lo sviluppo delle RTE-T;
- nella
Decisione stessa, come richiamato dal Commissario in data 17.12.2008, i servizi
della Commissione vincoleranno l'erogazione di tali fondi al rispetto
scrupoloso - da parte del proponente - delle normative ambientali in vigore,
peraltro già compiutamente trasposte nei rispettivi ordinamenti francese ed
italiano;
- tale verifica sarebbe scattata alla
presentazione dettagliata del progetto, prima di ogni iter legislativo proprio
dei rispettivi SM, dove sarebbero state assunte le decisioni operative di spesa
spettanti alle finanze nazionali;
- il Governo Italiano ha, nell'ottobre
2008, integrato il progetto già presentato nel luglio 2007 con l'ipotesi di un
nuovo tracciato, confermando comunque che una serie di passaggi per la stesura
del progetto definitivo dovevano ancora essere effettuati e promettendo che,
solo in presenza dei progetti definitivi degli interventi ricadenti nella
tratta internazionale, sarebbero state prodotte le singole Valutazioni
d'Impatto Ambientale;
- non
risulta che tali studi siano stati presentati, soprattutto in riferimento al
nuovo progetto di ottobre 2008;
- la
Decisione recita che, pena sospensione, riduzione o annullamento del contributo
comunitario: "Le valutazioni obbligatorie devono essere debitamente
completate e approvate dall'autorità competente secondo la legislazione
nazionale, prima dell'inizio dell'intervento fisico descritto nelle attività di
seguito elencate"
Potrebbe la Commissione chiarire
se intende
monitorare ed esigere in tempi certi l'acquisizione di tutte le valutazioni
concernenti il rispetto delle direttive 85/337[1]
del 27.6.1985, 97/11[2]
del 3.3.1997 (VIA), 2001/42[3]
del 27.6.2001 (VIAS), 92/43[4]
del 21.5.1992 (Habitat), 79/409[5]
del 25.4.1979, 91/244[6]
del 6.3.1991 (Uccelli), 2000/60[7]
del 23.10.2000 (Acque), prima di ogni intervento fisico del proponente, prima
quindi che sia erogato anche a titolo di anticipo qualsiasi contributo
comunitario, e
come intende valutare di
conseguenza la "maturità" ambientale ed economica del progetto
EU-06010-P, alla luce di quanto accertato?
P-1181/09IT
RISPOSTA di Antonio Tajani
a nome della Commissione
(19.3.2009)
Il rispetto della normativa europea in materia di ambiente costituisce una preoccupazione costante della Commissione in riferimento ai progetti che usufruiscono di finanziamenti a titolo delle RTE-T e come tale è parte integrante degli elementi di valutazione della “maturità” dei progetti presentati dagli Stati membri e dei criteri usati per la loro selezione. Costituisce altresì una condizione per la concessione del contributo finanziario comunitario ai fini delle opere selezionate.
Nel caso in cui le procedure in materia ambientale non siano
interamente ultimate al momento della selezione, come avviene per la tratta
italiana della Lione - Torino, si inserisce nell’allegato II della
decisione di finanziamento una forte condizionalità, intesa a vincolare
l’inizio dei lavori, e l’erogazione dei relativi contributi, al previo
adempimento dei requisiti in materia ambientale. Il primo prefinanziamento in
particolare è concesso conformemente alle prescrizioni finanziarie previste
dalla decisione di finanziamento. Gli eventuali prefinanziamenti successivi sono
erogati unicamente in base allo stato di avanzamento del progetto conformemente
agli impegni assunti.
La Commissione si riserva quindi il diritto di applicare
misure di sospensione, riduzione o annullamento del contributo finanziario
comunitario qualora il beneficiario non fornisca gli elementi che attestano la
conformità dell’intervento alla politica comunitaria in materia di tutela
dell’ambiente.
La Commissione effettua peraltro
un monitoraggio del progetto per l’intera durata di attuazione, in particolare
tramite le relazioni annuali (Action Status Reports) e, insieme ai beneficiari,
si sta ora adoperando per ultimare lo “Strategic Action Plan” (SAP) che precisa
le modalità di attuazione del progetto, segnatamente sotto il profilo dei
requisiti in materia ambientale.