Associazione di volontariato Idra

  

COMUNICATO STAMPA     Firenze, 26.2.'08

 

TAV: LA “GROSSE KOALITION” È GIÀ ALL’OPERA!

VELTRONI E BERLUSCONI, PROGRAMMI FOTOCOPIA.

 

“Quanto diavolo ci vuole in questo Paese a fare una ferrovia, un’autostrada? Quanto diavolo ci vuole? Oggi leggevo sui giornali che Zapatero ha inaugurato il tratto di ferrovia ad alta velocità tra Madrid e Barcellona. Credo, 700 km che si fanno in 158 minuti. Quanto ci vuole in Italia per fare una cosa simile? Perché ci devono volere anni per fare quello che la decisione politica può fare rapidamente?”.

Così, con enfasi, Walter Veltroni a Foggia durante il comizio elettorale tenuto lo scorso 21 febbraio. Dunque, la “decisione politica” deve tornare ad essere, secondo il Partito democratico, sovrana assoluta. Ci si domanda quanto e come, nelle condizioni in cui vengono attualmente assunte le “decisioni politiche”, ci sarà spazio per il confronto coi cittadini, per il dibattito, per la partecipazione democratica.

 

La soluzione allo spinoso problema del dissenso delle popolazioni sembra essere rappresentato – nelle dichiarazioni di Veltroni a Foggia – da una ricetta anche questa non proprio nuova: “semplificare le procedure”. Per evitare il rischio che un amministratore possa ammettere di avere sbagliato dopo essersi confrontato meglio con la realtà e coi cittadini amministrati, secondo Veltroni occorre poi “introdurre un principio di responsabilità per l’amministratore pubblico che definisce un’ipotesi progettuale e poi decide di cambiare idea”.

 

"Come ha detto Veltroni – rincara poche ore dopo Massimo D’Alema, leggiamo, in una intervista al Sole 24 Ore - siamo per l'ambientalismo del fare. Ora possiamo dire con grande tranquillità che siamo il partito anche dei termovalorizzatori, dei rigassificatori, della Tav".

 

Pure il leader del Popolo della libertà Silvio Berlusconi annuncia negli stessi giorni in un convegno a Roma, il 23 febbraio, che in caso di vittoria del suo partito alle prossime elezioni, il governo andrà avanti con il progetto dell'alta velocità.

La “maggioranza infrastrutturale” invocata da Giorgio Merlo su indicazione di Antonio Di Pietro è dunque una realtà nell’empireo della politica nazionale.

Senza perifrasi, sul progetto TAV Berlusconi aggiunge: "Lo faremo, se ci sarà bisogno usando la forza dello Stato. Nessuna minoranza organizzata potrà impedire che lo Stato faccia il proprio dovere, facendo rispettare la legalità".

 

Sono questi gli scenari di democrazia che dobbiamo aspettarci nel prossimo futuro in Italia?

E’ questo “il nuovo che avanza”?