Guariniello: impossibile evacuare i tunnel sotterranei
II magistrato scrive al ministro
di Sarah Martinenghi da Repubblica del 11/3/10
Quando ha appreso la notizia, il procuratore Raffaele Guariniello ha subito scritto una lettera al ministro Altero Matteoli per informarlo: nessuna delle quattro gallerie attraverso le quali passano ogni giorno i treni che trasportano sia passeggeri che merci pericolose, è provvista di un piano di emergenza. Cosa accadrebbe in caso di incidente ferroviario sotto le viscere della città? Le gallerie rischierebbero di trasformarsi in trappole per topi, almeno secondo la procura. E se la situazione sembra già abbastanza grave per quanto riguarda le tre gallerie già da tempo transitabili, ancor più paradossale sembra essere per gli inquirenti il fatto che non sia stato mai presentato un piano di emergenza nemmeno per quella cosiddetta «del quadruplicamento», che è in fase di ultimazione, e che conduce da Porta Susa a corso Grosseto snodandosi sotto Torino per 4600 metri. Pur essendo «recente» non avrebbe dunque rispettato il decreto ministeriale del 2005 sulla sicurezza nelle gallerie ferroviarie.
Oltre a quella non
ancora completata, ci sono le altre tre gallerie altamente a rischio in caso di
incidente: quella «storica» e quella «diretta» che collegano Porta Nuova a
Porta Susa, entrambe lunghe 2800 metri, e quella del «passante» che conduce
dalla stazione Lingotto a Porta Susa, di 3600 metri. «La questione è molto
delicata perché sono sicuramente necessari lavori di adeguamento - hanno
spiegato in Procura - ma ora come ora sembrerebbe che in caso di incidente
non ci sarebbe proprio modo di garantire un'evacuazione sicura, specialmente
per le persone disabili o gli anziani». Il decreto fissa dei tempi di
alcuni anni per ammodernare le gallerie e mettersi in regola con il piano «ma
finora tutte le persone ascoltate in merito alla questione sembravano non saperne
proprio nulla».