Quarta corsia e gronda merci: niente incrocio

Ativa deve fare i conti con il nuovo tracciato presentato da Rfi in Osservatorio

 

di Massimiliano Borgia da Luna Nuova del 20/4/10 – pag. 4

 

ATIVA adesso deve fare i conti con il nuovo tracciato della gronda merci presentato da Rfi in Osser­vatorio. Sfuma così l'integrazione dei progetti della quarta corsia e di corso Marche con il progetto di gronda merci ferroviaria. «Però almeno adesso sappiamo qual’è il progetto che hanno in mente le ferrovie - sbottano il presidente di Ativa Giovanni Ossola e l'ammini­stratore delegato Luigi Cresta - In una prima ipotesi il loro tracciato intersecava per un paio di volte la tangenziale e noi non eravamo nemmeno stati avvertiti. Adesso il progetto di ampliamento della tangenziale con la quarta corsia da Borgaro a corso Francia può procedere senza dover attendere le decisioni sulla Torino-Lione e sul Corridoio 5».

 

La gronda merci, secondo l’ipotesi presentata in Osservatorio, passerà tutta in galleria sotto la tan­genziale e sotto corso Marche ma a una profondità di una sessantina di metri. I progetti per il potenziamento del sistema tangenziale torinese devono così procedere senza sperare di entrare nei finanziamenti per la Torino-Lione e senza tenere conto della progettazione ferroviaria.

 

Ma per ora il progetto della quarta corsia è stralciato. Non è entrato nel piano investimenti 2007-2013 della società autostra­dale che, comunque, è pronta a finanziarsela interamente da sola con una nuova convenzione con Anas. «Avevamo avanzato una nostra proposta che prevedeva di integrare i due progetti. Adesso resta comunque l'idea di realizzare la quarta corsia come l'avevamo formulata all'inizio, cioè semplicemente aggiungendo una corsia per parte alle due carreggiate in terreni che sono per buona parte in nostra disponibilità. Il progetto ha già passato il vaglio del ministero ed è già nel protocollo d'intesa tra la Regione e il governo per le opere della legge obiettivo».

 

Per ora, comunque non se ne parla. Si parla invece della bretella di corso Marche, cioè della tangen­ziale interna che dovrebbe alleggerire il traffico della parte ovest della tangenziale. Si tratta di una bretella che sarà con pedaggio a pagamento che prevede una parte autostradale in galleria o trincea e il viale urbano (rivisitato con i progetti del Capitol e del grattacielo Alenia).

 

La società che aveva promosso i primi studi, la "Corso Marche Srl", così come la "Tangenziale est Srl" è in liquidazione. «Hanno svolto la loro funzione. Adesso tocca agli enti pubblici». Infatti la Cap, Con­cessioni autostradali piemontesi Spa, società tra Regione e Anas, metterà presto a gara la concessio­ne per la progettazione, esecuzione ed esercizio di corso Marche. «Noi la nostra parte l'abbiamo fatta. Avevamo ipotizzato un progetto in grado di intercettare 70mila veicoli al giorno, da un miliardo di euro, che stava in piedi solo con un corposo intervento pubblico, diciamo almeno il 50per cento del costo. Adesso vedremo come sarà bandita la gara».