I giornalisti e la Tav
In questi giorni siamo stati sommersi da giudizi sdegnati e severi
moniti sugli scontri no-tav.
Anche i giornalisti si sono impegnati rilanciandosi valutazioni preoccupate, citando e citandosi, noncuranti anche degli aspetti più ridicoli.
Molotov all’ammoniaca (molte donne
delle pulizie hanno smesso di fumare dopo aver letto il titolo), ritrovato un
bazooka (le mafie in un comunicato con-giunto hanno disconosciuto la
fornitura).
Se Bin Laden non fosse morto
sicuramente qualche giornale ne avrebbe pubblicato un’intervista da una baita
in Val di Susa.
Tutta
questa violenza ha oscurato le legittime proteste dei valsusini, ma non appena
terminato il clamore i giornalisti riprenderanno subito a parlare delle
argomentazioni dei no-tav.
Quanti passeggeri trasporterà la
nuova linea?
Perché la vecchia non basta più?
Quanto traffico merci è passato da
Tir a FS grazie alle tratte tav già costruite?
Dove porteranno il materiale di
scavo?
Ecc.
Insomma i giornalisti, finalmente,
riprenderanno a scrivere articoli documentatissimi su questi ed altri punti
fondamentali.
Ma ne hanno mai scritto in questi
vent’anni ? Sono andati in Svizzera a vedere come si può ridurre il traffico su
gomma?
Oppure hanno mai intervistato due
esperti scelti dagli opposti schieramenti ? Ma anche, per i più pigri, sarebbe
bastato il copia e incolla dai siti No-tav e Si-tav.
Ma nemmeno questo e successo, è
ritenuto più utile riempire di nulla sei pagine, poi tacere sino ai prossimi
scontri.
Forse ci si fermerà dopo il primo
cunicolo, danni ambientali ed economici enormi, ma comunque limitati.
Se
invece si completerà l’opera il viaggiatore che voglia andare da Torino a
Parigi o viceversa potrà scegliere fra: 1° aereo low cost (circa 50 €), 2°
vecchia ferrovia (circa 100 €) ottimo panorama dai finestrini, 3° nuova linea
(circa 2.000 €) ma arrivi due ore prima, dai finestrini vedi il muro della
galleria, però ci sono gli schermi a cristalli liquidi, proprio come a casa.
E poi ci sarà uno sconto favoloso
da parte di FS TRENITALIA, in realtà il viaggiatore pagherà quasi nulla, tutto
il costo resterà a carico degli altri viaggiatori, chi più viaggia più
contribuirà, i pendolari finanzieranno la Tav.
I
centro sinistra vincerà le prossime elezioni, quindi dovrà completare la 3° e
4° fase, le più pesanti, della manovra finanziaria, a questo si aggiungeranno i
costi dalla Tav, così non solo non potrà cancellare gli attuali tagli alle
pensioni e i tiket, ma ne aggiungerà di nuovi.
Mentre
Fassino e gli altri leader DS non capiranno nulla di quello che sta succedendo
ma si sentiranno fieramente europei, la destra avrà gioco facile ad addossare
la responsabilità del buco nella montagna e nel bilancio al centro-sinistra e
governerà per altri vent’anni.
E
i giornalisti ?
Per
quelli che fanno inchieste, nessun problema i loro giornali avranno sempre più
successo (vedi il caso di quel quotidiano in edicola da nemmeno due anni ed
un’affermazione ed autorevolezza notevoli).
Ma
gli altri, i giornalisti pigri, prudenti, velinari, il futuro sarà difficile:
il web incombe.
Maurizio
Gamba, Roma