Fondi ai partiti: i Gavio puntano tutto sul Pdl
Nel biennio 2008/09 stop ai fondi bipartisan. E Bonsignore sostiene solo se stesso
di
Maurizio Tropeano da La Stampa del 16/3/10 – pag. 52
Certo, fa un certo
effetto vedere che la holding di Maurizio Zamparini che ha sede legale a
Torino finanzi con 100 mila euro il Movimento per l'Autonomia del governatore
della Sicilia, Raffaele Lombardo. Ma tant'è, in fondo l'industriale è
presidente del Palermo Calcio. Il gruppo Gavio si conferma come il principale
finanziatore dei partiti a livello nazionale anche se rispetto agli anni
passati sembra finito il periodo della trasversalità: nel biennio 2008/2009 le
varie società che fanno capo al gruppo industriale incentrato su autostrade,
logistica e costruzioni hanno consegnato 510 mila euro a Forza Italia
nazionale, prima della nascita del Pdl. Tra il 2005 e il 2007 il gruppo aveva
contribuito alle spese dei Ds (12.500 euro), del comitato Prodi (75 mila euro)
e anche dell’Udc (50 mila).
La Management Engineering
Consulting, la holding che fa capo alla famiglia di Vito Bonsignore, ha
contributo con 806 mila euro alle spese tra erogazioni liberali (600 mila
euro), voli aerei (110 mila euro), messa a disposizione di locali (35.943) e
personale di segreteria (59 mila euro).
L'elenco dei finanziamenti ex articolo 4 della legge 659/81 erogati nel corso del 2008 e del 2009 è depositato alla Camera dei Deputati. Si tratta di contributi versati da associazioni ed enti definiti non commerciali e comprendono anche le quote versate da parlamentari o consiglieri regionali ai rispettivi partiti soprattutto a livello nazionale. In questo caso si mettono in evidenza i fondi made in Piemonte. E così l'Effemme gruppo Immobiliare di Torino ha versato 30 mila euro a Forza Italia nazionale e 50 mila a quella di Asti. La Generale Ristorazione con sede a Novi Ligure ha finanziato con 50 mila euro Forza Italia di Imperia.
L'associazione per
Torino, ad esempio, ha finanziato con 219 mila euro l'Udc subalpina e con 50
mila euro Michele Vietti. E il parlamentare, poi, ha staccato un assegno di 62
mila euro per il partito nazionale di Pierferdinando Casini.
E poi ci sono i
partiti che chiedono un contributo agli eletti. La Lega Nord da questo punto di
vista è sistematica. Non c'è parlamentare che sfugga a partire dal capogruppo
Roberto Cota. Lo sfidante di Mercedes Bresso ha versato nelle casse del
Carroccio poco più di 50 mila euro. E poi gli altri in ordine alfabetico:
Allasia (57 mila), Boldi (62 mila), Brigandì (117 mila), Davico (53 mila),
Montani (66 mila).
Anche il senatore
Andrea Fluttero ha versato quasi 53 mila euro nelle casse di Alleanza
Nazionale. Domenico Lucà ha dato 12.500 euro ai Cristiano Sociali mentre Bruno
Mellano ha contribuito con più di 56 mila euro alle spese della Lista Marco
Pannella. Il consigliere regionale Luca Robotti prima di lasciare i Comunisti
Italiani ha versato 5 mila euro al partito di Asti e 5700 a quello del
Piemonte. L'attuale segretario, Vincenzo Chieppa ha contribuito con poco più
di 17 mila euro. Il Pd del Piemonte, poi, ha versato 89 mila euro al movimento
per l'elezione di Antonio Saitta alla presidenza della Provincia.
Rispetto al triennio
2005/2007 non compare tra i sostenitori dei partiti la società Sti guidata da
Ezio Bigotti che aveva finanziato con 50 mila euro il comitato elettorale per
l'elezione di Mercedes Bresso nel 2005 con una quota analoga sia per An che per
Forza Italia.