Seconda canna: la Francia è pronta
Parte il bando europeo per i cantieri, Bardonecchia su tutte le furie
di Massimiliano
Borgia da Luna Nuova del 14/11/08 – pag. 4
In Francia è partito
il bando europeo per i cantieri della seconda canna del traforo autostradale
del Frejus. La Sftrf, cugina francese della Sitaf, dovrà appaltare i lavori per
la tratta di sua competenza in accordo con il Comitato comune di costruzione
costituito con Sitaf. E mentre in Francia si è davvero pronti a partire, la
Commissione per la Valutazione d'impatto ambientale al ministero dell'ambiente
si appresta a licenziare il via libera al progetto. «Se riusciamo a farcela
con i tempi potremmo agganciarci all'appalto internazionale preparato dai
francesi», spera il presidente della Sitaf Giuseppe Cerutti.
Dopo il passaggio in
Commissione Via il progetto deve andare al Cipe per l'approvazione definitiva.
Ma se questo è l'iter di un'opera inserita nell'elenco della legge obiettivo,
tutti si aspettavano almeno un'ultima riunione della Conferenza di servizi.
Furente Francesco
Avato, sindaco di Bardonecchia. «Come si fa a dire che il governo vuole avviare politiche di
riequilibrio modale - ricorda - se poi viene dato il via libera a un'opera come
questa che è fatta esclusivamente per il traffico autostradale? E 'possibile
che dopo tutti questi anni di scontro sul Tav non si riesca ancora a discutere
di tutte le infrastrutture in valle di Susa in modo organico? Mentre
nell'Osservatorio Tav si dovrebbero approfondire le soluzioni per ridurre il
numero di tir al valico del Frejus, il governo procede con la seconda canna del
traforo autostradale?
E poi, ci aspettavamo di poterne discutere
ancora in Conferenza di servizi. Il progetto è diverso da quello su cui
abbiamo discusso anche al provveditorato alle opere pubbliche, ma non ci è mai
stato presentato. E poi per noi continuano a mancare i presupposti. Non c'è
stata la prevista analisi comparativa tra le diverse opzioni di sicurezza e per
noi rimane un'opera inutile che non è giustificata nelle sue dimensioni. In
ogni caso vogliamo tornare in Conferenza di servizi. Ci devono dire se posso o
no, esercitare ancora le mie prerogative di amministratore del mio Comune».