TORINO-LIONE
Di Pietro spiazza i No Tav
di Maurizio Tropeano da La Stampa del 27/9/06 – pag. 35 ediz di Torino
Riparte lo scontro sulla Torino-Lione. Il ministro delle Infrastrutture Di Pietro rispondendo alla Camera ad una interpellanza di Forza Italia annuncia che la «Valutazione di Impatto Ambientale è già iniziata e si sta svolgendo regolarmente, come da cronoprogramma. La Conferenza dei Servizi sarà chiusa entro il 2007». Pronta la replica di Antonio Ferrentino: «Nessun rappresentante degli enti locali è a conoscenza dell'inizio della VIA. Una prima indagine è stata fatta nel 2003 sul progetto preliminare di Ltf. Forse il ministro si riferisce a quello studio e, in ogni caso, noi non accettiamo i tempi di quel cronoprogramma unilaterale».
Il ministro, però, non fa confusione. E così annuncia: «E' già in corso di affidamento lo studio di impatto ambientale dell'intera opera da parte di Ltf (Lyon Turin Ferroviarie), promotore dell'opera». E poi, rispondendo alle sollecitazioni azzurre svela alcuni dei punti dell'intesa tra il governo Prodi e Loyola De Palacio, la coordinatrice dell'Ue per il corridoio Cinque, nel corso della sua visita romana. Primo: «Si stanno già svolgendo tutte le procedure previste. L'ultimazione dello studio di impatto ambientale è previsto, come richiesto dal coordinatore europeo, entro l'aprile 2007». Secondo: «La conclusione della procedura della VIA, come richiesto dallo stesso coordinatore europeo, avverrà entro luglio 2007». Terzo: «Come richiesto dal coordinatore europeo la Conferenza di servizi sarà effettuata entro il 2007».
E' la prima volta che il ministro al di là delle affermazioni di principio - «La Tav è una priorità come conferma il suo inserimento nell'allegato Infrastrutture del Dpef» - annuncia passi concreti fatti dal governo di centrosinistra per realizzare la Torino-Lione. Passi che se confermati rischiano di far riprendere lo scontro con gli amministratori della Val di Susa. Ieri il consiglio della Comunità Montana dell'Alta Valle ha approvato un documento proposto dal presidente, Mauro Carena, che ribadisce la contrarietà all'opera. In queste condizioni la conferenza dei servizi che si riunirà il 12 ottobre a Roma rischia di naufragare. Ancora Ferrentino: «Il cronoprogramma è nella testa del ministro non nella nostra. Noi vogliamo che si discuta di tutte le opzioni e che la VIA sia applicata su ogni proposta». Insomma «il progetto di Ltf è da respingere. Chiederemo la sospensione dei lavori della Conferenza».