Tav, si dimette il presidente dell'Osservatorio "Così non si può rispettare gli impegni"
Colpo di scena: lascia Mario Virano. La sua proposta di
procedura
non è stata approvata dai rappresentanti della Bassa Valle
di Sara Strippoli da Repubblica on-line del
30/12/08
(http://www.repubblica.it/2008/06/sezioni/cronaca/tav/dimissioni-virano/dimissioni-virano.html)
Torino - Mario Virano, il
presidente dell'Osservatorio tecnico sulla Torino-Lione si è dimesso oggi
pomeriggio. Nella conferenza stampa convocata per spiegare le ragioni della
decisione, ha chiarito di aver rimesso il mandato perché convinto che con
l'attuale modo di procedere non sarebbe stato possibile rispettare gli impegni
presi con Palazzo Chigi e con la Commissione europea.
Nella riunione dell'Osservatorio
sono stati presentati il calendario e la bozza di specifica del progetto. Hanno
votato a favore tutti i componenti dell'Osservatorio (Ltf, Rfi, Alta Val di
Susa, Val Sangone) ad eccezione dei tecnici della Bassa Valle, che hanno
dichiarato di non avere mandato per esprimersi. Dice Virano: "A questo
punto ho preso atto della situazione, ho annunciato che per me l'esperienza era
conclusa e ho rimandato il mandato al presidente del Consiglio. Il modello
dell'Osservatorio ha funzionato molto bene nella fase cognitiva, ma forse nella
fase decisionale e valutativa non è più adeguato e deve essere aggiornato".
Immediata
la replica del presidente della Bassa Valle Antonio Ferrentino: "Una
decisione incomprensibile, una incredibile forzatura, ci auguriamo che si possa
riprendere". Ferrentino insiste nel richiedere l'incontro con il
governo e dice che il documento presentato da Virano non poteva avere altri
sbocchi da parte dei rappresentanti della Valle: "Un documento
costruito per provocare quella reazione. I tempi che ci hanno dato erano
impossibili, una convocazione per l'8 gennaio per la raccolta dei contributi è
inaccettabile, nessuno potrebbe mai esaminare un documento e formulare proposte
in questo periodo di tempo".
Da Roma il governo conferma a Virano "fiducia, gratitudine e
apprezzamento" e annuncia che nella prima riunione di gennaio formalizzerà
il rinnovo dell'incarico assegnando a Virano i poteri e le responsabilità che
servono alla strategia della nuova fase. "Dispiace - dice la nota della
presidenza del Consiglio - che l'impegno appassionato dell'architetto Virano
non trovi sempre l'attenzione che merita".
La presidente della Regione
Piemonte Mercedes Bresso parla di "spaccatura incomprensibile"
e dice di essere preoccupata per il futuro: "In questo modo si rischia
di riaprire pericolosi conflitti territoriali”. Il sindaco Sergio
Chiamparino si augura che il ministro Matteoli confermi Virano: "Mi
auguro inoltre che Virano ci ripensi e soprattutto spero che i sindaci della
valle riflettano sul loro atteggiamento, perché nessuna minoranza può
permettersi di bloccare un'opera importante sul piano nazionale e
internazionale". Solidarietà a Virano arriva anche dal senatore del
Pdl Enzo Ghigo, "ora però si tratta di stringere, portando a compimento
il lavoro dell'Osservatorio, il mandato politico è chiaro".