Prove di dialogo sul Tav
Il primo
incontro tra i comitati e i sindaci. Tutti soddisfatti per l’inizio del
confronto
Di Davide Chiarbonello da Luna Nuova del 9/11/07 – pag 27
GIAVENO - Lontano dal clamore della piazza e in un frangente per nulla sospetto, dove il tema del Tav, soprattutto in val Sangone, pare essere scivolato dal vertice dell'agenda di opinione pubblica e politici, la scorsa settimana si è tenuto un importante incontro tra i sindaci e i comitati No Tav della Comunità montana. Eccessivo l'aggettivo storico per una riunione di un paio di ore nella sala giunta di villa Favorita, ma da sottolineare la prima volta di un'apertura al dialogo diretto tra rappresentanti istituzionali e movimenti contrari alla realizzazione della linea ad alta velocità. Primo vis a vis, dunque, dopo un anno esatto di freddezza, se non addirittura sospetto reciproco, con il confronto cercato a gran voce dai comitati in presìdi alle porte dei palazzi e negato dai sindaci che hanno voluto parlare di Tav solo nelle sedi istituzionali. Posizione via via ammorbidila fino ad arrivare a un incontro tra i rappresentanti di Regione, Provincia e Osservatorio in Comunità montana la scorsa estate, alla partecipazione dei rappresentanti politici locali (l'ex presidente Claudio Bertacco e il sindaco Daniela Ruffino) ad alcune riunioni con i colleghi della cintura meridionale fino all'accettazione dell'incontro diretto della scorsa settimana.
Percorso alla cui
realizzazione, è bene sottolinearlo, ha partecipato anche Claudio Bertacco,
scomparso venerdì scorso, riuscendo a imporre il proprio metodo della
concertazione e della moderazione delle posizioni.
Incontro
interlocutorio giudicato positivamente da tutti i partecipanti, a iniziare
dagli stessi comitati:
«Abbiamo apprezzato l'apertura al dialogo da parte delle amministrazioni
- commenta la portavoce Sara Faccioli - Auspichiamo che i sindaci della
comunità montana si uniscano alla conferenza dei sindaci e decidano di firmare,
eventualmente, un documento comune a tutti i territori come è già stato per il
tavolo politico del 13 giugno». Richiesta di aggregare i primi cittadini al
movimento di colleghi già creatosi in val di Susa, nella gronda nord e in
cintura sud a cui si aggiunge la ripresa del grido da sempre sollevato dai comitati
di proseguire nell'informazione ai cittadini: «Ci auguriamo che venga
organizzata al più presto un'iniziativa pubblica per aggiornare la popolazione
sugli ultimi avvenimenti - prosegue la Faccioli, che chiude con una nota di
cordoglio per la scomparsa di Claudio Bertacco - Grazie allo stimato
presidente si era aperto il dialogo con le amministrazioni della comunità
montana: speriamo che il suo impegno sia portato avanti».
Positive anche le reazioni dei sindaci, a
iniziare da quella di Paolo Allais di Coazze che sottolinea i punti di
contatto trovati: «Quello della scorsa settimana è stato uno dei primi
incontri produttivi ai quali ho partecipato sul tema Tav, dove siamo riusciti a
evitare contrapposizioni preconcettuali. Ci siamo trovati d'accordo sull'importanza
del ruolo dei comitati nel superamento della legge obiettivo e nell'istituzione
dell'Osservatorio i cui tempi e le cui modalità di lavoro devono essere, anche
per noi, rispettati, senza forzare la mano. Personalmente, mi sono dichiarato
favorevole al passaggio da Torino dell'alta velocità per evitare la fuga di
aziende e investitori dal nostro territorio e ho ribadito le mie perplessità
sul confronto tra le posizioni assunte in tutt'Europa, da Lisbona a Kiev, e
quelle prese qui da noi. In ogni caso, deve essere il Governo a prendere una
decisione sulla quale potremo dare il nostro parere».
«Un incontro produttivo in cui abbiamo
chiarito le rispettive posizioni, sottolineando che noi sindaci non siamo né
pro né contro il Tav. Abbiamo sottolineato l’importanza di non prendere
scorciatoie rispetto al lavoro che sta conducendo l’Osservatorio», gli fa
eco GianniTurello, sindaco di Valgioie, nelle vesti anche di vicepresidente
della Comunità montana. Mentre il vicesindaco di Trana, Luigi Bonetto, presente
all'incontro in vece del sindaco Ezio Sada, punta l'attenzione sul ruolo della
cosiddetta "conferenza dei sindaci": «Un organo non ufficiale o
istituzionale le cui decisioni devono essere confrontate con tutti i sindaci
dei territori interessati per trovare una condivisione prima di essere
presentate a qualsiasi confronto con enti superiori. Abbiamo concordato
sull'importanza di chiudere il lavoro dell'Osserva torio sul nodo di Torino
prima di parlare di tracciati. Condivisibile la posizione dei comitati di non
forzare le tappe o bypassare il lavoro dell'Osservatorio». «Un incontro
sereno ed equilibrato nel segno della massima trasparenza del lavoro delle
istituzioni e dell'apertura al confronto con tutti», il laconico commento
del rappresentante di Giaveno, l'assessore all'urbanistica Stefano Tizzani,
intervenuto in vece del sindaco Ruffino, in viaggio istituzionale dai gemelli
argentini di Brinkmann. Soddisfazione per l'incontro espressa anche dal
sindaco di Sangano, Agnese Ugues, mentre Reano non ha partecipato.