REPORT – RAI 3
estratti da IL BANCO VINCE
SEMPRE
di Stefania Rimini
In onda domenica 14 ottobre 2007 alle 21.30
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MILENA GABANELLI IN STUDIO
E siamo agli enti locali. Riassumendo: i derivati non sono né buoni né cattivi,
ce n’è per tutti i gusti. Quelli semplici assicurano contro il rischio di
rialzo dei tassi, quelli strutturati che in versione speculativa, cioè quella
vista fino adesso, trasferiscono il rischio sul cliente ignaro e generano
giganteschi e rapidi profitti alle banche. Poi ci sono i derivati che piacciono
tanto a province comuni e regioni e li stanno facendo a tutto spiano perché
oltre a coprirli dai rischi del rialzo dei tassi, fanno saltar fuori dei soldi
subito, e possono spostare il debito in là negli anni, che tradotto significa:
“Io faccio debiti, ma a pagare sarà chi viene dopo di me”. Ma quanto pagherà? Non
si sa, perché il valore di mercato di questi derivati, in gergo mark to market,
cambia tutti i giorni. Per esempio il Comune di Torino si è fatto prestare
soldi per organizzare le Olimpiadi, ha assicurato il debito acquistando
derivati, che oggi perdono.
GIANGUIDO PASSONI- Assessore Bilancio Comune Di Torino
Intorno ai 100 milioni di euro di mark to market negativo.
STEFANIA RIMINI
Siete sotto di 100 milioni euro?
GIANGUIDO PASSONI- Assessore Bilancio Comune Di Torino
Si.
STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO
Se Torino con i derivati è sotto di 100 milioni, Genova è sotto di 2 milioni di
euro. Siccome però passano per perdite potenziali, non vengono scritte da
nessuna parte, e rimangono debiti fantasma.
STEFANIA RIMINI
Ma questi 2 milioni di mtm negativo vanno segnalati in bilancio?
FRANCESCA BALZANI - Assessore Bilancio Comune Di Genova
Beh, questo no, perché non è un fatto è semplicemente una valutazione che
facciamo noi, se si dovesse chiudere tutto oggi, cosa che però come le ripeto
non si pensa di fare.
STEFANIA RIMINI
Quindi non si segnalano?
FRANCESCA BALZANI - Assessore Bilancio Comune Di Genova
Non si segnalano perché sarebbe una scorrettezza, cioè sarebbe una segnalazione
di un fatto che non corrisponde alla realtà.
STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO
Se ad avere lo stesso tipo di perdita fosse un’ azienda, verrebbe segnalata
alla Centrale Rischi. Comuni, Province e Regioni invece possono permettersi di
fare come se non esistesse. Le chiamano perdite potenziali, per via del fatto
che domani il mercato cambia e potresti sempre guadagnare. Dimenticando che se
il mercato non cambia quella è la cifra che dovrai sborsare nel corso degli
anni.
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STEFANIA RIMINI
Meno scrupolosi al comune di Torino che firmano un contratto esplosivo. Lo
aveva firmato lei?
GIANGUIDO PASSONI- Assessore Bilancio Comune Di Torino
No. Io sono in carica da 12 mesi.
STEFANIA RIMINI
Chi l’aveva fatto?
GIANGUIDO PASSONI- Assessore Bilancio Comune Di Torino
Il mio predecessore.
STEFANIA RIMINI
Che si chiama?
GIANGUIDO PASSONI- Assessore Bilancio Comune Di Torino
Paolo Peveraro.
STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO
Dopo aver siglato un contratto che ha fatto perdere al Comune 5 milioni di
euro, l’assessore Peveraro è stato promosso assessore al bilancio della Regione
Piemonte. E con la presidente Bresso hanno sottoscritto 3 derivati con le
banche Merril Lynch, Opi e Dexia. Ma con noi non ne vuol parlare. Quindi per
capire quanto ci hanno lucrato le banche ci siamo fatti fare un pricing cioè
una valutazione alla sottoscrizione, e il risultato è molto interessante.
STEFANIA RIMINI
Ogni banca ha fatto quanto?
MATTEO CARRADORI- Consulente Finanziario Indipendente
Ogni banca ha fatto circa 17...17,5 milioni di euro.
STEFANIA RIMINI
Per cui moltiplicato per 3 la Regione Piemonte in totale quanto ha speso?
MATTEO CARRADORI- Consulente Finanziario Indipendente
52 milioni di euro circa.
STEFANIA RIMINI
Impliciti, commissione non dichiarata quindi?
MATTEO CARRADORI- Consulente Finanziario Indipendente
Impliciti, commissione non dichiarata.
STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO
Il profitto atteso secondo un’ulteriore consulenza si aggira per Merril Lynch
intorno ai 20 milioni di euro, che aggiunti a quelli di Opi e Dexia porta il
conto a sfiorare i 60 milioni. Adesso si capisce perché gli Enti territoriali
italiani visti da Londra sono diventati la gallina dalle uova d’oro.
MILENA GABANELLI IN STUDIO
Se le banche si aspettano di portare a casa sui 60 milioni di euro, vuol dire
che qualcun altro ce li rimette, nello specifico la regione Piemonte, cioè dei
contribuenti. Sarebbe stato opportuno mettere a confronto diverse banche per
vedere chi praticava l’offerta migliore, magli enti che sono obbligati a fare
le gare quando devono comprare le matite alle scuole, non lo sono quando ci
sono in ballo milioni di euro. Però la regione potrebbe quanto meno verificare
l’esattezza della stima e attivarsi per recuperarli. Perché un milione oggi, un
milione domani c’è poi il rischio di fare la fine di Taranto che è fallito. E
poi i soldi dell’Ici bisogna darli alle banche. Le stesse banche che hanno
prestato soldi a Taranto poi gli hanno fatto fare i derivati, anche se il
Comune di Taranto, era già da almeno dieci anni alla canna del gas.
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