(Comune di San Didero, 28 Giugno 2007)
Oggetto: PROBLEMATICHE AFV
BELTRAME: CONSIDERAZIONI E DETERMINAZIONI
IL CONSIGLIO COMUNALE
A relazione del Sindaco e
dell’Assessore all’ambiente ed al bilancio
CONSIDERATO in linea generale che :
- nel corso degli ultimi anni sono state evidenziate molteplici criticità relative alla attività produttiva dell’acciaieria AFV Beltrame;
- l’evidenziarsi dei rischi e
degli eventuali danni provocati dall’industria in questione ha subito una
accelerazione a causa della individuazione di marcatori in grado di
circoscrivere scientificamente le proporzioni del problema;
- a partire dal 2003 sono stati
effettuati, in particolare da ARPA e ASL studi di settore che hanno esaminato
zone geografiche circostanti l’acciaieria in termini però di area vasta, e su
queste aree sono state rilevate le concentrazioni di sostanze inquinanti;
- questi rilievi hanno evidenziato
una situazione preoccupante sia in termini ambientali sia in termini di salute
pubblica che hanno portato alla ristrutturazione degli impianti di contenimento
delle emissioni dell’impresa;
- la Provincia di Torino, al
termine di un’istruttoria giudicata incompleta e parziale da buona parte delle
amministrazioni comunali della valle, ha rilasciato, in data 18/07/2006, all’azienda
in questione, l’autorizzazione integrata ambientale;
- i Comuni interessati hanno
proposto ricorso al TAR contro la predetta autorizzazione di cui si attende
l’esito;
- è in sospeso e non definita
l’autorizzazione al piano di risanamento acustico presentato dall’azienda;
- non è conclusa la procedura
prefettizia di emergenza radiologica per l’incidente dell’ottobre 2005;
- sono attualmente in corso le
valutazioni definitive sui primi studi effettuati per definire un quadro di
riferimento in grado di indicare rispondenze, rischi, danni e eventuali misure
correttive;
- in due diversi periodi (anni
2005 e 2007) in seguito a puntuali analisi sul latte e sulle carni dei bovini
di un’attività agricola di San Didero (oltre ad altre gestite sul territorio di
altri Comuni) è stata rilevata la presenza di microinquinanti quali PCB e
diossine, con conseguente blocco precauzionale della commercializzazione di
tali prodotti agricoli (avviati, di conseguenza, alla distruzione);
- è tuttora in corso, da parte
della Magistratura, l’istruttoria
sull’inquinamento ambientale del territorio della media valle;
- è stato costituito un gruppo di
lavoro formato da amministrazioni comunali, tecnici, medici e rappresentanti delle associazioni di
cittadini per verificare con serietà tutti i dati rilevati, individuare le
eventuali ulteriori indagini necessarie per avere un quadro completo e certo
della situazione sulla base del quale poter assumere determinazioni operative
che tengano in considerazione tutti i complessi aspetti della vicenda;
- risulta quindi in itinere un
complesso percorso atto a dirimere in via definitiva le perplessità e le
problematiche derivanti dalla presenza sul territorio di una azienda che si
caratterizza per processi produttivi sicuramente non di eccellenza e ad
individuare soluzioni di lungo termine volte in particolar modo a garantire
sicurezza della salute pubblica, qualità del lavoro, compatibilità con altre
realtà produttive locali e più in generale qualità della vita;
CONSIDERATO, in riferimento
alla domande di ampliamento dei capannoni e dei parcheggi esterni pervenute dalla AFV Beltrame, che:
- La proprietà delle acciaierie
Beltrame ha prodotto allo sportello unico delle attività produttive, istanza
per la realizzazione di interventi previsti in rapporti convenzionali approvati
nel corso dell’anno 2001 e costituenti P.E.C.;
- La realizzazione degli
interventi proposti dalla AFV Beltrame porterebbero anche alla sistemazione di
alcuni problemi logistici che causano problematiche al territorio e alla
popolazione, ma che questo aspetto non può essere visto separatamente e non può
avere carattere di priorità tale da prevaricare una visione complessiva della
situazione;
- L’emanazione del parere di
competenza del Comune in riferimento alle istanze in oggetto, pur costituendo
di norma un atto di gestione amministrativa in capo alla struttura tecnica, non
può essere esaminato ed eventualmente autorizzato con la semplice applicazione
delle norme edilizie esistenti e del PEC sottoscritto nel 2001 ma, al contrario
va contestualizzato con la situazione attuale e tenuto conto dei dati relativi
alla situazione ambientale e sanitaria fin qui prodotti ed analizzati, del
pronunciamento del TAR Piemonte circa l’AIA rilasciata dalla Provincia di
Torino ed anche delle relazioni, attese nel breve periodo, dell’ARPA Piemonte e dell’Istituto Superiore
della Sanità circa l’analisi del rischio sulla salute umana;
- Le richieste di integrazione e
le osservazioni inoltrate dall’ufficio tecnico, sentita la Giunta Comunale,
allo sportello unico per le attività produttive, tengono conto delle normative
edilizie del Piano Regolatore Comunale, del PEC specifico per l’attività
produttiva, delle normative nazionali e regionali emanate successivamente al
2001, delle documentazioni fino ad oggi in possesso dell’amministrazione
comunale relativamente agli studi sull’attività in oggetto. Tali richieste di integrazioni sono
propedeutiche alla predisposizione degli atti da sottoporre alla Commissione
edilizia per il parere di competenza ma tengono altresì conto della necessità
di fornire all’Amministrazione Comunale
tutti gli elementi necessari per pronunciarsi sugli interventi proposti, sia
nell’ottica di dare puntuali e definitive risposte circa la logistica della
viabilità e dei parcheggi all’esterno dello stabilimento, sia considerando le
eventuali ricadute sull’ambiente circostante (ivi compresa l’attività delle
aziende agricole), sulla catena alimentare e sulla salute umana;
- Dagli studi fin qui condotti
circa l’analisi del rischio connesso con lo stato di contaminazione ambientale
nel territorio della bassa Valle di Susa ed in particolare sul territorio
comunale di San Didero, con conseguenti possibili ricadute sulla salute
pubblica (in particolare sui bambini), emergono dati che evidenziano
percentuali di rischio superiori a quelle ritenute accettabili dalla normativa
di riferimento e la necessità di effettuare ulteriori analisi ed approfondimenti che impongono
all’amministrazione comunale di agire ispirandosi al “principio di precauzione”
richiamato sia dalle direttive comunitarie sia
dalla normativa nazionale;
PRESO ATTO inoltre che:
- l’AFV Beltrame, nel contempo, ha
comunicato al Comune di aver unilateralmente provveduto alla variazione del
classamento dei fabbricati industriali, unificandoli in un’unica rendita
catastale e depositando gli atti presso l’Agenzia del Territorio di Torino
(catasto);
- in conseguenza di tali variazioni, l’AFV Beltrame ha comunicato
inoltre che, a far tempo dal 2/5/2007, provvederà a versare l’ICI unicamente al
Comune di Bruzolo in qualità di Comune territorialmente prevalente e, con
ulteriore lettera, ha richiesto il rimborso parziale dell’ICI versata;
- le prime valutazioni tecniche su
tale modifica del classamento fanno presumere un marcato minor gettito di ICI
sia per il Comune di San Didero sia per il Comune di Bruzolo (almeno € 50.000
in meno per ciascun Comune);
Considerato che la presente deliberazione per la propria natura
discrezionale consolida le argomentazioni in una attività di indirizzo, con
esercizio di funzioni di controllo politico-amministrativo riservate in modo
esclusivo al C.C. per cui la proposta operativa risulta sottratta
all’espressione dei pareri tecnici, come da art. 49, 1° comma, D.Lgs. 18.8.2000
n. 267;
Con voti :
FAVOREVOLI__________ (approvato all’unanimità – ndr)
CONTRARI ____________
ASTENUTI _____________
Resi in maniera palese per alzata
di mano
Di dare atto che la premessa
narrativa costituisce parte integrante e sostanziale del presente atto:
Di esprimere un parere politico
contrario alla realizzazione di interventi quali l’ampliamento dei capannoni e
dei parcheggi da parte della acciaieria Beltrame che comunque
rappresenterebbero un aumento di produttività dell’azienda stessa. In un
momento in cui si stanno definendo i rischi, gli eventuali danni e gli
interventi strutturali necessari per eliminare definitivamente le problematiche
per la salute pubblica e per il tessuto socio-economico-ambientale della zona
interessata alle emissioni dell’azienda si ritiene pratica di corretta
amministrazione utilizzare criteri di prudenzialità in riferimento ad una
attività sub judice;
Di chiedere all’azienda
interessata di soprassedere alla richiesta formale di ampliamento e/o di miglioramento
della propria logistica interna, fino al momento in cui gli organi preposti
alla garanzia della salute pubblica non accertino le condizioni reali e in
questo modo sia consentito a tutti i soggetti interessati di valutare le
opportunità future in riferimento alle metodologie produttive;
Di invitare l’azienda a farsi
immediatamente carico delle logistica esterna della produzione, ritenendo che
tale aspetto, con particolare riferimento alla trasportistica, sia direttamente
collegato alle dinamiche aziendali e che non sia un problema a sé stante e di
competenza esclusiva del Comune e della cittadinanza;
Di ritenere le pratiche
amministrative in oggetto non prettamente esecutive ma fortemente intrise di
aspetti che hanno necessità di decisioni aventi natura di indirizzo
politico-amministrativo che non possono ricadere unicamente nella sfera di
responsabilità in capo dell’ufficio tecnico al quale viene chiesto pertanto di
continuare ad operare in stretta collaborazione con l’amministrazione Comunale.
Di dare mandato al Sindaco ed alla
Giunta Comunale di valutare la possibilità di una variante urbanistica ad hoc,
relativa alle aree su cui insiste l’Azienda in oggetto, al fine di “congelare”
temporaneamente le previsioni dello strumento urbanistico fino al momento in
cui si possano avere puntuali risposte circa l’incidenza dell’attività in
questione sulla salute pubblica, sulla qualità del lavoro, sulla compatibilità
con le altre realtà produttive locali e più in generale sulla qualità della
vita all’interno ed all’esterno dello stabilimento;
Di dare mandato al Sindaco ed alla
Giunta comunale di approfondire la tematica della modifica del classamento e di
tutelare, con ogni mezzo legale ed in ogni sede, sia gli interessi del Comune
di San Didero sia gli interessi collettivi, perseguendo la massima equità
fiscale ed evidenziando in primo luogo, all’Agenzia del Territorio, la netta
discrepanza del valore degli immobili iscritti nelle poste del bilancio
aziendale rispetto a quanto allegato all’accatastamento.
SUCCESSIVAMENTE
IL CONSIGLIO COMUNALE
Visto l'art. 134, 4° comma, D.Lgs.
18.8.2000 n. 267;
CON VOTAZIONE ESPRESSA PER ALZATA
DI MANO che dà il seguente risultato:
presenti: n.
votanti: n.
voti favorevoli: n. (approvato all’unanimità –
ndr)
D E L I B E R A
di dichiarare immediatamente eseguibile il precedente contestuale atto deliberativo in conformità all'art. 134, 4° comma, D.Lgs. 18.8.2000 n. 267.