(Comune di San Didero, 28 Giugno 2007)
OGGETTO: PROGETTO FERROVIARIO TORINO/LIONE - DETERMINAZIONI
SUCCESSIVE AL TAVOLO POLITICO DEL 13/06/2007
IL CONSIGLIO COMUNALE
A relazione del Sindaco e del Vice Sindaco
Richiamate le precedenti deliberazioni della Giunta Comunale
e Consiglio Comunale
- G.C. n. 26 del 01/04/2003
- G.C. n. 1 del 05/01/2004
- C.C. n. 1 del
04/03/2003
- C.C. n. 7 del
26/02/2004
- C.C. n. 1 del
19/03/2005
- C.C. n. 22 del 13/10/2005
- C.C. n. 28 del 28/12/2005
- C.C. n. 18 del 26/09/2006
con le quali questo Comune ha già
espresso parere negativo alla realizzazione di una nuova linea in valle e alla
realizzazione del tunnel di base di Venaus perché riteneva tale infrastruttura
devastante per il territorio della
Valle di Susa e per il Comune di San Didero con pesanti, negative, ricadute
ambientali, idrogeologiche, sociali, sulla residenzialità e qualità della vita,
sulle attività agricole, artigianali, imprenditoriali, aziendali presenti;
Ricordate le gravi tensioni
sociali che si sono determinate in Valle nell’autunno 2005 a seguito della
scriteriata decisione del Governo tendente a risolvere una legittima
opposizione territoriale con azioni di forza assurde ed incomprensibili in uno
Stato di Diritto;
Ribadito che un’opera pubblica,
anche se ritenuta strategica dal Governo, si realizza solo con un ampio
consenso “locale” costruendo nel dialogo una soluzione che affronti la
questione, assolutamente reale ed urgente, dell’ammodernamento del sistema
ferroviario Torino-Lione e del trasferimento dalla “gomma” al “ferro” di una
quota considerevole del trasporto merci anche in relazione agli interventi
previsti sui valichi svizzeri;
Evidenziato che la ferma presa di
posizione degli EE. LL., di cittadini e Associazioni ha portato, già dal
dicembre 2005, alla costituzione del tavolo politico - istituzionale di Palazzo
Chigi e dell’osservatorio tecnico;
Dato atto che il tavolo politico
nel corso del 2006 ha posto all’osservatorio i seguenti obiettivi:
1) valutare le potenzialità della
linea storica Torino-Lione – tratta di valico e tratta bassa valle,
2) valutare i flussi di traffico
sull’intero arco alpino,
3) valutare le criticità del nodo
di Torino,
4) esaminare alternative di
tracciato ivi compresa l’opzione zero.
Ricordato che, prima di discutere
di alternative di tracciato, l’osservatorio deve produrre le relazioni relative
ai primi tre obiettivi al tavolo politico al quale compete la facoltà di
validare gli studi prima di decidere l’avanzamento dei lavori sul quarto punto;
Rilevato che alla data odierna è
stato unicamente stampato un quaderno dell’osservatorio relativo alle
potenzialità della linea storica nel tratto tra Bussoleno e Modane, mentre non
sono ancora stati definiti i dati relativi
alla parte bassa della linea storica, ai flussi di traffico sull’arco alpino,
al nodo di Torino;
Preso atto che, nell’ultima
conferenza dei Sindaci, tenutasi venerdì 22 giugno 2007, i tecnici incaricati
dalla Bassa Valle a partecipare ai lavori dell’osservatorio hanno illustrato la
bozza del secondo quaderno relativo ai flussi di traffico sull’arco alpino e
sulla Torino – Lione;
Rilevato che da una prima lettura
dei dati e delle considerazioni tecniche risulta evidente che la linea attuale
è in grado di sostenere le richieste di maggiori transiti conseguenti a
specifiche politiche di trasporto, per altro ancora da attuare da parte dei due
Governi, ma che, nelle conclusioni del documento, viene evidenziata la
presenza, all’interno dell’osservatorio, di due distinte posizioni qui
riportate testualmente: “La prima
prende in considerazione l’ipotesi di una nuova infrastruttura solo quando
risulti evidente ed immediata la sua necessità, mentre la seconda propone la
realizzazione di un’opera sulla base di un
insieme di valutazioni nelle quali possono anche entrare fattori di
valutazione prospettica e di previsione
di tendenze.”;
Visti il comunicato della
Presidenza del Consiglio dei Ministri ed il comunicato del Presidente della
Comunità Montana Bassa Valle di Susa
relativi alla riunione del Tavolo di Palazzo Chigi del 13/06/2007 e
richiamata la relazione del Sindaco che ha presenziato a tale riunione;
Dato atto che dalla precitata
riunione di Palazzo Chigi emerge, tra l’altro,
che:
- il
Tavolo ha preso atto dello stato dei lavori dell'Osservatorio (punto 1 chiuso
sulla parte alta della linea – tratta Bussoleno-Modane mentre mancano i dati
della tratta Bussoleno-Torino; punto 2
completato ma da chiudere e validare, punto
3 da trattare);
- sono
state sottolineati le potenzialità ed i margini di esercizio della linea
esistente che potrà essere ancora migliorata;
- è
stato da tutti positivamente valutato il lavoro dell'Osservatorio a cui è stato
prorogato il mandato;
- il
Governo ha dichiarato di rinunciare al progetto iniziale delle ferrovie (LTF/RFI
- sinistra dora);
- il
Governo ha comunicato la sua intenzione di presentare, entro il 20 luglio, la
domanda di finanziamento al bando europeo TEN-T;
- il
Governo ha recentemente sottoscritto “la Convenzione delle Alpi” ed ha
dichiarato di voler adottare, con la prossima finanziaria, misure per
disincentivare i trasporti su gomma e privilegiare quelli su rotaia;
- il
Tavolo ha “condiviso” la proposta del Governo di attribuire all’Osservatorio il
compito di definire gli elementi guida per configurare una proposta progettuale
da condividere con gli amministratori delle varie parti del territorio
interessate;
- Il
dossier di candidatura si fonderà su alcuni punti fermi (costruzione tunnel di
base sancito da accordo intergovernativo con la Francia ma con sbocco diverso
da Venaus, cioè in una località dove sia possibile la connessione con la linea
esistente; risoluzione nodo di Torino e collegamenti con interporto di
Orbassano; utilizzo linea storica potenziata)
-
nessun verbale, documento o accordo è stato sottoscritto al termine
della riunione.
Rilevato
che gli elementi di fortissima criticità sono evidentemente:
- il
tentativo di distorsione del ruolo dell'Osservatorio, al quale il Governo
intende affidare la definizione di una proposta progettuale prima di aver
definito e discusso le risultanze dei primi tre punti in precedenza
evidenziati;
- la fissazione
dei punti fermi quali il tunnel di base;
Richiamata la precedente
deliberazione di questo consiglio comunale in particolare quella parte del
dispositivo che chiedeva di effettuare la verifica sull’utilità e la
fattibilità dell’opera comprendendo:
- uno studio complessivo dei
valichi (comprese le opere che stanno per entrare in funzione nell’arco alpino
nei prossimi anni) e sui traffici
ferroviari;
- le proiezioni complessive sul
quadro produttivo ed esigenze di
trasporto delle merci nei prossimi 20/30anni;
- il piano economico e piano di
rientro degli investimenti;
- il bilancio energetico
comprensivo della fase di costruzione (costi e inquinamenti per produrre
acciaio e cemento necessari per binari, gallerie, ecc.) e messa in relazione con il protocollo di
Kioto;
- l’esame di tutte le altre
criticità evidenziate dai tecnici del territorio relative all’impatto
ambientale, sanitario e sociale.
- lo sviluppo di una politica di
riequilibrio strada-ferrovia che tenga conto della necessaria internalizzazione
dei costi esterni, definita secondo le indicazioni del Libro Bianco UE;
- una definizione strategica ed
equilibrata della ripartizione dei traffici tra le singole direttrici alpine
interessanti il sistema alpino;
- l’introduzione di misure atte a
rendere più efficiente l’offerta di servizi ferroviari merci;
- l’articolazione di politiche
integrate di area vasta;
Fatto presente che l’assenza di questi
fondamentali elementi rende del tutto inefficace la sola realizzazione
dell’opera infrastrutturale come evidenziato, ad esempio, dalla nuova linea
ferroviaria del Tarvisio completata nel 2000 e rivelatasi del tutto
insufficiente ad assicurare una ripresa dei traffici ferroviari lungo una
direttrice interessata da una domanda di trasporto crescente a tassi assai più
elevati di quelli riscontrati al Frejus;
Considerato che la presente
deliberazione per la propria natura discrezionale consolida le argomentazioni
in una attività di indirizzo, con esercizio di funzioni di controllo
politico-amministrativo riservate in modo esclusivo al C.C. per cui la proposta
operativa risulta sottratta all’espressione dei pareri tecnici, come da art.
49, 1° comma, D.Lgs. 18.8.2000 n. 267;
Visto l’art. 42, 1° comma, D.Lgs.
18.8.2000 n. 267 che conferisce al C.C. i poteri di indirizzo e controllo
politico amministrativo;
CON VOTAZIONE ESPRESSA PER ALZATA
DI MANO, che dà il seguente risultato:
presenti: n.
votanti: n.
voti favorevoli: n. (approvato all’unanimità – ndr)
D E L I B E R A
Di ribadire l’assoluta
contrarietà (per le motivazioni indicate in premessa e per quelle contenute
nei precedenti atti deliberativi di questo Consiglio Comunale) ad ogni
proposta di realizzazione di nuovo tunnel e ad ogni ipotesi progettuale
relativa alla costruzione di una nuova linea ferroviaria nella Valle di Susa;
Di ritenere inaccettabile la
forzatura sui tempi e sugli obiettivi dei lavori dell’osservatorio al quale
va data mandato di completare il proprio lavoro nei modi prefissati
dall’accordo del 2006, così riassumibili:
1) valutare le potenzialità della
linea storica Torino-Lione – tratta di valico e tratta bassa valle,
2) studiare e valutare i flussi di
traffico sull’intero arco alpino,
3) valutare il ruolo e le
criticità del nodo di Torino,
- Predisporre relazioni/quaderni
sui primi tre obiettivi da sottoporre al tavolo politico al quale compete la
facoltà di validare gli studi prima di decidere l’avanzamento dei lavori sul
sotto riportato quarto punto;
4) esaminare le diverse
alternative di tracciato ivi comprese il miglioramento della linea esistente e
l’opzione zero.
Di valutare positivamente l’adozione, da parte del Governo Italiano, con la prossima finanziaria, di
politiche e misure per disincentivare i
trasporti su gomma e per privilegiare quelli su rotaia;
Di richiedere che dette politiche sui trasporti comprendano il contingentamento
dei TIR in Valle ed il blocco del secondo traforo autostradale del Frejus
le cui dimensioni sono propedeutiche ad un futuro utilizzo di transito anziché
di sicurezza;
Di invitare la Comunità Montana ed
i Comuni della Bassa Valle di Susa ad adottare un analogo provvedimento, da
inviare congiuntamente all’Unione Europea, al fine di contrastare il
preannunciato dossier governativo con
il quale lo Stato Italiano intende proporre richiesta di finanziamento, della
tratta internazionale della linea ferroviaria Torino-Lione, tramite l’adesione
al bando europeo TEN-T, per il quale non
sembrano sussistere i presupposti in quanto, allo stato attuale, in merito al
collegamento ferroviario Torino – Lione, non esiste nessun progetto
definitivo, non esiste la Valutazione di Impatto Ambientale e non c’è assenso
con le popolazioni su alcun tipo di tracciato o tunnel di base tra Italia e
Francia;
Di riaffermare l’alto valore
democratico della partecipazione e del coinvolgimento dei cittadini a sostegno
delle istituzioni locali con un impegno determinato, continuativo, responsabile
e non violento;
Di rilevare che la presente
deliberazione per la propria natura discrezionale consolida le argomentazioni
in una attività di indirizzo, con esercizio di funzioni di controllo
politico-amministrativo riservate in modo esclusivo al C.C. (art. 42, 1° comma,
D.Lgs. 18.8.2000 n. 267) per cui la proposta operativa risulta sottratta
all’espressione dei pareri tecnici, come da art. 49, 1° comma, D.Lgs. 18.8.2000
n. 267.
SUCCESSIVAMENTE
IL CONSIGLIO COMUNALE
Visto l'art. 134, 4° comma, D.Lgs.
18.8.2000 n. 267;
CON VOTAZIONE ESPRESSA PER ALZATA
DI MANO che dà il seguente risultato:
presenti: n.
votanti: n.
voti favorevoli: n. (approvato all’unanimità – ndr)
D E L I B E R A
di dichiarare immediatamente
eseguibile il precedente contestuale atto deliberativo in conformità all'art.
134, 4° comma, D.Lgs. 18.8.2000 n. 267.